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Il governo Draghi tra europeismo e atlantismo, M5S si affida a Rousseau e le altre notizie della giornata

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Il racconto della giornata di lunedì 8 febbraio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Si iniziano ad intravedere gli obiettivi del governo che sarà guidato da Mario Draghi, mentre il Movimento 5 Stelle si affiderà al voto su Rousseau per decidere se appoggerà o no il nuovo esecutivo. Una nuova inchiesta giornalista internazionale, Open Lux, delinea il Lussemburgo come porto franco d’Europa. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia.

Il governo Draghi tra europeismo e atlantismo, lavoro e scuola

(di Anna Bredice)

Europeismo e atlantismo, lavoro e scuola. Sono i temi principali che Draghi ha presentato ai gruppi nel secondo giro di consultazioni, gruppi minori e che entreranno nel governo qualunque sia la sua forma, ma l’interesse per loro era soprattutto per capire cosa ha detto draghi del programma che ha in mente. La scuola è una delle priorità, al punto che vorrebbe, a quanto hanno riferito uscendo dalle consultazioni, allungare l’orario per recuperare i giorni persi e assumere più docenti, visto che ha parlato dei diecimila insegnanti che mancano, una scelta di collocazione convinta europea e atlantica, a cui a quanto pare Salvini non fa fatica ad adattarsi subito. Del lavoro, una delle sue priorità, non ha parlato della fine del blocco dei licenziamenti, alcuni nel primo giro riportavano l’intenzione di affrontare il tema occupazione per settori produttivi, ma su tutto questo naturalmente manca ancora l’ufficialità del programma, dal gruppo misto fanno sapere che Draghi vorrebbe investire nelle imprese ma non con ristori a fondo perduto, insiste sul tema infrastrutture, un punto essenziale del recovery plan e una riforma della giustizia, ma per ora civile, non vuole inoltrarsi nel complicato rompicapo della prescrizione. E poi il grande tema della sanità e dei vaccini, con una campagna forte da portare a termine al più presto. Questi i punti, ma nessun cenno alla forma del governo, e cioè se ci saranno ministri oppure tecnici di area, del resto Draghi si prenderà anche del tempo in più, vedrà mercoledì anche le parti sociali, ma lui che è lontano anni luce dal mondo della Casaleggio associati dovrà attendere giovedì l’esito della consultazione sulla piattaforma Rousseau. I cinque stelle hanno deciso di far pronunciare gli iscritti, forse per attenuare l’onda del dissenso che c’è ancora tra i parlamentari. 

Draghi sì o Draghi no? Il Movimento 5 Stelle si affiderà al voto su Rousseau

Il Movimento 5 Stelle dirà ufficialmente sì alla partecipazione al governo Draghi solo dopo la consultazione che si terrà sulla piattaforma Rousseau tra mercoledì e giovedì. Gli iscritti alla piattaforma Rousseau decideranno dunque dell’appoggio dei 5 stelle. A sinistra, il dibattito su baciare il rospo, se entrare in un governo con partiti agli antipodi rispetto al proprio, va avanti da giorni.

Noi oggi abbiamo sentito due intellettuali, due scrittori. Il primo è Jacopo Fo, da sempre vicino al Movimento Cinque Stelle:

La seconda voce è invece quella dello scrittore Aldo Nove:


 

Lussemburgo, porto franco d’Europa. La nuova inchiesta dopo Luxleaks

Almeno 55mila società offshore, senza uffici né dipendenti. Tutte in Lussemburgo. La nuova maxi inchiesta giornalista internazionale si chiama Open Lux. E mette sotto i riflettori ancora una volta il gran ducato nel cuore dell’Europa come paradiso fiscale. L’indagine è stata promossa da diverse testate giornalistiche, tra cui le Monde, Sueddeutshe Zeitung, il consorzio Irpimedia in Italia.
La quasi totoalità delle società, secondo l’inchiesta, sarebbe controllato da altre società straniere: 157 diverse nazionalità, tra cui spicca quella francese. Si trova di tutto: aziende, famiglie nobili, vip dello sport e dello spettacolo. Lorenzo Bagnoli ha lavorato all’inchiesta per Irpimedia:

Secondo Open Lux ci sono anche molti fondi offshore legati a organizzazioni criminali: società in diversi casi legati alla mafia italiana e alla malavita russa.
Nel testo pubblicato oggi da Le Monde si afferma anche che alcuni conti porterebbero alla Lega. L’ipotesi è che in una di queste scatole finanziarie si nascondano, in tutto o in parte, i 49 famigerati milioni. Questa parte dell’inchiesta, relativa anche alla corruzione e all’eventuale coinvolgimento di partiti o personaggi politici, non è stata ancora pubblicata.


