Approfondimenti

Milano, qual è la città che ha in mente Sala?

«Pisapia è stato un liberatore di Milano dall’affarismo più becero della destra. Vedremo presto se Sala è capace di smarcarsi veramente da quella Milano dell’affarismo». Sono le parole con cui l’economista Marco Vitale, sostenitore di Sala, commenta i risultati delle primarie del centrosinistra a Milano.

Vitale non è un sostenitore qualunque dell’ex manager di Expo perché nel suo curriculum politico c’è l’appoggio convinto dato a Giuliano Pisapia nel 2011 contro Letizia Moratti. L’economista milanese, infatti, fu tra i firmatari dell’appello per Pisapia proposto da Piero Bassetti, lo storico primo presidente della Regione Lombardia ed ex parlamentare Dc, e dal costituzionalista Valerio Onida. Era il cosiddetto Gruppo del “51%” formato da professionisti, banchieri, manager, imprenditori, economisti, architetti, sociologi, tutti a sostegno di Pisapia. Di quel gruppo faceva parte anche il sociologo Aldo Bonomi.

Sia Vitale che Bonomi sono stati ospiti di Memos per commentare i risultati del voto di sabato e domenica scorsi. Ecco una parte dell’intervista ad entrambi.

Professor Bonomi, con il risultato delle primarie del centrosinistra di ieri si è chiusa l’epoca Pisapia?

«Credo che occorra ragionare prima su cosa significa far politica, oggi. Io chiedo alla politica di mettersi in mezzo tra i flussi e i luoghi».

Cosa significa?

«Mi spiego. Forse – dice Bonomi – non è un caso che, in una città come Milano, atterrino più che altrove i flussi della finanza. L’Expo è stato un flusso. A Milano ci sono poi i 150 quartier generali delle imprese transnazionali che operano in Italia e nel Mediterraneo. Milano è un centro nodale per la logistica e i trasporti: da qui l’importanza della vicenda degli scali ferroviari. Milano è un luogo centrale della crisi ecologica che attraversa tutta la pianura Padana. Infine, Milano è un luogo emblematico della crisi fiscale dei trasferimenti tra lo Stato e le città. Perché ho fatto questa premessa? Perché a mio parere, se andiamo a vedere, nelle primarie del centrosinistra a Milano sono venute fuori tutte queste anime. Non c’è dubbio che Sala, con tutta la legittimità che aveva di partecipare alle primarie, sia un tecnico dei flussi. Le sue esperienze vengono da alcune di quelle imprese transnazionali o di quelle multinazionali dove lui ha fatto il manager. Ma, altrettanto, c’è una competenza di Majorino nella gestione del mezzanino della stazione Centrale di Milano, dove i flussi arrivavano e bisognava gestire i profughi. Così come c’è anche una competenza altissima di Balzani, sia nelle sue esperienze europee che nelle sue esperienze milanesi, nella dimensione del bilancio. Quindi le primarie hanno messo in gioco queste anime che la città si ritrova ad affrontare».

Professor Bonomi, cosa significa che abbia vinto l’uomo dei “flussi” anzichè i candidati dei “luoghi”?

«Vado anche oltre rispetto il risultato di ieri. Da ciò che appare, pensando ai candidati sindaci per le elezioni di giugno, ci aspetta una competizione tra “i padroni dei flussi“; uso un termine del Novecento e spero che nessuno si offenda. Da una parte Sala e dall’altra parte eventualmente Stefano Parisi (candidato probabile per il centrodestra a Milano, ndr) oppure Corrado Passera. Il vero problema è capire come questi tre soggetti che hanno prevalso, o che prevalgono rispetto alla dimensione dei grandi cambiamenti, possano essere temperati, condizionati, dal punto di vista dei “luoghi“, dei territori e dell’anima della città. Spero di capire – aggiunge il sociologo milanese – quali saranno i contenuti che Sala metterà in gioco. Qui c’è la grande questione del pensare a come si vincono le elezioni. Non solo. C’è anche la grande questione di come questa sinistra – che si è confrontata anche aspramente – sia in grado di mettere in gioco una sintesi tra flussi e luoghi; una sintesi che nei fatti la giunta Pisapia ha saputo fare. Pisapia ha tenuto insieme una città che andava verso i grandi processi di modernizzazione, senza dimenticarsi dei problemi degli ultimi, dei poveri, del sociale, delle forme di convivenza».

