
“La scorsa notte la nostra barca, la Spectre, è stata colpita da tre droni. Per fortuna nessuno è stato ferito e nessuno è stato ucciso. Ma sapete quali droni sono progettati per uccidere? I droni usati sui palestinesi. Quei droni sono progettati per assassinare, per distruggere civili innocenti, madri, padri, bambini, persone in coda per gli aiuti umanitari. E’ per questo che navighiamo.”
Queste sono le parole dell’attivista australiano Abubakir Rafiq, la mattina dopo l’attacco con i droni a un gruppo di imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. Il messaggio è chiaro: le azioni di intimidazione contro il convoglio umanitario vanno denunciate, ma l’attenzione deve rimanere su Gaza. Per lo stesso motivo durante la navigata Greta Thunberg ha iniziato a dare voce, con dei video, alle storie di gazawi.
Che cosa è successo nella notte lo racconta Anabel Monte Mier, capomissione della nave di Emergency impegnata a supportare la Flotilla:
“Questa notte mentre navigavamo in acque internazionali la Life Support è stata testimone dell’attacco a diverse barche della Global Sumud Flotilla: dal ponte di comando abbiamo visto un’alta presenza di droni nell’area che si sono avvicinati da diverse direzioni e i flash delle esplosioni che hanno colpito diverse barche. La Flotilla ci ha riferito che nessuna persona è stata ferita, ma sono state danneggiate alcune barche.”
Alcune imbarcazioni sono state colpite anche con sostanze urticanti, e hanno subito jamming dei sistemi di comunicazione. In alcuni casi sono stati danneggiati alberi e vele.
La Flotilla si trova a Sud di Creta, dove dovrebbe unirsi allo spezzone greco. E’ a meno di sei giorni di navigazione da Gaza, quattro da quella che chiama “la zona ad alto rischio”, dove è più probabile che venga attaccata e fermata dall’esercito israeliano. Da Nord dell’isola sta navigando nella sua direzione una fregata dell’esercito italiano, inviata “a scopo di soccorso” dal ministro della Difesa Guido Crosetto dopo l’attacco di ieri notte, che ha colpito anche la barca su cui naviga l’europarlamentare italiana Benedetta Scuderi. Non è ancora chiaro quale potrà essere il suo ruolo.
Dall’altro lato del mare, oltre al blocco navale israeliano che la Flotilla spera di sfondare, oggi sono state uccise più di 60 persone, mentre continua l’esodo dei civili espulsi da Gaza City.
Per questo, ricorda dalla nave Alma – colpita in Tunisia prima della partenza e ieri sorvolata da droni – Leila Helgazy, gli occhi devono rimanere su Gaza:
“Questo è il tipo di guerra psicologica che dovrebbe impedirci di navigare, ma anche che Israele usa costantemente contro i palestinesi. Non si tratta solo di uccidere le persone, si tratta di distruggere lo spirito di un’intera popolazione, assicurarsi che sia troppo spaventata per resistere, per sollevarsi contro l’oppressione con cui convive ogni giorno. Tenete i vostri occhi su Gaza, tenete gli occhi sulla Flotilla. Israele ha attaccato Gaza ieri notte, al buio come ha fatto con noi, ma cento volte peggio. Tenete i vostri occhi su Gaza.”
di Virginia Platini
Come nei giorni scorsi la maggior parte dei morti è a Gaza City, dove ci sono ancora persone che cercano disperatamente di scappare dall’operazione di terra delle forze israeliane. L’esercito ha detto che i miliziani di Hamas sparano anche dall’ospedale Al-Shifa.La struttura sanitaria potrebbe quindi essere nuovamente colpita.
Sami è un cooperante palestinese che si trova a Khan Younis, nel sud della Striscia. Queste le notizie e i racconti che riceve da Gaza City…