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

In due mesi di circolazione della variante inglese del Coronavirus, il primo annuncio risale al 14 dicembre scorso, in Italia non esiste ad oggi una mappatura della sua diffusione. Che il virus mutato circoli è una certezza, ma solo questo pomeriggio l’Istituto superiore di sanità ha annunciato un’indagine rapida per stabilire quanto circoli: durerà due giorni consecutivi e coinvolgerà tutte le regioni e province autonome. Finora è andata diversamente: focolai della nuova variante, più contagiosa dell’originale, sono stati scoperti in varie zone d’Italia sostanzialmente per caso o per qualche fortunata intuizione: nel Bresciano, per esempio, è stata l’anomala diffusione del virus tra i bambini a fare scattare il campanello d’allarme. Altri focolai di variante inglese si registrano in Umbria, dove da stamattina l’intera provincia di Perugia e alcuni comuni di quella di Terni sono tornati in zona rossa. La diffusione della variante più contagiosa sta facendo crescere il numero di ricoveri, tanto che nella regione sono sospesi gli interventi non urgenti negli ospedali. A livello nazionale nelle ultime 24 ore si contano in Italia circa 8mila nuovi casi e 300 decessi. Ma senza un’idea chiara su quali mutazioni del virus circolano è difficile fare valutazioni e previsioni.

Prosegue intanto la campagna vaccinale. Oggi nel Lazio, prima regione italiana, è partita la fase due, quella che coinvolge gli ultraottantenni. Altre regioni seguiranno nel corso di questa settimana: in particolare Puglia, Umbria, Valle d’Aosta e Friuli Venezia-Giulia. Altre ancora cominceranno alla fine del mese, alcune non hanno neppure ancora fissato una data. Gli ultraottantenni sono in Italia circa 4milioni 400mila. la speranza è di portare a termine questa prima fase entro la metà di aprile.

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    A Milano arriva il Godai Fest: Rodrigo D'Erasmo, tra gli ideatori, ce l'ha raccontato

    Sabato 20 e domenica 21 settembre al Paolo Pini di Milano si terrà la prima edizione del Godai Fest, il festival multidisciplinare che unisce la musica alle arti performative e visive nato da un’idea del musicista Rodrigo D’Erasmo, del produttore Daniele Tortora e dell’artista visivo Cristiano Carotti per abbattere i recinti di genere e di partecipazione, connettere le arti, sperimentare nuovi linguaggi, ampliare le visioni. L’arte, in tutte le sue declinazioni, sarà protagonista di un viaggio attraverso i 4 elementi della cultura umana (Fuoco, Terra, Acqua, Aria) ai quali si aggiunge, secondo la filosofia orientale, il principio del Vuoto. Ad ogni elemento corrisponde un curatore: Rodrigo D'Erasmo in questa intervista di Elisa Graci e Dario Grande a Volume ci ha presentato il concetto e il programma di questo festival.

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    Il primo Pride della Valtellina Chiavenna. L'emozione, ha fatto salir la fame! Per merenda: pane burro e acciughe con bollicina,. Poi via si torna a Milano, al Piccolo Salone del Libro Politico al Conchetta. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Il 9 settembre, dopo 14 anni di lavori, l’Etiopia ha inaugurato ufficialmente la Gerd, la Grand Ethiopian Renaissance Dam, il più grande progetto idroelettrico d'Africa, e tra i 20 più grandi al mondo. Da anni la diga è anche causa di tensione con i paesi a valle del Nilo: Sudan e soprattutto Egitto, che temono di vedere ridotte le proprie risorse idriche, anche in considerazione dei sempre più frequenti periodi di siccità. “Questa diga sarà certamente uno degli epicentri di tensione di questa regione nel prossimo futuro” spiega Luca Puddu, docente di storia dell’Africa all'Università di Palermo, al microfono di Sara Milanese. Ascolta l’intervista andata in onda in A come Africa.

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