Approfondimenti

Novate Mezzola, dove c’era la Falck

Milano alle spalle, si punta verso nord. Alla confluenza di Valtellina e Valchiavenna si stende il lago di Como. Percorrendo la ss 36 se si è in macchina, o sulla linea Colico –Chiavenna se si è in treno, si vede come le montagne – prima di chiudersi in quella che è una stretta e aspra valle fluviale – conservino ai loro piedi un territorio a metà fra terra e acqua, un lago e una vasta piana umida piena di uccelli, canneti e ninfee.

Si tratta del lago di Mezzola e del Pian di Spagna, zona sede dell’omonima riserva naturale protetta dalla regione Lombardia. E’ un importantissimo sito migratorio, territorio di diversi reperti di valore storico e artistico, riconosciuto da convenzioni internazionali. Un piccolo paradiso pre-alpino in cui è difficile immaginarsi che per 26 anni vi siano state riversate le tonnellate di scorie tossiche di un’acciaieria, la Falck, e che nonostante sia stata chiusa nel 1991, non solo l’incubo non sia mai finito, ma si stia anche presentando una nuova minaccia.

Tanto per cominciare, l’area occupata dall’impianto, incredibilmente non è mai  stata bonificata. Nonostante negli anni il Ministero dell’Ambiente abbia prescritto vari interventi per sanare la grave e documentata situazione di inquinamento ambientale, si è optato per una ben più economica “messa in sicurezza”: una parziale copertura di asfalto per il vecchio stabilimento ed una semplice telonatura impermeabile sulla discarica abusiva dove venivano accumulate le scorie. Nessuna impermeabilizzazione del suolo e delle falde acquifere. Come se non bastasse, sono evidenti gli sversamenti di liquame dalle fratture che  interessano i muri di cemento che perimetrano l’area.

È quindi il Cromo esavalente (CrVI), sostanza classificata come altamente cancerogena, a farla da padrone nel suolo e nelle acque delll’area: siamo a livelli tali che mentre  la legge italiana stabilisce limiti che vanno dai 2 microgrammi  ai 5 microgrammi/litro, nel caso della ex Falck di Novate Mezzola (Sondrio), la ASL provinciale ha ritenuto accettabile un limite di concentrazione applicato alle acque superficiali di 30 micro-grammi al litro, poi recepito da vari decreti regionali senza che fosse mai stata fornita alcuna spiegazione per giustificare tale deroga. Sono stati quindi formalizzati  ed accettati “per legge”  livelli da 5 volte superiori a quelli consentiti  sempre “dalla legge” di una sostanza cancerogena che continua a diffondersi nell’area che oltre la riserva interessa 3 comuni dove vivono circa 5 mila persone. Difatti lo stato chimico del lago di Mezzola è stato classificato dall’agenzia regionale per l’ambinete come “non buono” in considerazione dei picchi anomali di CrVI e altri metalli.

Ma ora al danno si sta aggiungendo una tragica beffa: dal momento che una concentrazione simile di CrVI non é compatibile con la destinazione d’uso turistico-ambientale per la quale l’amministrazione comunale si era impegnata,  si è deciso – con una modifica al PGT approvata a dicembre 2015 dalla Provincia di Sondrio e a febbraio 2016 dal Comune – di riconvertire l’area a una destinazione d’uso industriale.  Infatti la società Novate Mineraria sta per ottenere in via definitiva, l’approvazione per realizzare, esattamente sull’area dell’ex stabilimento e senza previa bonifica del sito che la Provincia definisce “bonificato”, l’edificazione di uno stabilimento e la collocazione di impianti per la produzione di conci e ballast per le gallerie e massicciate dell’alta velocità. 15 mila metri cubi di capannoni insisterebbero su di una area che la messa in sicurezza, l’unico intervento fatto, definisce “ non edificabile” e nel contempo la capacità estrattiva della cave limitrofe che forniscono il prezioso granito necessario alla produzione dei materiali, passerebbe da quella prevista dal piano provinciale di 350 mila metri cubi a 5 milioni e mezzo; cave che si trovano letteralmente sotto le finestre degli abitanti locali.

