Approfondimenti

Obama sceglie il centrista Garland

E ora inizia l’ennesima, forse l’ultima, battaglia tra Barack Obama e i repubblicani.

La scelta di Merrick B. Garland per sostituire Antonin Scalia, il giudice della Corte Suprema morto alcune settimane fa, promette di scatenare un nuovo scontro tra istituzioni USA. Obama vuole godere in pieno del diritto, che la Costituzione gli dà, di nominare il giudice. I repubblicani rispondono che questo presidente è ormai al termine del suo mandato, e che quindi è politicamente opportuno che sia il prossimo inquilino della Casa Bianca a sostituire Scalia.

Lo scontro promette di entrare anche nel dibattito tra i candidati alla presidenza 2016.

[youtube id=”sFlRw4cHjwE”]

Merrick Garland ha 63 anni, è giudice di corte d’appello, con un passato di avvocato e di sostituto procuratore. Dal Rose Garden della Casa Bianca, con accanto proprio il prescelto, Obama ha detto che il giudice Garland “è ampiamente riconosciuto non soltanto come una delle più acute menti legali degli Stati Uniti, ma anche come una personalità che porta nel suo lavoro uno spirito di decenza, modestia, integrità ed eccellenza, che dovrebbe ispirare ammirazione nei leaders di entrambi i campi”.

Obama ha chiesto che al giudice venga concessa “una giusta considerazione” e che nel processo di conferma non si resti impantanati “nelle restrizioni della nostra politica divisa”.

Tra le ragioni che possono aver convinto Obama nella scelta di Garland ce ne sono diverse. Anzitutto il suo profilo centrista, moderato, ma anche l’età. Garland ha 63 anni, che è un’età piuttosto avanzata per la nomina di un giudice. E’ un elemento cui Obama può aver pensato, come elemento di compromesso con i repubblicani. Un giudice più giovane avrebbe infatti presumibilmente influenzato la Corte per i prossimi tre decenni.

Al tempo stesso, Garland è comunque un magistrato liberal, vicino alle posizioni di Ruth Bader Ginsburg ed Elena Kagan. Appena uscito dalla facoltà di legge di Harvard, ha fatto da assistente alla Corte Suprema di William Brennan, che per decenni ha guidato l’ala progressista del massimo tribunale USA. Con Garland, Obama e i democratici sono quindi “coperti” su una serie di questioni rilevanti per il loro elettorato: aborto, regolamentazioni industriali, porto d’armi, immigrazione.

Ancora. Garland ha studiato alla Harvard Law School, come la gran parte degli altri otto giudici – questo era tra l’altro un tema polemico proprio di Scalia, secondo cui l’educazione in una scuola così prestigiosa leva ai giudici la possibilità di comprendere e “sentire” ciò che pensa l’americano medio. Ma Garland viene da Chicago e questo offre alla Corte un punto di vista “da Midwest” che sinora gli è mancato.

La mancanza di ombre nella vita e nell’attività legale di Garland, il suo essere sempre stato lontano da scandali e polemiche, gli dovrebbero assicurare una conferma veloce.

Che però, con ogni probabilità, non ci sarà. I repubblicani temono infatti che la scelta di Obama possa alterare l’equilibrio che ormai da anni si è stabilito alla Corte, tra i cinque giudici conservatori e i quattro liberal. E’ questo equilibrio che ha permesso, negli ultimi anni, uno spostamento a destra degli Stati Uniti su molte questioni: ambiente, finanziamento alla politica, lavoro.

E’ questo equilibrio che la morte di Antonin Scalia, e la possibile sostituzione con Garland, rischiano di spezzare.

Per questo le prime reazioni dei repubblicani, subito dopo l’annuncio di Obama, sono state negative. Mitch McConnell, il leader repubblicano del Senato, ha già espresso la sua opposizione alla nomina, spiegando che Obama “vuole politicizzare la Corte”. Negativo anche il giudizio del candidato alla presidenza Donald J. Trump, e del gruppo conservatore Heritage Action: “Garland potrebbe essere il giudice liberal che limita il diritto alle armi e rende costituzionale il diritto all’aborto in stato di gravidanza avanzata”.

  • Autore articolo
    Roberto Festa
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 24/10 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 24-10-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 24/10 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 24-10-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 24/10/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-10-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 24/10/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-10-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 24/10/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 24-10-2025

  • PlayStop

    Cult di venerdì 24/10/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 24-10-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 24/10/2025

    Cuneo: appuntamenti con date non reali, vi aggiornimo sugli sviluppi. L’assurda vicenda che ha vissuto un nostro ascoltatore e che riguarda la Uonpia di via Tibaldi. Torniamo a parlare di medici di famiglia. Gaza: il lavoro del Centro per la vita indipendente per persone disabili.

    37 e 2 - 24-10-2025

  • PlayStop

    MARCO BONFANTI - APPUNTI CONTADINI

    MARCO BONFANTI - APPUNTI CONTADINI - presentato da Barbara Sorrentini

    Note dell’autore - 24-10-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 24/10/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 24-10-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 24/10/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 24-10-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 24/10/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 24-10-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di venerdì 24/10/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 24-10-2025

Adesso in diretta