Approfondimenti

Le nomine di Donald Trump sorprendono anche il partito repubblicano

Le nomine di Donald Trump

Mi vado a prendere un bel pacco di popcorn, mi metto in prima fila e mi godo lo spettacolo. La frase è di Max Miller, deputato repubblicano dell’Ohio, e non si riferisce a un film o alla partita del suo sport prediletto. La frase si riferisce alle audizioni per la conferma di Matt Gaetz a attorney general, ministro della giustizia, nell’amministrazione Trump.

La nomina ha lasciato attonito il mondo della politica di Washington. Non solo i democratici, ma anche i repubblicani. Gli unici a esultare sono appunto stati i suoi colleghi, i repubblicani della Camera, che non ne potevano più di risse, complotti, provocazioni che questo deputato della Florida, un reazionario che nel passato ha assunto posizioni xenofobiche e antisemite, ha diffuso nei suoi anni a Washington.

È diventato deputato molto giovane, nel 2010, a 28 anni. Un esempio tra tutti: Gaetz ha invitato come suo ospite al discorso sullo Stato dell’Unione del 2018 Chuck Johnson, un negazionista dell’Olocausto che ha fissato in “250 mila morti per tifo” le vittime ebraiche dei campi di concentramento. Comunque, non sono qui in discussione le idee politiche di Gaetz, per quanto discutibili. Sono in discussione alcune delle azioni private del deputato, che è da anni sotto inchiesta da parte della Commissione Etica della Camera, “per aver commesso molestie sessuali e fatto uso di droghe illecite, accettato regali impropri, concesso privilegi e favori speciali a individui con cui aveva una relazione personale”.

Un’inchiesta del Dipartimento di Giustizia contro di lui, per sex trafficking, era stata chiusa, ma un suo amico e collaboratore era stato condannato a 11 anni. Ora, il riferimento del collega deputato di Gaetz ai popcorn e allo spettacolo si riferisce proprio a questo. Allo spettacolo delle audizioni di Gaetz al Senato. Il Senato deve confermare, con il suo voto, la scelta di Gaetz. Ci sono ovviamente scelte che, per il valore del candidato, la sua inattaccabilità per il posto, vanno via tranquille. Non sarà questo, probabilmente, il caso di Gaetz.

Lo shock per la sua nomina è appunto generale. Molti repubblicani sono basiti. Quando i giornalisti gli hanno dato la notizia, John Cornyn, senatore repubblicano del Texas, è rimasto a guardare il vuoto, senza riuscire a dire una parola. In molti, tra gli stessi repubblicani, chiedono che Gaetz sia soggetto a un’indagine approfondita da parte dell’FBI sulle sue passate azioni: droga, sesso con minorenni, favori illeciti. Possiamo tra l’altro immaginare che l’FBI non avrà un atteggiamento troppo benigno nei confronti di Gaetz.

Pochi minuti prima di essere nominato attorney general, segretario alla giustizia, Gaetz sproloquiava sulla necessità di abolire, cancellare l’FBI. FBI che dovrebbe dipendere da lui, nel caso Gaetz diventasse attorney general. Ancora. Oggi, venerdì, il Comitato Etico della Camera avrebbe dovuto rendere pubblico il rapporto preparato su Gaetz. Non si sa se lo farà, visto che ora Gaetz si è dimesso dalla Camera, per poter diventare attorney general. Ma molti chiedono di poter vedere quel rapporto, visto tra l’altro che Gaetz si deve sottoporre al processo di nomina. Insomma, siamo di fronte a un pasticcio di dimensioni colossali. E viene da chiedersi perché Trump l’abbia voluto provocare. In effetti, se avesse voluto solo ricompensare uno dei suoi fedelissimi, ne avrebbe trovati tanti. In questo caso, la volontà di Trump di indignare, scandalizzare, con una nomina francamente impresentabile, è evidente. L’unica ragione che si può trovare è quindi che il presidente stia cercando di testare il terreno, capire sino a dove può andare con il suo piano di ridisegnare i poteri di Washington.

  • Autore articolo
    Roberto Festa
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 08/11 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 08-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 08/11 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 08-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 08/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 08-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 07/11/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 07-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 08/11/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 08-11-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 08/11/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 08-11-2025

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 08/11/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 07-11-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 07/11/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 07-11-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 07/11/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 07-11-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 07/11/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 07-11-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 07/11/2025

    L'intesa Stato-Regioni: le criticità per i Centri anti violenza, intervista a Cristina Carelli di Di.Re.; "Male-dette", un libro per imprecare eticamente; ci avviciniamo al 25 novembre: ne parliamo con Non una di meno Milano e con L'osservatorio femminicidi, lesbicidi, transcidi; il festival Stramonio, con Carlotta Cossutta.

    Sui Generis - 07-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 07/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 07-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 07/11/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 07-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di venerdì 07/11 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 07-11-2025

Adesso in diretta