Approfondimenti

La cronologia degli attentati

12:10 – Papa Francesco in diretta telefonica con TV2000

Sono tanto vicino al popolo francese, sono vicino ai familiari delle vittime e prego per tutti loro. Questo è un pezzo della terza guerra mondiale, non ci sono giustificazioni per queste cose. Questo non è umano”

11:30 – Rivendicazione ufficiale Isis

L’Isis ha rivendicato ufficialmente con un comunicato e un audio gli attacchi di Parigi. “Sono solo l’inizio della tempesta”. La Francia e chi la sostiene “rimarrà tra gli obiettivi principali e continuerà a sentire l’odore della morte per aver preso la guida della crociata, aver insultato il Profeta e essersi vantata di combattere l’Islam”

11:00 – François Hollande in diretta tv

Quello che è successo venerdì a Parigi è un atto di guerra commesso da un’armata jihadista contro i valori che noi difendiamo e che siamo: un Paese libero. La Francia è stata aggredita in modo vergognoso e violento, sarà spietata contro la barbarie dello Stato islamico, agirà con tutti i mezzi, sul fronte interno ed esterno, in concertazione con gli alleati. La Francia è più forte e può essere ferita, ma oggi si rialza. Difendiamo la nostra patria, ma anche i valori dell’umanità: la Francia saprà assumersi le sue responsabilità”

01:15 – Hollande si reca al Bataclan

Al termine di una riunione straordinaria del consiglio dei ministri, Hollande è andato al Bataclan insieme al primo ministro Manuel Valls e al ministro dell’interno Bernard Cazeneuve.

00:30 – Le forze armate fanno irruzione all’interno del Bataclan

Il blitz terminerà alle 00:55. Si parla di almeno due attentatori uccisi. La conta dei cadaveri è sconcertante: più di cento persone uccise e circa duecento feriti.

0:00 – Il discorso di Hollande

Il discorso del presidente francese è stato tanto breve quanto incisivo. Viene dichiarato lo stato di emergenza, i cittadini sono invitati a restare in casa e viene annunciata anche la chiusura delle frontiere.

23:00 – Sala da concerto Le Bataclan

Un gruppo di uomini armati, da tre a sei secondo i testimoni, ha fatto irruzione durante un concerto della band statunitense Eagles of Death Metal, erano presenti circa 1500 spettatori. Diverse sparatorie e raffiche, gli spettatori vengono poi presi in ostaggio.

22:00 – Stade de France

Si sta giocando l’amichevole Francia – Germania di calcio. All’esterno dello stadio tre kamikaze si fanno esplodere. La partita prosegue mentre il Presidente François Hollande viene scortato immediatamente al ministero dell’Interno. Al termine dei novanta minuti le autorità, per ragioni di sicurezza, decidono di bloccare le uscite. Decine di migliaia di persone sono costrette a rimanere all’interno dello stadio. Si riverseranno poi al centro del campo.

21:40 – Rue de la Fontaine au Roi

Sparatoria sulla terrazza di una pizzeria italiana, Casa Nostra. La zona è poco più a sud di Rue Bichat. Si parla di cinque morti. Poco dopo un’altra sparatoria. L’assalto è diretto al ristorante La Belle équipe, si trova all’angolo fra Rue de Charonne e Rue Faidherbe. Diciotto vittime.

21:20 – L’inizio dell’attacco

Esplosione al di fuori del bar Le Carillon, posto all’angolo fra Rue Albert e Rue Bichat. Segue una sparatoria all’interno. Ci sono diversi morti e feriti. Gli stessi attentatori avrebbero poi attraversato Rue Bichat e assaltato il ristorante Le Petite Cambodge. Undici morti. L’attacco si conclude con la fuga in auto.

 

  • Autore articolo
    Alessandro Principe
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    Trent'anni dopo gli accordi di Dayton, che posero fine al massacro della guerra nella ex Jugoslavia, in Italia si è tornato a ricordare il più drammatico emblema di quella guerra, l'assedio di Sarajevo. È stata un'inchiesta della Procura di Milano a riaprire una finestra sull'orrore. I magistrati indagano su un gruppo di cittadini italiani che, insieme a cittadini svizzeri e probabilmente anche di altre nazionalità che avrebbero passato dei fine settimana a Sarajevo, nelle postazioni serbo-bosniache, per divertirsi a fare i cecchini, dietro il pagamento di ingenti cifre. Un safari umano che aggiunge crudeltà alla crudeltà. Luigi Ambrosio ha intervistato Mario Boccia, fotografo e reporter, che negli anni della guerra era a Sarajevo a documentare l'assedio e che oggi ha prodotto una mostra fotografica che farà il giro dei balcani, iniziando da Belgrado, per poi andare a Zagabria e a Sarajevo. Foto di Mario Boccia

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    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

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