Professor Vitale, con la vittoria di Sala si chiude l’epoca “arancione” di Pisapia?

«Trovo una piena continuità, per quanto riguarda la mia posizione, tra l’appoggio che diedi a Pisapia nel 2011 e l’appoggio che ho dato oggi a Sala. La ragione è la seguente: Pisapia è stato un momento di svolta per cercare di liberare Milano dalla stretta dell’affarismo più becero della destra. Non c’è più il centrodestra, c’è la destra. E la destra è affarismo anche se sceglie un candidato più che decente. Milano, grazie alla liberazione che Pisapia e i suoi hanno fatto della città, grazie all’Expo e alla rinascita di tante cose, oggi è in grande forma. L’unica in Italia. E quindi può e deve affrontare un ciclo di sviluppo nuovo e più forte per il quale l’Expo rappresenta una piattaforma molto seria. Credo che Sala – prosegue l’economista Vitale – interpreti questo momento: non si tratta “del fare” alla Berlusconi, banale. E’ invece un momento di visione della città. Bisogna essere molto competenti, forti, avere contatti internazionali e non essere travolti dalla destra. Questo perché se la destra mette un candidato serio, come sembra, allora una candidata come Balzani – dice senza mezzi termini Vitale – sarebbe stata mangiata viva. Ecco perché vedo continuità tra il mio appoggiare Pisapia nel 2011 e il mio appoggiare oggi Sala, però senza cambiali in bianco per nessuno. Vedremo presto se Sala è capace di smarcarsi veramente dalla Milano dell’affarismo e dalla Milano degli uomini delle tenebre. Sono sempre i soliti: Comunione e Liberazione, le cooperative, quelli che vogliono sempre mangiarsi Milano. Questa è la battaglia e sono convinto che Sala sia lucido e abbia anche la capacità di fronteggiare tali pericoli, che sono e restano fortissimi».

Ascolta tutta la puntata di Memos

  • Autore articolo
    Raffaele Liguori
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 02/05 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-05-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 02/05 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-05-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 02/05/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-05-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 02/05/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 02-05-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 02/05/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 02-05-2025

  • PlayStop

    La nave solidale colpita da droni prima della partenza per Gaza

    Il 2 marzo il governo israeliano ordinava il blocco totale dell’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Oggi, esattamente due mesi dopo, il blocco è ancora in essere e da due mesi nella Striscia non entra niente: né cibo, né acqua, né medicinali, né carburante. La situazione peggiora giorno dopo giorno, le scorte sono ormai esaurite e la fame sta dilagando. In questo contesto di blocco totale, il più lungo che Gaza abbia mai sperimentato, dove morire di fame non è più solo un modo di dire, le ong e le organizzazioni umanitarie cercano di sopperire alle colpevoli mancanze dei governi. È in quest’ottica che la nave della Freedom Flotilla Coalition, si stava preparando a partire per Gaza carica di aiuti umanitari, con l’obiettivo di rompere l’assedio. Questa notte, però, la nave è stata colpita da due droni, che hanno fatto scoppiare un incendio e ne hanno ovviamente impedito la partenza. Abbiamo raggiunto a Malta Simone Zambrin, attivista di Freedom Flotilla, che si sarebbe dovuto imbarcare oggi per andare verso Gaza.

