Approfondimenti

Olivetti, tutti assolti in appello

vittime dell'amianto

Il processo d’appello per le morti provocate dall’esposizione all’amianto negli stabilimenti Olivetti ad Ivrea si è concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati, inclusi i dirigenti Carlo De Benedetti, Franco De Benedetti e Corrado Passera che erano imputati per lesioni colpose e omicidio colposo.

La Corte d’Appello di Torino, ribaltando la sentenza di primo grado, ha deciso che i 13 imputati non sono da ritenere responsabili per le oltre venti morti avvenute tra il 2008 e il 2013 e li ha assolti “perché il fatto non sussiste“.

Abbiamo intervistato Bruno Pesce, coordinatore del settore sanità dell’Associazione Familiari Vittime Amianto, che ha commentato la sentenza odierna e affrontato più in generale la questione dei processi legati alla società Eternit.

Purtroppo questa sentenza riflette però un certo andamento, specie di questi ultimi anni, forse condizionato anche da qualche pronunciamento particolare della Cassazione, dove si vede che la criminalità d’impresa, anche quando provoca tanti morti, ha una sorta di considerazione speciale. Anche quando questa criminalità d’impresa è dovuta da una condotta che pur sapendo di utilizzare materiali cancerogeni, tuttavia per considerarli responsabili forse dovrebbero recuperare una documentazione impossibile, che è quella volta a dire “io voglio far fuori quello, quello, quell’altro ancora e tutti gli altri, li voglio far fuori“. Occorrerebbe forse una documentazione di questo tipo, perchè se le morti sono dovute a scelte economiche industriali, dove si vuole comunque andare avanti con l’utilizzo di determinati materiali perchè conviene, ma anche perchè tutto sommato, in fin dei conti, la vita di coloro che lavorano e la loro salute vengono messi dopo altre priorità, nonostante ci siano state sentenze esemplari di primo grado anche a Torino, dove l’allora Corte d’Appello per l’Eternit aumento la pena. Io non sono un forcaiolo, noi non lo siamo mai stati, dico solo che lo Stato deve dire “così non si fa” e lo deve dire con una sanzione, quella prevista dalla Legge. Se lo Stato non lo fa in un procedimento penale, e quindi con le sanzioni previste, è come dire che si può continuare a farlo.

Potrebbe aiutare un intervento legislativo?

Probabilmente sì, nel senso che bisognerebbe delimitare meglio il confine che stabilisce una responsabilità quando le morti sono provocati da attività produttive. Io non sono un giurista, ma secondo i giudici ce n’è già a sufficienza di normative atte a individuare questi atteggiamenti terminali. Ci sono fiori di sentenze che l’hanno già manifestato con documentazioni notevoli. Probabilmente sì, a quanto pare ci sono maglie talmente larghe di interpretazione e gli imputati in questo ambito godono di tutele che le vittime dei reati non hanno. Pensiamo anche alla prescrizione, che è un obbrobrio quando ci sono dei morti. La prescrizione premia chi ha commesso il reato. E chi l’ha subito?

Lei prima citava i processi Eternit. A che punto siamo?

Per quanto riguarda il processo che riguarda le vittime di Casale e che si dovrà celebrare a Vercelli, la Procura non ha ancora chiesto il rinvio a giudizio, probabilmente perchè attende da una settimana all’altra le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione che nel dicembre scorso aveva convalidato la decisione del gup, il giudice dell’udienza preliminare, che a fronte della richiesta di rinvio a giudizio per omicidio volontario l’aveva convertito in omicidio colposo. La Cassazione ha detto “ok per la decisione del gup”. Se la decisione del gup è solo di ordine procedurale ha un significato, ma se per disgrazia – e sarebbe un avvenimento non solo nuovo, ma davvero incredibile – entrasse già nel merito circa la condotta dei responsabili della Eternit, dicendo che non era dolosa ma semplicemente colposa, questo vorrebbe dire tranciare il dibattimento e anticipare una sentenza senza il dibattimento. Dove si è fatto il dibattimento? Non voglio credere che la Cassazione entri nel merito, perchè se entrasse nel merito impedirebbe alla Procura di richiedere il rinvio a giudizio su un reato anziché su un altro, perchè in anticipo ti dice che la realtà non è quella.

Voi lavorate da tanti anni a Casale Monferrato che è al centro di questo problema. Il mesotelioma si manifesta anche a decenni di distanza, l’amianto è stato messo al bando nel 1992. In questi anni come sta andando la vita delle persone coinvolte?