Un accanimento che ha dell’incredibile, avvallato dalla comunità montana locale e dall’ente gestore della riserva.  La cittadinanza invece non ci sta, e dall’incredulità sono passati all’azione: si sono costituiti comitato, hanno preso i contatti con associazioni come Legambiente e Medicina democratica, hanno effettuato studi indipendenti e visionato le carte. Così sono emersi il divieto di lavorazione di inerti nelle zone lacustri, l’utilizzo delle scorie nell’edilizia locale,  indagini  epidemiologiche delle Asl poco accurate, la presenza nell’assetto societario della Nova Mineraria di imprenditori già coinvolti in casi di disastro ambientale. Questo ed altro è stato raccolto in un elenco di documentatissime osservazioni consegnate al Comune ed ignorate nel momento in cui nel corso di un infuocato Consiglio comunale, è stata approvata la delibera comunale che ratifica la sottoscrizione accordo di programma. Delibera il cui ritiro per irregolarità procedurali è stato richiesto al Comune proprio in questi giorni.

Al  progetto manca solamente la  sottoscrizione all’Accordo di Programma da parte del Presidente della Regione Roberto Maroni, firma che potrebbe arrivare in qualsiasi momento, mentre 4 mila persone , fra cui l’80 per cento  della popolazione locale di Novate Mezzola, hanno sottoscritto una petizione  che dice no all’intervento e alla variante al PGT che lo consente  e chiede la bonifica e la salvaguardia dell’area, nonché la tutela del diritto alla salute dei suoi abitanti. Ma quando c’è il TAV di mezzo, non c’è buon senso che tenga.

  • Autore articolo
    Serena Tarabini
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 20/11 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 20-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 20/11 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 20-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 20/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 20-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 20/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 20-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 20/11/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 20-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 20/11 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 20-11-2025

  • PlayStop

    Cinema. Maternità desiderata e negata in un film in concorso a FilmMaker

    Cinque madri di diverse provenienze, raccolte in uno studio radiofonico parlano di maternità. “Sono le loro storie, con il proprio vissuto emotivo", spiega Fatima Bianchi, regista di Mater Insula. L’esperienza della maternità, desiderata o negata, è diventata la trama del mio film”. In questo concerto di racconti dolorosi, ma anche pieni di esperienza, vengono lette anche le lettere di altri madri anonime. “A volte la maternità si identifica come un’aspettativa nei confronti delle donne. La cultura patriarcale le vorrebbe ancora mogli e madri”. Girato vicino a Marsiglia, Mater Insula alterna scene in cui si vedono le protagoniste mentre lavano lenzuola in riva al mare: “sono stoffe gigantesche che mostrano l’affanno e la fatica quotidiana che ogni donna si porta sulle spalle”. L'intervista di Barbara Sorrentini a Fatima Bianchi.

    Clip - 20-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 20/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 20-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 20/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 20-11-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 20/11/2025

    Il nuovo singolo dei Kneecap sulle illecite persecuzioni ricevute dal governo britannico e le misure green adottate a Bristol per consentire concerti a impatto zero la prossima estate. La terza edizione del Dinamica Contest, in scena domani sera all'auditorium di Radio Popolare, e l'appuntamento con Piergiorgio Pardo per la consueta rubrica LGBT+ del giovedì.

    Volume - 20-11-2025

  • PlayStop

    Natalino Balasso e il suo “APOCRIFO BRECHTIANO"

    “Giovanna dei disoccupati” di e con Natalino Balasso arriva al Teatro Carcano di Milano. I personaggi della “Santa Giovanna dei Macelli” di Brecht aggiornano linguaggio, contesto e funzioni ma non abbandonano la dinamica dominanza/sudditanza tipica del capitalismo. Il padrone non è più in carne e ossa, è una multinazionale, ma continua a colpire e sfruttare i più poveri. L’istigazione al consumo, facilitata dall’online, crea nuove povertà, quelle invece per nulla virtuali. Milioni di persone sempre più isolate, imprigionate in una macchina per soldi creata dal superuomo economico, mediocre e per questo spietato. Un ironico “apocrifo” di Bertolt Brecht, per tornare a pensare, grazie al teatro. Natalino Balasso è stato ospite a Cult. Ascolta l'intervista di Ira Rubini.

    Clip - 20-11-2025

  • PlayStop

    Le politiche sulle droghe

    Il 7 e l'8 novembre si è tenuta a Roma la Conferenza Nazionale governativa sulle Droghe e, contemporaneamente, la contro-conferenza della rete delle organizzazioni della società civile per la riforma delle politiche sulle droghe. Cosa è emerso? Ne abbiamo parlato con Leopoldo Grosso, responsabile dell'area tossicodipendenza del Gruppo Abele.

    37 e 2 - 20-11-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 20/11/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 20-11-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 20/11/2025

    Considera l'armadillo di mercoledì 19 novembre 2025 con Michela Kuan, biologa e responsabile ricerca senza animali di @LAV per parlare della xampagna contro la sperimentazione animale è della petizione per chiedere fondi per la ricerca alternativa. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 20-11-2025

Adesso in diretta