Approfondimenti

Laura Boldrini a Radio Popolare

La presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini è stata ospite negli studi di Radio Popolare. Abbiamo parlato di quello che è successo a Macerata, che tra l’altro è la sua città natale, e di come sia necessario uno sforzo unitario della politica contro i rigurgiti di neofascismo degli ultimi mesi. Abbiamo parlato della questione dell’immigrazione, con lei che prima di entrare in politica era la portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, e ora viene attaccata e accusata di aprire la strada a una presunta invasione di immigrati. E ancora del suo impegno contro la violenza sulle donne e, naturalmente, della campagna d’odio scatenata contro di lei in particolare sui social network. Sono delle ultime ore i nuovi fotomontaggi su Facebook che la ritraggono con la testa mozzata. Fotomontaggi che secondo Laura Boldrini hanno un mandante morale, un cattivo maestro che ha un nome e un cognome.

Presidente, cosa vuol dire essere oggetto di minacce?

“C’è una motivazione alla base delle minacce che ricevo. Non giro attorno alle cose: l’impegno che da anni metto nel denunciare l’insorgere di gruppi fascisti, anche sulla rete, con pagine apologetiche e l’apologia è un reato. Poi avere fatto sempre una battaglia per i diritti delle donne. E poi perché mi batto per i diritti di tutti perché una società è più coesa se si garantiscono i diritti.
Tutto questo non viene accettato da uno zoccolo duro di misoginia e cultura retrograda che non accetta che una donna faccia questo. Su di me si scatena una furia di una galassia di estrema destra e di cattivi maestri che si scatenano in tv. Matteo Salvini è uno di questi”.

Matteo Salvini è il mandante morale delle minacce contro di lei?

“Salvini alimenta odio e rabbia contro diversi soggetti sociali e contro di me perché lui ha deciso che io dico che tutti i migranti devono venire in Italia. Non è vero, è l’ennesima fake news, io dico che chi chiede protezione ha diritto di farlo nel rispetto delle procedure e delle norme”.

Come vive personalmente questa situazione?

“Con fermezza e lucidità, capisco i motivi che ci sono dietro, capisco il bisogno portare avanti quella battaglia, non ho paura. Mi spiace per mia figlia, che è una ragazza. Non auguro a nessun figlio di vedere cosa accade alla propria madre, la madre decapitata o oggetto di stupri collettivi. Lei non è contenta ma capisce che è una campagna messa in atto da chi vuole sovvertire i principi di democrazia del nostro Paese e anche della Costituzione che è solidale e inclusiva”.

La accusano di essere la casta.

“E’ il mondo alla rovescia. Per 25 anni ho lavorato nei posti più difficili del pianeta per aiutare le persone. Se poi sono entrata nelle istituzioni io mi onoro di farlo portando dentro i miei valori”.

Non è che ha vinto la destra sull’immigrazione?

“C’è stata una grande strumentalizzazione, anche i media hanno responsabilità, inseguono chi la spara più grossa e dice cose più estreme perché si pensa faccia ascolto. Di Maio disse ‘taxi del mare’ poi si è rimangiato tutto perché agli osservatori internazionali non fa piacere. Quella affermazione significa non soccorrere i migranti in mare. Dovremmo dire mille volte grazie alle Ong e non accettare quella narrazione feroce che ci porta verso il baratro dell’umanità”.

Abbiamo avuto un primo atto terroristico in Italia. La matrice è fascista e razzista.

“Non c’è dubbio”.

Secondo lei, adesso è troppo tardi arginare queste pulsioni xenofobe e fasciste?

“Il veleno si è diffuso quando chi doveva fare argine a questa narrazione non l’ha fatto, ma anche perché il fenomeno migratorio non è stato gestito bene. La legge è ancora la Bossi-Fini che sembra fatta per non essere rispettata. Rimprovero al Pd di non essersi occupato di questo tema a cominciare dalla Bossi-Fini, la legge che non funziona. Salvini si ricordi che se la questione non funziona si deve alla legge loro, la Bossi-Fini. Capisco lo scontento e il senso di paura delle persone, non le biasimo, biasimo chi fomenta questa paura e ha interesse non a gestire il fenomeno ma ha interesse a che nulla sia fatto, altrimenti come potrebbero gestire il consenso?. Mi fa piacere invece che Del Rio abbia parlato contro razzismo e fascismo. Non è troppo tardi”.

Perché non sono andati i politici in ospedale a trovare le vittime?

“Questo lascia capire la trascuratezza, oggi bisogna riaffermare i principi della Costituzione anche con i gesti e le azioni concrete. Io ho parlato con la mamma di Pamela, la ammiro per il coraggio e il senso di responsabilità, mi ha detto ‘non voglio vendetta, fermate chi vuole fare vendetta, voglio solo giustizia’. E’ una grande lezione di civiltà. Ci incontreremo. Penso che i feriti debbano essere attenzionati, sapere come stanno, essere considerati vittima, sono una prova di come una società può perdere la bussola”.

Sul fronte razzismo e fascismo c’è stata una debolezza istituzionale?

