Approfondimenti

“La guerra è finita, l’assedio no”

Questi potrebbero essere giorni importanti per il futuro della Siria.

Vladmir Putin, il vincitore della guerra siriana, ha ricevuto a Sochi il presidente iraniano Rouhani e quello turco Erdogan. Il giorno prima gli aveva fatto visita anche Bashar al-Assad. Sul tavolo ci sarebbe un congresso con alcuni rappresentanti dell’opposizione, da tenersi alla fine del conflitto. Il fronte anti-regime vorrebbe che Assad uscisse di scena, ma è politicamente debole. Anche i suoi sponsor – Turchia e Arabia Saudita – hanno abbandonato le richieste con le quali erano entrate in guerra.

Il futuro della Siria lo stanno decidendo russi, iraniani e turchi. I primi due schierati con il regime, gli altri con l’opposizione. Il loro accordo ha già portato alla creazione di alcune zone dove implementare cessate il fuoco a livello locale. La provincia di Idlib, la zona di Homs, il sud della Siria verso il confine con la Giordania, la regione di Ghouta Orientale, alle porte di Damasco. In quest’ultima regione – la stessa dove ci fu il famoso attacco con armi chimiche nel 2013 – i raid russi e siriani non si sono mai fermati. Da tre anni mezzo quasi 400mila persone vivono sotto assedio, nel silenzio totale della comunità internazionale.

Il dottor Orabi Faeyz lavora da cinque anni nella regione di Ghouta Orientale. È supportato dalla Società Medica Siriano-Americana.

Dottor Faeyz, in che condizioni lavora un medico nella regione di Ghouta Orientale?

“Il nostro lavoro è sempre più complicato. Dall’inizio dell’assedio della regione di Ghouta Orientale, nel 2013, abbiamo visto bombe e missili tutti i giorni, in alcuni casi anche con sostanze chimiche. Qui ogni giorno ci sono decine di morti… uomini, donne e bambini. E il materiale medico che abbiamo a disposizione è molto scarso, a causa del blocco – ingiusto – imposto dal governo. Centinaia di pazienti hanno dovuto subire l’amputazione di un arto. Persone con disabilità permanenti, che avrebbero bisogno di cure continue che noi però non possiamo garantire. Noi medici facciamo quello che possiamo. Certo lavoriamo come tutti in condizioni estreme. L’ostacolo principale è rappresentato dalla mancanza di elettricità, nei laboratori e negli ospedali”.

Ricevete ancora aiuti dall’esterno?

“Riceviamo molto poco. Il materiale che mandano le Nazioni Unite è sufficiente ogni volta per pochi giorni. Negli ultimi giorni, a causa delle pesanti operazioni militari, non è arrivato tutto quello che era necessario, per esempio non abbiamo ricevuto il materiale per le operazioni chirurgiche. In alcuni casi non possiamo procedere. Stessa situazione per i generi alimentari e i tanti casi di malnutrizione che abbiamo. Al momento è impossibile entrare o uscire dalla regione di Ghouta Orientale. Io sono qui da cinque anni. E ci sono persone che in tutto questo tempo non hanno mai potuto scappare…”.

Qual è la condizione dei bambini?

“Come dicevo manca ogni tipo di generi alimentari. Ci sono molti casi di malnutrizione. Alcuni bambini sono morti proprio a causa della mancanza di cibo. Si tratta di una carenza che sta rendendo impossibile la vita delle persone, e quindi anche dei bambini. Con la guerra e i continui bombardamenti i più piccoli hanno poi dovuto spesso abbandonare la scuola. Sulle loro case e sulle loro scuole sono state bombardate più volte, spesso anche con sostanze che sulla carta sarebbero proibite”.

La gente si aspetta ancora qualcosa dalla comunità internazionale?

“Questa gente è da anni oggetto di un assedio studiato e strategicamente sofisticato. Il mondo intero ha visto le loro sofferenze, ha visto tante persone morire. Ma nessuno ha cercato una soluzione a questo problema. Qui hanno perso ogni speranza. Non si aspettano più alcun gesto…anche se a volte, nei loro cuori, io riesco a cogliere ancora un po’ di speranza… Forse qualcuno un giorno li aiuterà… Nella regione di Ghouta Orientale ci sono 375mila persone che soffrono a causa di questa guerra ingiusta. Speriamo di riuscire a fare arrivare all’esterno il loro messaggio, la loro richiesta di aiuto. Vi ringrazio…”.

  • Autore articolo
    Emanuele Valenti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 21/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 21-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 21/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 21-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 21/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 21-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 21/12/2025

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 21-12-2025

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 21/12/2025

    Una trasmissione settimanale a cura di Anaïs Poirot-Gorse e Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese che cerca di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 21-12-2025

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 21/12/2025

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 21-12-2025

  • PlayStop

    C'è di buono di domenica 21/12/2025

    La cucina e il cibo hanno un ruolo essenziale nella nostra vita, influenzano il nostro benessere e riflettono chi siamo. Scegliere consapevolmente cosa mangiare è cruciale e dovrebbe essere affrontato con conoscenza e divertimento. Niccolò Vecchia, nel programma "C'è di buono", racconta ogni settimana di prodotti e cucina, raccogliendo storie contadine antiche e moderne, esplorando una cultura gastronomica che è allo stesso tempo popolare e raffinata.

    C’è di buono - 21-12-2025

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 21/12/2025

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 21-12-2025

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 21/12/2025

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 21-12-2025

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 21/12/2025

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 21-12-2025

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 21/12/2025

    La musica classica e le sue riverberazioni per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascoltiamo, abbiamo ascoltato e ascolteremo per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 21-12-2025

  • PlayStop

    Radio Romance di sabato 20/12/2025

    Canzoni d'amore, di desiderio, di malinconia, di emozioni, di batticuore. Il sabato dalle 21.30 con Elisa Graci

    Radio Romance - 20-12-2025

  • PlayStop

    Snippet di sabato 20/12/2025

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 20-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di sabato 20/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 20-12-2025

Adesso in diretta