Approfondimenti

Manifestazione dei metalmeccanici a Roma: le accuse mosse al governo

Fiom Metalmeccanici Roma

Oggi a Roma manifestano i metalmeccanici di tutta Italia su iniziativa di Fim, Fiom e Uil; sindacati e lavoratori accusano il governo di non avere una politica industriale e infatti ci sono decine di vertenze attualmente in corso, dall’Ilva alla Jabil, fino alla Whirpool. Parliamo proprio di questo ultimo caso. Raffaele Romano, lavoratore e delegato Whirpool, partecipa alla manifestazione nazionale.

L’intervista di Sara Milanese a Fino Alle Otto.

Martedì c’è stata una manifestazione davanti allo stabilimento di Napoli per denunciare l’immobilismo del governo. Da quanto tempo aspettate una risposta?

È dal 29 gennaio che non abbiamo notizie dal governo, anche a causa sia della pandemia, ma lamentiamo ritardi e mancanze del governo sulla politica industriale per il Mezzogiorno. Ieri a sorpresa ci è arrivata questa convocazione dal governo per il 2 luglio, ci auguriamo che ci siano esiti positivi, soprattutto per lo stabilimento di Napoli per il quale è prevista la fine delle attività produttive per il 30 ottobre. Per noi è importante scongiurare questa posizione dell’azienda. Auspichiamo che il governo ci porti una soluzione di continuità; non è possibile chiudere un sito che la stessa multinazionale definisce d’eccellenza, per una strategia aziendale. Non sappiamo se nei mesi scorsi governo e vertici dell’azienda hanno avuto interlocuzioni serie, siamo all’oscuro di qualsiasi soluzione. Ci presenteremo in videoconferenza sperando di avere soluzione. Questo è quello che si augurano tutti i lavoratori di Napoli.
La manifestazione di martedì è servita a dare una spinta per arrivare ad un tavolo di confronto. Ad oggi l’immobilismo dell’azienda e anche del governo per noi era drammatica. Nonostante la pandemia, siamo stati i primi a rientrare al lavoro in fabbrica con le adeguate misure di sicurezza e la produzione è attualmente ad altissimi livelli di qualità. Ci sono tutti i presupposti per la continuità produttiva dello stabilimento.

Da Napoli denunciate l’immobilismo del governo sulla vostra vertenza. Nella manifestazione nazionale di oggi si dice che manca una politica industriale. Lei, da lavoratore, come vede il futuro dopo la pandemia?

Noi pensiamo che dopo la pandemia l’Italia debba riscrivere una nuova storia a partire dall’industria; ben vengano i finanziamenti e i fondi europei, ma si faccia una strategia politica per impedire di chiudere le fabbriche che funzionano. Si devono sostenere quelle che già ci sono con lo sviluppo produttivo. Il Mezzogiorno sta pagando tantissimo: tutti i governi delle ultime legislature dicono che il sud non deve essere succube del nord perché più industrializzato; chiediamo che questo cambiamento parta da Napoli e dalla nostra vertenza, nel segno della continuità e delle prospettive future.

I lavoratori dello stabilimento di Napoli sono 400. In che situazione si trovano gli altri stabilimenti?

A Napoli siamo 400, ma ci sono anche molti lavoratori dell’indotto, la maggior parte dei quali lavora solo per noi. Direi che in totale il numero di lavoratori coinvolti raddoppia. Per quel che riguarda gli altri stabilimenti, Whirpool sta giocando una partita a scacchi, ha dichiarato che la produzione di altri stabilimenti sta aumentando, ma noi crediamo che si stia recuperando ora il volume di produzione che si era fermato con il lockdown. Se avesse una vera strategia industriale l’avrebbe presentata al tavolo e sarebbe di prospettiva di almeno un anno, non si baserebbe sui dati che sta presentando di mese in mese.

Come sarà la manifestazione di oggi?

L’obiettivo dell’iniziativa è di accendere i riflettori anche sulle vertenze che non sono ancora arrivate al tavolo. L’industria metalmeccanica resta il volano di sviluppo per il paese. Per il resto, noi ci siamo limitati al gruppo dirigente e a una delegazione; useremo le mascherine, rispetteremo il distanziamento sociale.

Foto dalla pagina Facebook di Fiom Campania

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 29/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 29-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 29/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 29-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 29/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Conduzione musicale di lunedì 29/12/2025 delle 17:35

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 29-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 29/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 29-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 29/12/2025 - ore 15:35

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 29-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di lunedì 29/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 29-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 29/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 29-12-2025

  • PlayStop

    Ucraina, dopo l’incontro Trump-Zelensky dichiarazioni di ottimismo ma nessuna svolta

    Dichiarazioni di ottimismo, soprattutto da parte di Trump, ma nessuna svolta concreta. L’incontro di Mar-a-Lago tra il presidente degli Stati Uniti e quello ucraino Zelensky prolunga le trattative sulla possibile fine della guerra, che però continuano a non mostrare segnali di accelerazione. Ne abbiamo parlato con Gianluca Pastori, che insegna storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l’Europa all’Università Cattolica di Milano. L'intervista di Andrea Monti.

    Clip - 29-12-2025

  • PlayStop

    Absolute Beginners - ep.1 Irish Invasion

    Negli ultimi tempi l’Irlanda ha invaso le mappe della cultura pop. In particolare la sua scena musicale alternativa, che non sono solo Fontaines DC e Kneecap ma tutta una nuova generazione di band post punk e artisti di colore figli dell’immigrazione, che stanno ridefinendo il concetto stesso di identità irlandese.

    A tempo di parola - 29-12-2025

  • PlayStop

    La conversazione di lunedì 29/12/2025

    Incontri radiofonici con autori, musicisti, giornalisti, personaggi del mondo della radio e della televisione. Il tempo lungo di una conversazione per raccontare storie, biografie, progetti e mondi. Dal lunedì al venerdì, dalle 10.35 alle 11.30 fino al 3 gennaio

    La conversazione - 29-12-2025

Adesso in diretta