Approfondimenti

La caduta di Aleppo

Anche lo stesso capo negoziatore dell’opposizione siriana, George Sabra, ha velatamente ammesso la possibile caduta della parte est di Aleppo nelle mani delle forze governative e loro alleati. “La caduta di Aleppo non sarà la fine della nostra rivoluzione”, ha detto in un’intervista televisiva. “Aleppo è una città importante per noi, ma non è l’unica. Ci sono altre zone che sono sotto il nostro controllo e continueremo da lì. Nessuno creda che la caduta di Aleppo faciliterebbe il processo negoziale. Le stragi compiute ad Aleppo – ha proseguito – hanno cancellato la soluzione politica”.

La città, duramente assediata dalla scorsa estate, vive in questi momenti in una spaventosa agonia. Dopo i bombardamenti a tappeto da parte dell’aviazione russa e di quella governativa, da due settimane è in corso un’offensiva terrestre di 50mila soldati e miliziani stranieri alleati (libanesi, iracheni e iraniani).

Tutti gli osservatori sul campo sostengono che l’esercito siriano stia vincendo la battaglia di Aleppo. Diecimila sfollati hanno lasciato la parte est della città dopo la conquista da parte delle truppe governative, domenica scorsa, di tre quartieri controllati dalle milizie dell’opposizione. La strategia militare dell’esercito è stata quella dell’assedio prima e della divisione del territorio in due spezzoni nord e sud, per sfiancare i miliziani e facilitare la conquista definitiva del territorio sotto il loro controllo.

La popolazione civile fugge verso la parte ovest sotto il controllo del regime e verso nord est cercando rifugio nei territori conquistati dalla guerriglia curda. Ma ci sono anche gli sfollati che si dirigono all’interno dei quartieri assediati per non rimanere intrappolati nel mezzo del campo di battaglia tra le milizie e i governativi. Secondo i media governativi, molti miliziani stranieri sono in fuga, con i loro familiari, per raggiungere il confine turco.

In un bombardamento governativo sul quartiere Shaar di Aleppo est sono morti, martedì, almeno dieci persone. Secondo fonti russe, il 40 per cento della parte orientale assediata è stato conquistato dai governativi e dalle milizie alleate. Nella parte nord est si registra anche l’intervento dei guerriglieri curdi che hanno preso il controllo del quartiere Hay Bustan. L’indebolimento delle milizie islamiste ha rallentato il controllo sulla popolazione civile che ha iniziato ad abbandonare la città verso la parte ovest e verso i villaggi in mano ai guerriglieri curdi. Con la conquista del quartiere Sakhor, la zone est è stata divisa dai governativi in due parti non collegate e questo rappresenta un ulteriore indebolimento delle opposizioni armate.

Le organizzazioni umanitarie e dell’Onu hanno denunciato la situazione drammatica della popolazione civile, rimarcando che le scorte di cibo sono in fase di esaurimento e che se non verranno forniti altri aiuti, la popolazione morirà di fame. Le unità di soccorso che operano all’interno della città assediata hanno descritto la situazione come intollerabile. “Il carburante per i nostri mezzi di soccorso si sta esaurendo e abbiamo scorte per due giorni”, ha detto un giovane autista di autoambulanza sentito telefonicamente da un network televisivo arabo.

Il governo di Damasco, per dare una parvenza di normalizzazione, ha cominciato a insediare le amministrazioni locali nei quartieri ripresi, ridotti in condizioni di distruzioni e violenza.

Il governo siriano sta preparando anche proposte per il dopo Aleppo: un tavolo di trattative siriano-siriano, per dettare le condizioni politiche di una soluzione negoziale. Il documento presentato si intitola “Per una Siria laica, unita e multipartitica”. La stampa del regime sta già facendo propaganda per questa strategia comunicativa che viene denominata”Piattaforma di Damasco”, ma come abbiamo riportato sopra, non sarà facile riprendere un processo negoziale dopo le atrocità compiute ad Aleppo.

  • Autore articolo
    Farid Adly
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 08/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 08-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 08/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 08-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 08/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 08-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 15:37

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 14:29

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di lunedì 08/12/2025 delle 13:59

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 08-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 12:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 12:01

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di lunedì 08/12/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 08-12-2025

  • PlayStop

    Microfono aperto di lunedì 08/12/2025

    Vita, politica, storie, dibattito, confronto, scontro. La formula: un tema, un conduttore, degli ospiti e voi. Dalla notizia del momento alla vita di tutti i giorni: si parla di tutto e c’è spazio per tutti. Basta telefonare e argomentare. Il Microfono Aperto è nato insieme a Radio Popolare e ne resta un cardine. Negli anni ha cambiato conduttori, forma, orari, durata, non la sostanza: la voce alle ascoltatrici e agli ascoltatori, la loro opinione, il loro punto di vista sulle cose.

    Microfono aperto del sabato - 08-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di lunedì 08/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 08-12-2025

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 07/12/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 07-12-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 07/12/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 07-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 07/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 07-12-2025

Adesso in diretta