Approfondimenti

L’appalto di Fiera Milano nelle mani di Cosa Nostra

Altro che “Expo mafia free”. Nemmeno l’efficiente sistema di controlli costruito per evitare il contagio all’esposizione universale dello scorso anno ha potuto prevenire l’infiltrazione mafiosa nell grande evento milanese. I padiglioni di Francia, Qatar, Guinea Equatoriale e Birra Poretti, sostiene la procura antimafia, sono stati realizzati da una cooperativa che fa parte di un consorzio nelle mani di Cosa Nostra.

L’indagine parte da lontano, il 2013, e arriva fino allo scorso anno, dopo che il presidente dell’Anac Raffaele Cantone e la Prefettura di Milano si sono messi a scandagliare gli appalti della società Expo. Il problema sta proprio qui: l’appalto incriminato era senza gara pubblica. Lo ha emesso Nolostand, società controllata al 100% da Fiera Milano. E qui, nell’ente fieristico milanese (controllato per la maggioranza da una fondazione di diritto privato), sta anche il cuore del problema. La questione è che, recita l’ordinanza, “le indagini, avviate nel 2014 dai CC di Rho che segnalavano una serie di elementi relativi alla infiltrazione mafiosa in seno alla società Fiera Milano spa”. Un’accusa pesante. Il problema, quindi, consiste nelle persone che l’ente si è portato in casa. Primo tra tutti il consorzio Dominus scarl.

Dall’ordinanza:

“La società consortile DOMINUS Scarl (che ha avuto un fatturato di oltre 20 milioni di euro in tre anni) lavora quasi esclusivamente con NOLOSTAND S.p.a., società interamente controllata da FIERA MILANO S.p.a. e che si occupa dell’allestimento degli stand ubicati presso i siti espositivi dell’ente fieristico, tanto che dal 2013 all’ottobre 2015 su un totale di fatture emesse per 20.295.587 euro, i pagamenti effettuati da Nolostand risultano essere 18.061.928 euro; proprio in virtù di tale rapporto imprenditoriale e commerciale ha effettuato lavori di allestimento o smontaggio per EXPO 2015 o presso alcuni padiglioni dell’esposizione mondiale EXPO 2015, sia direttamente che attraverso alcune consorziate (ad esempio la JOB Service Soc. Cooperativa per i padiglioni Francia, Qatar, Guinea Equatoriale e Birra Poretti)”

La sede della società era proprio dentro Fiera Milano. E l’ente fieristico non si è mai preoccupato di verificare chi ci fosse dentro. Seppur non ci siano indagati tra i dipendenti di Fiera Milano, il gip Maria Cristina Mannocchi scrive che l’ente ha peccato di “gravi superficialità”.L’ente ne è consapevole: “Fiera Milano spa sta provvedendo all’istruzione diun’indagine interna diretta a verificare in tempi rapidi, e nel casosanzionare, eventuali comportamenti omissivi”. Qualcosa, nella filiera dei controlli, è certamente andata storta.

Sempre dall’ordinanza:

“Le indagini hanno appunto messo in luce un meccanismo fraudolento, attuato attraverso una serie di società gestite tramite vari prestanome, che ha consentito la commissione dei reati descritti nei capi di incolpazione anche grazie ad una serie di gravi superficialità (ma certamente anche grazie a convenienze) da parte di soggetti appartenenti ai mondo dell’imprenditoria e delle libere professioni: è chiaro infatti che un meccanismo quale quello emerso dalle indagini è stato reso possibile da amministratori di aziende di non piccole dimensioni, consulenti, notai e commercialisti che in sostanza ‘non hanno voluto vedere’ quello che accadeva intorno a loro (e per alcuni dei quali si profila peraltro un atteggiamento che va oltre la connivenza, già di per sé  gravissima, visto il ruolo professionale di costoro)”.

I pezzi grossi della società sono Giuseppe Nastasi, presidente del consorzio, il suo collaboratore Liborio Pace e l’avvocato Danilo Tipo, ex presidente della Camera penale di Caltanissetta. Secondo i magistrati della Dda di Milano, queste e altre sette persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare perché con i soldi guadagnati da Expo volevano favorire Cosa Nostra, in particolare il clan di Pietraprerzia (Enna). Il reato principale di cui sono accusati è associazione a delinquere per favorire Cosa Nostra: la torta di Expo doveva favorire l’organizzazione. Che nascondevano i loro guadagni in conti corrente in Liechtenstein, Slovenia e Slovacchia.

  • Autore articolo
    Lorenzo Bagnoli
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 30/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 30-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 30/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 30-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 29/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di martedì 30/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 30-12-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 30/12/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 30-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di martedì 30/12/2025 - ore 20:29

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 30-12-2025

  • PlayStop

    Popsera di martedì 30/12/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 30-12-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di martedì 30/12/2025 delle 17:35

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 30-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 30/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 30-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di martedì 30/12/2025 - ore 15:34

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 30-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 30/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 30-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 30/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 30-12-2025

  • PlayStop

    Austerità, armi, aiuti alle aziende, stretta alle pensioni: la manovra per il 2026 è legge

    Una legge di bilancio nel segno dell’austerità e nell’ottica del riarmo. La manovra economica del Governo Meloni è arrivata all’approvazione definitiva ed è confermato il profilo del testo già emerso nelle scorse settimane, con in più l’inserimento - nell’ultima fase - di aiuti alle aziende e di una stretta sulle pensioni. Ne abbiamo parlato con Mario Pianta, professore di politica economica alla Scuola Normale Superiore a Firenze e tra i fondatori della campagna Sbilanciamoci. L'intervista di Andrea Monti.

    Clip - 30-12-2025

  • PlayStop

    Absolute Beginners - ep.2 Non li hanno visti arrivare

    Zohran Mamdani a New York ma anche Katie Wilson nuova sindaca di Seattle o Sisse-Marie Welling eletta da poco sindaca di Copenhagen. Sembrano tutti spuntati dal nulla, esordienti della politica millennials con in comune la matrice socialista. È la nuova generazione progressista che si sta prendendo la scena, cambiando linguaggio. E puntando su una cosa sopra tutte: il diritto alla casa.

    A tempo di parola - 30-12-2025

Adesso in diretta