    Clip - 02-05-2025

  • PlayStop

    Il Comitato Sì Meazza presenta un esposto alla Corte dei conti contro il nuovo stadio

    Non è arrivata nessuna proposta alternativa. Quella presentata da Inter e Milan è rimasta l’unica offerta per l’acquisto dello stadio di San Siro e delle aree vicine al “Meazza”. Il Comune di Milano lo ha comunicato, alla mezzanotte del 30 aprile, alla scadenza dell’avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni d’interesse. Un esito prevedibile, dal momento che la finestra è rimasta aperta per poche settimane. Ora proseguiranno i lavori della Conferenza dei servizi, già iniziati quando potevano arrivare anche altre proposte. Il fronte di chi si oppone ai piani dei due club e a come la giunta comunale sta gestendo la vicenda tenta ancora di interrompere il percorso avviato. Oggi il comitato Sì Meazza, dopo aver già fatto un esposto alla Procura, ha inviato alla Corte dei conti una segnalazione perché indaghi per danno erariale, chiamando in causa il Comune. Luigi Corbani del comitato Sì Meazza spiega perché ha depositato questa segnalazione.

    Clip - 02-05-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 02/05/2025

    1) Gaza senza cibo da due mesi. Il blocco israeliano agli aiuti continua indisturbato mentre la fame dilaga tra la popolazione. Nella notte colpita con droni la nave della Freedom Flotilla, che voleva portare aiuti nella striscia. (Sami Abu Omar, Simone Zambrin - Freedom Flotilla) 2) Guerra in Ucraina. Secondo le Nazioni Unite la situazione lungo il fronte è peggiorata da quando sono iniziati i negoziati per il cessate il fuoco. In esteri la testimonianza da Sumy. 3) Germania, i servizi segreti classificano Afd come partito estremista. I leader del partito rispondono: azione politica, ci difenderemo. (Alessandro Ricci) 4) L’effetto Trump sulle elezioni nel pacifico. Domani Australia e Singapore al voto. In entrambi i casi i dazi americani hanno ribaltato i sondaggi. (Lorenzo Lamperti) 5) Mondialità. La partita sul clima si gioca tra Usa e Cina. (Alfredo Somoza)

    Esteri - 02-05-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 02/05/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 02-05-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 02/05/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 02-05-2025

  • PlayStop

    "If You Asked for a Picture": il secondo disco dell'artista americana Blondshell

    "If You Asked for a Picture", uscito oggi, è il secondo disco ufficiale di Blondshell. Un lavoro in cui l'artista americana unisce al suo approccio indie rock la sua fascinazione per lo stile Motown, un album che contiene molto della sua identità, personale e musicale. Un disco di cui ha parlato oggi con Matteo Villaci in una lunga intervista a Jack.

    Clip - 02-05-2025

  • PlayStop

    Playground di venerdì 02/05/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 02-05-2025

  • PlayStop

    Jack di venerdì 02/05/2025

    Jack è il magazine musicale quotidiano di Radio Popolare: Matteo Villaci vi accompagna tra le ultime novità discografiche e le notizie del giorno, con approfondimenti, interviste e speciali. Senza mai dimenticare la passione per la musica dal vivo, con i nostri imperdibili minilive.

    Jack - 02-05-2025

  • PlayStop

    La mostra "Al Lavoro" al DumBo di Bologna

    Il sogno del posto fisso, testimoniato dagli scatti che ritraggono centinaia di persone durante un mega concorso pubblico, il precariato dei rider, ma anche le stragi sul lavoro, le donne e le lotte sindacali, le disparità e i diritti violati dei bambini, il lavoro agricolo, l’orgoglio dei lavoratori delle cooperative. È il racconto dell’Italia che lavora tra aspirazioni, difficoltà e incognite, la mostra multimediale “Al Lavoro” al DumBO di Bologna fino al 18 maggio 2025. Il servizio di Tiziana Ricci nella puntata di Cult del 2° maggio.

    Clip - 02-05-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di venerdì 02/05/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 02-05-2025

Adesso in diretta