“Ci sono due questioni: aver sottovalutato troppo a lungo che nel nostro Paese stavano nascendo queste entità di ispirazione nazifascista. Averlo denunciato ha causato derisione e attacchi. Solo negli ultimi tempi si sta prendendo atto di un problema serio. Nasce da una crisi prolungata nel nostro Paese, oltre il 40 per cento di giovani è senza lavoro, i ragazzi si sono visti senza futuro e questo ha creato rabbia e animosità. Su questo si sono inseriti i cattivi maestri. La condizione di crisi che abbiamo vissuto è alla base di una rabbia che qualcuno ha sfruttato a proprio vantaggio. Dobbiamo prendere atto tutti del problema e fare un corpo comune. Alzare la voce. Mi fa orrore quando il M5S dice che bisogna abbassare la voce, non parlare. Assolutamente il contrario. Ci deve esser un fronte democratico repubblicano contro la violenza. Unire le forze e mobilitarsi. Milano potrebbe essere la città ideale dopo la manifestazione del 20 maggio per affermare i principi della Costituzione e dire no a odio e razzismo”.

Secondo lei è inevitabile che ci siano le larghe intese dopo le elezioni del 4 marzo?

“Quando si fanno grandi coalizioni mettendo insieme partiti che non dovrebbero stare insieme si alimenta la sfiducia nei cittadini. Se si mettono insieme partiti agli opposti il cittadino non lo tollererà. Le grandi intese sono state un motivo aggiuntivo di delusione dell’elettorato di sinistra”.

***

Ascolta qui l’intervista integrale andata in onda nella trasmissione “Zona Mista”

  • Autore articolo
    Massimo Bacchetta
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 15/11 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 15/11 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 15-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 15/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 15-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 14/11/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di sabato 15/11/2025 - ore 17:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 15-11-2025

  • PlayStop

    Radiografia Nera di sabato 15/11/2025

    Radiografia Nera è il programma che racconta le storie di cronaca e banditi che, dal dopoguerra in poi, hanno reso Milano la Chicago d'Italia. Condotto da Matteo Liuzzi e Tommaso Bertelli per la regia di Francesco Tragni.

    Radiografia Nera - 15-11-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di sabato 15/11/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 15-11-2025

  • PlayStop

    Highlights di sabato 15/11/2025

    Il magazine sportivo di Radio Popolare - Lo sport attraverso le sue storie, dalle grandi imprese ai personaggi, dalle notizie agli eventi che s’intrecciano con la società. Ogni sabato, dalle 15.35 alle 16.00, Highlights fa sintesi e accende i riflettori su quello che sta dentro e attorno ai campi di gioco. Una trasmissione settimanale in cui approfondire, ascoltare le parole degli esperti, confrontarsi e raccontare i fatti che vanno oltre la cronaca sportiva. A cura di Luca Parena

    Highlights - 15-11-2025

  • PlayStop

    Rotoclassica di sabato 15/11/2025

    Benvenuti a Rotoclassica, programma di attualità e di informazione dedicato alla musica classica, che nasce nel 1983 alla fine di una storia della musica iniziata nel lontano 1976, subito dopo la nascita della Radio. Notizie, personaggi, concerti, anniversari, eventi, dischi, libri, film ed altro ancora che danno vita all’universo musicale classico e contemporaneo, dal centro della galassia sino alle sue estreme periferie, con una rinnovata attenzione anche per il dietro le quinte. Ideata da Claudio Ricordi, impaginata e condotta dallo stesso Ricordi e da Carlo Centemeri, si avvale del prezioso contributo di Carlo Lanfossi, Francesca Mulas, Luca Chierici, Margherita Colombo e Emanuele Ferrari che formano attualmente la redazione di musica classica di Radio Popolare. Della storica redazione hanno fatto parte anche Ettore Napoli, Marco Ravasini, Pierfranco Vitale, Luca Gorla, Giulia Calenda, Sebastiano Cognolato, Vittorio Bianchi, Giovanni Chiodi, Michele Coralli, Roberto Festa, Francesco Rossi, Antonio Polignano. Siamo da sempre felici di accogliere qualsiasi tipo di critica, contributo o suggerimento dagli ascoltatori della radio, incluse segnalazioni di notizie, concerti e iniziative.

    Rotoclassica - 15-11-2025

  • PlayStop

    Chassis di sabato 15/11/2025

    "Chassis - Il contenitore di pellicole di Radio Popolare" è un programma radiofonico in onda dal 2002, dedicato al cinema. Ogni sabato offre un'ora di interviste con registi, attori, autori, e critici, alternando parole e musica per evocare emozioni e riflessioni cinematografiche. Include notizie sulle uscite settimanali, cronache dai festival e novità editoriali. La puntata si conclude con una canzone tratta da colonne sonore. In onda ogni sabato dalle 14:00 alle 15:00.

    Chassis - 15-11-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 15/11/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 15-11-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 15/11/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 15-11-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di sabato 15/11/2025 - ore 11:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 15-11-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 15/11/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 15-11-2025

  • PlayStop

    M7 - il settimanale di Metroregione di sabato 15/11/2025

    A cura di Roberto Maggioni, Alessandro Braga, Luca Parena e Chiara Manetti. M7 è il settimanale di Metroregione, una trasmissione per raccontare Milano e tutto quello che le sta attorno. In ogni puntata un tema affrontato a più voci. M7 è in onda tutti i sabati dalle 10.35 alle 11. Per comunicare con la redazione, per segnalazioni o spunti: metroregione@radiopopolare.it

    M7 – il settimanale di Metroregione - 15-11-2025

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 15/11/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 15-11-2025

Adesso in diretta