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Tina Anselmi, partigiana e prima donna ministro

Se ne è andata Tina Anselmi, ‘una Madre della democrazia italiana’, come l’ha definitita in un messaggio di cordoglio la Presidente della Camera Laura Boldrini.

Solo tre mesi fa, il 29 luglio, avevamo ricordato il quarantesimo anniversario della sua nomina a Ministro, prima donna a ricoprire questo incarico nella storia italiana. In quel giorno del 1976  Tina Anselmi ricevette da Giulio Andreotti, presidente del Consiglio dei Ministri, la delega al Lavoro ed alla previdenza sociale.

Figlia di antifascisti, da ragazza Anselmi entrò nella Resistenza come staffetta partigiana con il nome di “Gabriella” e si iscrisse alla Democrazia Cristiana nel 1944. Da sindacalista, prima con la Cgil e poi dal 1950 con la Cisl si è occupata dei lavoratori del tessile e della scuola. Fu deputata della Dc dal 1968 al 1992. Fra gli incarichi più importanti della sua carriera ci fu la presidenza della commissione d’inchiesta parlamentare sulla loggia P2, dal 1981 al 1985. Al suo nome è legata la rifrma che introdusse in Italia il Servizio Sanitario Nazionale.

Anselmi aveva raccontato a Radio Popolare nel 2004 la sua esperienza di Partigiana, un’esperienza che aveva vissuto avendo già ben chiaro in mente di dover costruire, nella lotta di Liberazione, la classe dirigente dell’Italia libera.

La decisione di entrare nelle file della Resistenza nella sua Castelfranco (TV) era maturata in lei dopo l’eccidio di Bassano del Grappa, nel settembre 1944. Con le sue compagne di scuola, Tina Anselmi fu portata sul viale del paese a vedere i corpi di 31 antifascisti impiccati agli alberi. Una visione orribile, che fece scattare in lei la voglia di unirsi alla lotta di Liberazione.

A sessant’anni da quello e da molti altri eccidi perpetrati in Italia dai nazifascisti, Radio Popolare aveva realizzato una serie di trasmissioni speciali, intervistando storici e testimoni diretti di quelle stragi. Tina Anselmi aveva raccontato la sua storia a Lorenza Ghidini e Jurij Bogogna: nelle sue parole che vi riproponiamo, in occasione dei 40 anni dal suo incarico da ministra – prima donna in Italia – sentirete l’aspirazione a governare l’Italia libera, che i partigiani comunisti, socialisti, cattolici e liberali avrebbero conquistato il 25 aprile 1945.

Ascolta il racconto di come Tina Anselmi diventò partigiana

anselmi-come diventai partigiana

I suoi ricordi della vita da staffetta

anselmi-vita da partigiana

Il ruolo importante in Veneto dei partigiani cattolici, come lei

anselmi-partigiani cattolici

Le amare considerazioni sulla necessità della guerra, per arrivare alla pace

anselmi-la guerra come strumento di pace

Tina Anselmi, prima donna ministro in Italia, sentiva già in quel 1944 di dover prendere in mano le sorti del paese, una volta liberato dal nazifascismo

anselmi-l’aspirazione a governare

Oggi la ricorda così Rosy Bindi, che ci dice: “Tina Anselmi era un punto di riferimento per tutti quelli che amavano la politica, e io le devo molto”

Ascolta Rosy Bindi intervistata da Omar Caniello

rosy-bindi

  • Autore articolo
    Lorenza Ghidini
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    Tommy WA: la nuova promessa del folk africano si racconta a Radio Pop

    L'abbiamo scoperto con l'EP "Somewhere only we go" e oggi a Volume abbiamo avuto modo di conoscere meglio la storia di questo cantautore nigeriano, che si è poi formato musicalmente in Ghana: "Nel corso degli anni le nostre musiche si sono fuse: l'highlife ghanese, il palm-wine, il folk di Kumasi, il suono contemporaneo della chitarra. Ho potuto unire questi due mondi, mescolandoli con le radio occidentali che ascoltavo da ragazzo". Il risultato è un folk pop pieno di anima e di profondità: "Il mio obiettivo non è solo una carriera internazionale, ma costruire qualcosa in Africa. Voglio creare una struttura che funzioni per artisti come me, gente con una chitarra o un tamburo, artisti contemporanei che non hanno modo di raggiungere il loro pubblico". Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia a Tommy WA.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Teatro. La rivoluzione delle "piscinine" milanesi vista da due piccioni in crisi esistenziale

    Teatro. La rivoluzione delle "piscinine" milanesi vista da due piccioni in crisi esistenziale Al Teatro della Cooperativa, a Milano ha debuttato in prima nazionale "Lo sciopero delle bambine", in scena Rita Pelusio e Rossana Mola di PEM Habitat Teatrali, compagnia che porta avanti una ricerca artista che declina contenuti civili e ironia. Lo spettacolo, con la regia di Enrico Messina, racconta una storia avvenuta a Milano nel 1902, quando le “piscinine”, che in dialetto meneghino significa “piccoline”, bambine, tra i sei e i tredici anni, che lavoravano senza diritti, sfruttate e sottopagate, ebbero la forza di scioperare e, per cinque giorni, fermare l’industria della moda della città. A raccontare la vicenda delle piscinine in scena sono due piccioni, due creature che abitano le piazze, le cui parole rispecchiano lo sguardo dei contemporanei, spesso stanchi e disillusi davanti alle sfide della storia. Nella trasmissione Cult Ira Rubini ha intervistato l’attrice Rita Pelusio.

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    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Volume di mercoledì 10/12/2025

    Il commento alla classifica di NME dei migliori album del 2025, l'intervista al musicista nigeriano Tommy Wà a cura di Niccolò Vecchia e la storia di Jesse Welles, da fenomeno social a uno dei cantautori americani più apprezzati del momento.

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