Approfondimenti

L’assurda vicenda del sindaco Matilde Casa

Matilde Casa è il sindaco di Lauriano, nella città metropolitana di Torino, e ha fatto l’esatto opposto di quello che avviene nella maggior parte dei nostri territori: ha trasformato un terreno edificabile in area agricola, attraverso una variante al Piano regolatore. La sua scelta politica non solo non ha ricevuto il plauso di politici e amministrazioni locali ma l’ha costretta ad affrontare un processo penale. Si è trovata sul banco degli imputati con l’accusa di abuso d’ufficio per aver, come lei stessa dice riportando le parole della pubblico ministero: “impedito la costruzione di quaranta belle villette”.

“Un mondo all’incosì” è la definizione che Matilde Casa dà di quello che le è successo e che ha raccontato recentemente nel libro Il suolo sopra tutto, scritto a quattro mani con l’urbanista e docente del Politecnico di Milano Paolo Pileri, edito da Altraeconomia. Il mondo al contrario è quello che ha vissuto il sindaco di Lauriano nei mesi successivi, quando si è trovata a dover difendere in tribunale una scelta contro corrente a tutela del suolo agricolo. “Un mondo in cui se fai la scelta giusta , non solo non sei premiato come dovresti ma sei punito per questo”: così descrive la situazione paradossale che ha vissuto per quasi un anno, prima dell’assoluzione.

FOTO tessera MATILDE

La giunta di Matilde Casa, durante il suo primo mandato, ha approvato un piano regolatore, votato in consiglio comunale, che riduceva la superficie edificabile nel comune, non limitandosi a mantenerle stabili. “Abbiamo fatto un passo in più: abbiamo invertito la tendenza”, spiega Matilde Casa. “La mia formazione mi ha certamente aiutata in questa scelta a tutela del suolo”, spiega il sindaco laureata in agraria e che di agricoltura si occupa anche per lavoro. “C’è una cosa fondamentale che si impara attraverso la conoscenza del suolo: più cementifichiamo meno acqua sarà assorbita dal terreno. Meno terreno sarà coltivato, meno le acque saranno irreggimentate – e aggiunge- non stupiamoci poi quando arrivano le alluvioni”.

A denunciare il sindaco è stato un cittadino, che sosteneva di possedere un permesso di costruzione su una delle aree interessate dalla variante al piano regolatore e accusava il comune di averlo danneggiato. L’imprenditore che ha portato in aula il sindaco si è anche costituito parte civile. In caso di condanna Matilde Casa avrebbe dovuto scontare un anno e mezzo di carcere e pagare 120 mila euro di danni. “Quello che più mia colpito – spiega il sindaco – dopo il primo interrogatorio in cui avevo dettagliato tutto il programma e le mie scelte ambientali è stata la reazione della pm che mi disse: ‘Ma lei lo sa che in questo modo ha impedito a questo signore di costruire quaranta belle villette?’. Lì ho capito che stavamo parlando due lingue diverse”.

Rinviata a giudizio nel 2015 il processo si è concluso con sentenza di assoluzione in formula piena del Tribunale di Torino nel mese di giugno del 2016. Una soddisfazione per il suo ruolo di amministratrice e un sollievo per la sua vicenda privata. “ E’ stato un periodo molto difficile, molto pesante – racconta Matilde Casa – quello che accade normalmente in questi casi è un ricorso al TAR, io ho dovuto affrontare un processo penale che mi metteva in gioco in prima persona”.

Matilde Casa durante il processo si è sentita abbandonata dalle istituzioni, trovandosi da sola a sostenere la scelta di riportare quei terreni alla loro vocazione originaria. “Quello che ho provato è stata solitudine, almeno inizialmente, per l’assenza delle istituzioni e del mondo del sapere, degli atenei, che avrebbero potuto aiutarmi”, spiega il sindaco. I terreni in questione erano originariamente terreni agricoli trasformati in terreni edificabili, senza che fossero già stati rilasciati permessi per costruire. La variante votata in consiglio comunale e proposta dalla giunta guidata da Matilde Casa si poneva anche un altro obiettivo: mettere in sicurezza un terreno collinare ad elevato rischio idrogeologico. “Non lo fa nessuno”, è la frase che più spesso si è sentita ripetere durante le sue battaglie politiche, quando da amministratrice voleva apportare cambiamenti.

Nello stesso anno della sua vittoria giudiziaria Legambiente l’ha premiata con il titolo di Ambientalista dell’Anno.“Non voglio essere un eroe, ma voglio semplicemente fare bene il mio lavoro di sindaco, preservando i nostri territori”. La sua vicenda è diventata mediatica e Matilde Casa ha ottenuto la solidarietà dei colleghi amministratori, dei cittadini e di tante altre persone che l’hanno portata ad esempio. “Quando il mio caso è diventato nazionale – conclude il sindaco – mi è arrivata la solidarietà anche da costruttori, architetti e consulenti”.

  • Autore articolo
    Marta Gatti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 11/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 11-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 11/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 11-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 11/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 11-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 11/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 11-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 11/12/2025

    Ogni giovedì alle 21.30, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 11-12-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 11/12/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 11-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 11/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 11-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 11/12/2025

    1) People help the People. Mentre a Gaza i palestinesi lottano con la tempesta Byron, in Israele un gruppo di famiglie prova a tendere una mano. (Ayelet Lerman - Gaza Support Network) 2) Gli scomparsi della Siria. Nel paese che prova a guardare avanti, centinaia di famiglie stanno ancora cercando i propri cari spariti nel buco nero della dittatura. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti, sulla guerra in Ucraina Trump non vuole perdere tempo, né con Zelensky né con gli europei. Ma nemmeno tra i repubblicani sono tutti convinti della sua dottrina. (Roberto Festa) 4) Dopo 12 anni, il Portogallo torna in piazza con il primo sciopero generale dai tempi delle Troika. Tre milioni di persone in strada contro una riforma che rende il lavoro più precario. (Goffredo Adinolfi - univ. Lisbona) 5) Il primo social media ban del mondo. In Australia milioni di bambini e ragazzi under 16 non possono più creare un account sui social network. (Stefano Girola) 6) World Music. Dal Portogallo Lina, l’artista di Porto che fa rivivere il fado. (Marcello Lorrai)

    Esteri - 11-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 11/12 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 11-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 11/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 11-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 11/12/2025

    Con Albalisa Azzariti, le Stelle di Natale e il Vischio. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 11-12-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 11/12/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 11-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 11/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 11-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 11/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 11-12-2025

Adesso in diretta