Approfondimenti

La missione impossibile di De Mistura

E’ iniziato ieri a Ginevra il negoziato per la Siria.

L’inviato dell’ONU De Mistura ha incontrato la delegazione governativa guidata dal rappresentante permanente siriano al palazzo di vetro, Jaafari. Alla conclusione del primo colloquio, il negoziatore ha espresso la speranza che gli incontri separati procedano nella giusta direzione, per negoziare bisogna essere in due. Una dichiarazione programmatica, che tenta di nascondere la difficoltà del duro lavoro che lo aspetta. L’incognita su questo negoziato denominato Ginevra 3 è rappresentata dall’atteggiamento ricalcitrante della Suprema Commissione per il Negoziato, con sede a Riad, che ha annunciato ieri di non voler partire per Ginevra, per protesta contro i bombardamenti governativi sui civili.

Nella serata di Venerdì, il cambio di rotta e la decisione di partire alla volta di Ginevra, senza però far parte del negoziato. L’atteggiamento attendista è motivato dai continui bombardamenti governativi sulle città assediate, malgrado la risoluzione del Consiglio di Sicurezza che imponeva una tregua umanitaria in vista del negoziato. Le rassicurazioni di De Mistura hanno convinto i delegati riuniti a Riad in Arabia Saudita a partire per Ginevra. Il comportamento scettico della Suprema Commissione è contraddittorio e danneggia l’immagine stessa dell’opposizione siriana che si è dimostrata un malleabile strumento di agende straniere sulla questione nazionale. Quella di De Mistura è una missione impossibile, ma il diplomatico italiano è determinato a non mollare, malgrado il fallimento dei due precedenti negoziati.

17 milioni di sfollati siriani, di cui 4 milioni di profughi fuori dai confini nazionali non possono attendere e bisogna lavorare per trovare una via d’uscita. La situazione sul terreno è drammatica e nessuna delle parti potrà vincere la guerra, che sta distruggendo il paese e il suo futuro. L’intervento russo ha dato fiato alle speranze dei governativi di non essere sopraffatti, ma non ha messo fine al conflitto, che se non ci sarà una soluzione politica, potrebbe durare per altri 10 anni. Le divisioni all’interno dell’opposizione l’hanno indebolita e la presenza dei terroristi di sedicente Califfato e di Al Qaida, è un serio pericolo non soltanto per la Siria, ma per tutta le regione.

Venerdì 29, gli jihadisti di Daiesh hanno conquistato dal Fronte Nusra, sezione siriana di Al Qaida, una località siriana al confine libanese, nei pressi della cittadina di Irsall. Questi sviluppi rischiano di esportare il conflitto siriano nel confinante libano, già dilaniato da una crisi istituzionale e senza presidente da due anni, sullo sfondo di uno scontro politico confessionale interno. I due precedenti negoziati di Ginevra sulla Siria si sono arenati sulla questione fondamentale del conflitto: il futuro di Bashar Assad. Per mantenersi saldo sulla poltrona, il dittatore è disposto alla distruzione totale del paese. D’altra parte, l’opposizione non dà garanzie di un futuro democratico per il popolo siriano e il pericolo jihadista è all’angolo. Gli sviluppi militari sul terreno hanno imposto alle parti in conflitto di sedersi al tavolo del negoziato, ma i primo due round (Giugno 2012 e Gennaio 2014) si sono dimostrati fallimentari ed i negoziatori internazionali non sono riusciti a trovare una sintesi tra le visioni contrapposte.

E’ chiaro a tutti che nel futuro della Siria non ci sarà posto per Bashar Assad, ma la via per arrivare ad un’uscita onorevole del dittatore, salvaguardando le istituzioni dello Stato e garantendo una fase transitoria verso una Siria democratica, non l’ha trovata nessuno, a causa delle interferenze esterne, a partire da Stati Uniti e Russia, passando per Ankara, Riad, Teheran e Tel Aviv.

  • Autore articolo
    Farid Adly
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 05/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 05-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 05/12 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 05-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 05/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 05-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di venerdì 05/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 05-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 05/12/2025

    Considera l'armadillo di venerdì 5 dicembre 2025 con Gessica Zorn, coordinatrice campagne di @Animal Equality Italia per parlarci dell'appuntamento di sabato 6 dicembre a Milano per la Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali e anche @Rete dei Santuari degli animali liberi, ma anche @Sabrina Giannini che anticipa i contenuti della prossima puntata di @Indovina chi viene a cena e facciamo gli auguri ai 10 anni di @fattoria Capre e Cavoli. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 05-12-2025

  • PlayStop

    Cult di venerdì 05/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Michele Losi di Campsirago Residenze su "Errando per antiche vie", percorso a piedi da Cortina a Milano per narrare un territorio al di là della spettacolarizzazione olimpica; il progetto "Ambrosius. Il tesoro della basilica" per valorizzare il patrimonio artistico di S. Ambrogio a Milano; al Teatro delle Passioni di Modena debutta "Tristano e Isotta", di Virginia Landi e Tatjana Motta; la rubrica di fumetti di Antonio Serra...

    Cult - 05-12-2025

  • PlayStop

    L'editore fascista che fa da ponte tra destra estrema e giovani di FdI

    La casa editrice "Passaggio al Bosco", che pubblica testi fascisti e nazisti, non è stata esclusa da "Più libri Più liberi", la fiera dell’editoria di Roma. E ieri il ministro della Cultura Giuli, che a sua volta proviene dalla destra radicale, ha cercato di mettere a tacere le proteste in nome del pluralismo. La decisione di alcuni autori, come Zero Calcare, di non partecipare alla manifestazione e l’appello per l’estromissione della casa editrice che ha in catalogo buona parte dell’armamentario ideologico del nazifascismo, firmato da decine di personalità della cultura, non sono serviti a nulla. "Passaggio al Bosco" è legata al gruppo Casaggi di Firenze, che è una cerniera tra la destra neofascista e i giovani di Fratelli d’Italia. Luigi Ambrosio ne ha parlato con Valerio Renzi, giornalista esperto di estrema destra.

    Clip - 05-12-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 05/12/2025

    Una sentenza sull’indennità di accompagnamento. Aggiornamenti sui Cpr. Facciamo chiarezza sulla differenza tra farmaci generici e sotto brevetto. Inquinamento e salute. Torniamo a Gaza per parlare con un medico di salute mentale.

    37 e 2 - 05-12-2025

  • PlayStop

    FRANCESCA SANGALLI - A LONDRA NON SERVE L'OMBRELLO

    FRANCESCA SANGALLI - A LONDRA NON SERVE L'OMBRELLO - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 05-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di venerdì 05/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 05-12-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 05/12/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 05-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 05/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 05-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 05/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 05-12-2025

Adesso in diretta