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La Fake News del Natale scippato a Milano

Una scuola di Milano decide di aggiungere una festa a quelle di fine anno. La chiama “Festa delle Buone Feste”. L’idea, spiega la dirigente scolastica Dorotea Russo, nasce dai comitati genitori della scuola dopo alcuni episodi di bullismo. La scelta era tra “Festa dell’Inverno” e “Festa delle Buone Feste”. Vince la seconda. Visto il periodo natalizio nel volantino ci finiscono anche l’albero di Natale e l’agrifoglio. È una festa pensata per coinvolgere il maggior numero di bambini e genitori, nel volantino è scritto che in quel week end non verranno assegnati compiti, ci sono cuori, stelle, mani colorate. Si parla di musica, danza, teatro, bancarelle di artigianato. “Uno per tutti, tutti per uno, non resti indietro nessuno” è scritto ancora sul volantino. Si invita a portare “dolci tipici, decorazioni e soprattutto… voi stessi”.

Tutto bene, no? No.

La scuola, l’Istituto comprensivo materna-elementari-medie Italo Calvino, si trova in zona Viale Monza, zona 2 di Milano. Una zona descritta a seconda dei momenti come Bronx infernale o come la creativa NoLo. Il presidente del Municipio 2 della Lega Nord Samuele Piscina scrive un post su facebook dove denuncia lo scippo del Natale. “Così smantellano le nostre tradizioni, le scuole dovrebbero essere le prime custodi delle nostre tradizioni, in questo modo si fomenta l’intolleranza verso la nostra cultura. Si cancella la parola Natale per non offendere le nostre tradizioni”.

Così una festa di fine anno decisa dai genitori di una scuola diventa la festa del Natale scippato, inizia a girare in rete, gira, gira, finisce online sulle pagine milanesi dei quotidiani nazionali, viene ricommentata dai politici di destra per poi inzupparsi questa mattina nel Caffè di Gramellini. Che prende la fake news leghista e la commenta in prima pagina sul Corriere: “trovo illuminante la decisione della scuola milanese Italo Calvino di chiamare la festa di Natale grande festa delle Buone Feste per non urtare la sensibilità di chi non festeggia il Natale”. Questo l’incipit del pezzo che poi prosegue “ironizzando” sul non-Natale, il non-compleanno, la grande festa che discrimina quelle piccole e altre brillanti battute. Alla fine la tesi di un presidente di Municipio della Lega (e del suo capo Salvini che ha prontamente rilanciato su facebook) diventa il pensiero del corsivista di punta del principale quotidiano italiano. Che poi nel pezzo in cronaca spiega bene la vicenda. Forse bastava leggerlo quel pezzo, o forse Gramellini pensa davvero che alla Italo Calvino abbiano voluto togliere la festa del Natale ai bimbi e che questo sia l’esempio dello scontro di… boh, che cosa? in atto.

Qui trovate tutte le iniziative sul Natale della scuola Italo Calvino: iniziative Natale.

Qui la circolare che spiega senso e convocazione della festa: festa delle Buone Feste.

Questo il flyer completo:

volantino_allegato_circ._74_FESTA_BUONE_FESTE

  • Autore articolo
    Roberto Maggioni
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    Legge sul consenso, il governo non può tornare indietro

    La legge sul consenso si ferma al Senato perché la presidente della Commissione Giustizia Giulia Buongiorno vuole correggerla, ma la Lega esprime anche dubbi generali sulla necessità di una legge che definisca il consenso. Secondo Alessandra Maiorino, vice-capogruppo M5S Senato e Coordinatrice Comitato Politiche di Genere e Diritti Civili: “Da noi al Senato il provvedimento è arrivato tardi, da una parte c’è una questione strumentale per cui la Lega vuole più tempo, dall’altra parte c’è una questione reale, vogliamo leggere e approfondire il testo, quindi non trovo lunare la richiesta di prendere più tempo”. Insomma l’accordo c’è per approvare la legge. “L’importante è che il 609 bis che punisce la violenza sessuale agita finora con violenza, minaccia o abuso di potere, sia adegui a quello che dice la giurisprudenza: non servono il sangue, i lividi, le botte o le minacce perché ci sia violenza sessuale, basta che quell’atto sia stato compiuto senza il consenso della donna”. L'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

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