La vita concreta ha avuto negli ultimi 20 anni più che un raddoppio delle morti di mesotelioma, ma per fortuna un calo delle morti per asbestosi e delle morti per il polmone d’amianto, perchè sono queste ultime le due patologie legate ad esposizioni massicce. Invece per il mesotelioma a volte bastano anche meno fibre di quelle rappresentate da una vera e propria attività professionale. È per questo che la maggior parte di quelli che ormai sono diventati sui 50 casi all’anno solo a Casale, vuol dire un caso alla settimana di mesotelioma, il 70-80% riguarda dei cittadini, non degli ex lavoratori o ex lavoratrici, che hanno subito un’esposizione ambientale. L’Eternit provocò un disastro ambientale, che poi è stato dichiarato prescritto nonostante le cause e gli effetti di questo disastro siano ancora in atto. Questo la dice lunga sulla considerazione della criminalità d’impresa, anche se qui a Casale ha già provocato oltre 2200 morti. E in Italia l’Eternit ne ha provocati circa il doppio di morti, e qualche migliaio di malattie professionali.

vittime dell'amianto

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 18/07 19:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 18/07 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 18/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 18/07/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Guida nella Jungla di sabato 19/07/2025

    Nata da un'idea di Paolo Minella e Luca Boselli, GnJ "Guida nella Jungla" è un programma dedicato alla cultura musicale underground contemporanea. Dalla metà degli anni '90, offre chart, interviste, dubplate corner e news, con ospiti come Mr. Finger, Apparat, Hype, Phil Asher, Ian O’Brien, Dj Kool Herc, Snowgoons, Tech N9ne, Dj Gruff, Dj Skizo, Club Dogo, Looptroop Rockers, Foreign Beggars e molti altri. Evolvendosi con il panorama musicale, è ora condotta da Matteo (East Milan) in collaborazione con la crew di Loopsessions Milano e O'Red. #prestaciascolto www.facebook.com/gnjradio www.instagram.com/gnjradio

    Guida nella Jungla - 18-07-2025

  • PlayStop

    Ultima Traccia di venerdì 18/07/2025

    Un viaggio musicale tra la prima metà degli anni 90 e i primi 2000 dedicato a chi ha vissuto l’adolescenza tra compilation masterizzate, squilli su MSN, pomeriggi a giocare al Game Boy o a registrare video da MTV. Ma Ultima Traccia è anche per chi non ha vissuto nulla di tutto questo e ha voglia di scoprire un mondo che sembrava analogico ma era già profondamente connesso. Ultima Traccia è un modo per chiudere la settimana come si chiudeva un CD: con l’ultima canzone, quella che ti lasciava addosso qualcosa.

    Ultima Traccia - 18-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 18/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 18-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 18/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 18-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di venerdì 18/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 18-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di venerdì 18/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 18-07-2025

  • PlayStop

    Bolsonaro deve mettere il braccialetto elettronico. Trump minaccia il Brasile “fermate il processo”

    La Corte Suprema Brasiliana ha imposto all'ex presidente Jair Bolsonaro una serie di misure cautelari, tra cui l’obbligo di portare un braccialetto elettronico e di non contattare diplomatici stranieri. La corte ha motivato la decisione con l’elevato rischio di fuga dell’ex presidente, sotto processo per un tentativo di colpo di stato nel 2022. Sulla vicenda pesano anche i rapporti di Bolsonaro e di suo figlio con Donald Trump, che dopo aver imposto al paese dazi al 50% pubblica una lettera per dire che il processo “deve interrompersi immediatamente”. L’intreccio tra politica, economia e relazioni internazionali rende particolarmente tesa l’atmosfera in Brasile.Ne abbiamo parlato con il nostro collaboratore Alfredo Somoza.

    Clip - 18-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di venerdì 18/07/2025

    quando vi chiediamo di smutandarvi metaforicamente svelando quali sono i vostri "guilty pleasure" e ne esce una colonna sonora a dir poco peculiare

    Poveri ma belli - 18-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di venerdì 18/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 18-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di venerdì 18/07/2025

    Stagione XI - ep 10 - David Lynch

    A tempo di parola - 18-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di venerdì 18/07/2025

    Stagione XI - ep 10 - David Lynch

    Rock is dead - 18-07-2025

Adesso in diretta