Approfondimenti

Kharkiv, la testimonianza di uno studente dalla città assediata

Kharkiv

Martina Stefanoni ha intervistato uno studente rientrato a Kharkiv dopo aver terminato un dottorato a Losanna

Ti trovi ad Kharkiv giusto, Com’è la situazione, come avete passato la notte ? E com’è oggi?

Da ieri mattina fino a questa mattina siamo stati nei rifugi, forse ieri è stato il giorno più pesante. Il centro è parzialmente distrutto a un livello che ricorda la seconda guerra mondiale. Gli edifici sono in fiamme, sono solo le loro carcasse. Ieri è stata la prima volta che io e mia moglie ci siamo preoccupati per le nostri madri, perché sono state a casa, non vengono nei rifugi. Le ho invitate a venire qui, poi ci sono stati degli scontri e per mezzora non sono riuscito a mettermi in contatto con loro. È stata la mezzora più pesante della mia vita. Poche ore dopo c’è stato un enorme bombardamento su una fabbrica a un chilometro da casa di mia madre. Eravamo molto preoccupati.
Questa mattina è abbastanza calmo, forse le 6 ore più calme degli ultimi 7 giorni, solo un paio di aeroplani sono passati sopra al nostro rifugio. Uno di loro ha lanciato tre missili,
e a quanto pare non hanno avuto successo perché non ci sono state esplosioni, quindi forse non li stavano lanciando sulla città.

Com’è la vita nel rifugio? Avete acqua, elettricità?

Noi viviamo nel centro di Kharkiv, in altre parti della città la situazione potrebbe essere diversa. Io sono seduto a casa, siamo appena tornati dal nostro rifugio. La situazione era calma, quindi siamo tornati. Abbiamo fatto colazione, una doccia. Abbiamo cercato di rilassarci un po’.

Il nostro rifugio è di un metro quadrato, è stato costruito negli anni 70, come le stazioni che sono in tutta la città . Le persone stanno lì la notte. Le porte sono chiuse, nessuno può entrare e nessuno può andarsene. È per la sicurezza. E in realtà puoi spostarti lungo i binari se vuoi raggiungere la fermata del treno. Ieri c’erano diversi treni per far evacuare gli studenti stranieri, c’erano fiumi di persone che camminavano dalla parte nord est della regione verso la metro del centro, saranno 10km, la strada è lunga, ma sicura.

Pensi di andartene da Kharkiv?

Per il momento no. La nostra parte della città è più o meno sicura.
Tutti i nostri bisogni sono soddisfatti, ora sono nel mio appartamento, il riscaldamento funziona, l’acqua funziona, l’elettricità c’è. Il sindaco sta facendo un gran lavoro per organizzare una vita normale per quanto possibile, sai ci sono dei danni. Ci sono assemblee speciali nonostante il pericolo per la vita. Questo fa sentire le persone sicure. Non puoi immaginare quanto coraggio hanno le persone qui, è un momento storico.

Quello che vorrei capire è com’è la vita oggi per le persone lì. Se dovessi immaginare, puoi aiutarmi a capire com’è per i civili?

Alcune parti della città soprattutto a nord est e nord ovest hanno subito attacchi più pesanti, i russi usano lanciarazzi montati su dei camion, lanciano una pioggia di razzi su un’area precisa. Settimana scorsa hanno colpito le zone rurali, lì non ci sono obiettivi militari. Più ti avvicini al centro meglio è, tutte le comunicazioni funzionano. Nei primi giorni di guerra internet aveva smesso di funzionare, ma due giorni fa è ricominciato. Non tutti gli alimentari sono aperti. Ci sono delle restrizioni, ma due giorni fa siamo andati all’alimentare e siamo tornati con 5 barattoli di olive e del polpo, perché le persone avevano preso tutto il pane, sale, zucchero, pasta cereali, puoi comprare quello che resta, ma va bene. Nel sotterraneo organizzano dei punti vendita tre volte al giorno, dove si possono trovare diversi tipi di cereali, pane e panini.

FOTO| Edifici distrutti a Kharkiv

  • Autore articolo
    Martina Stefanoni
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 16/09 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 16-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 16/09 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 16/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 16/09/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 16-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Cult di martedì 16/09/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 16-09-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 16/09/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 16-09-2025

  • PlayStop

    Speciale Freedom Flotilla - 16/09/2025 - ore 10:36

    Omaggio ai pionieri della Freedom Flotilla, sorella maggiore della Global Sumud Flotilla, pionieri tra i quali c'era Vittorio Arrigoni, riusciti nel 2008 ad arrivare a Gaza via mare. Materiale del nostro archivio raccolto e montato da Virginia Platini. Buon ascolto!

    Gli speciali - 16-09-2025

  • PlayStop

    GIANLUCA GRIMALDA - A FUOCO!

    GIANLUCA GRIMALDA - A FUOCO! - presentato da Marianna Usuelli

    Note dell’autore - 16-09-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di martedì 16/09/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 16-09-2025

  • PlayStop

    Caso Kirk: "Il Governo vuole creare un clima di paura" dice Benedetta Tobagi

    “Quelle che arrivano dalla maggioranza sono delle sciocchezze, che sarebbero grottesche se non fossero pericolose perché tradiscono una chiara volontà di creare un clima di paura e di allarme, criminalizzando tutta la galassia dell’opposizione”. Così Benedetta Tobagi, intervistata da Luigi Ambrosio all'Orizzonte delle Venti, sui reiterati attacchi del Governo alle opposizioni accusate di fomentare la violenza. “Anche per ciò che porto nel mio nome, l’Italia ha nella sua storia una sinistra antifascista e democratica che non è mai stata violenta. Figure come mio padre e Aldo Moro sono state colpite addirittura dal terrorismo di sinistra. Questa è la storia che vergognosamente Meloni, Tajani e Salvini non riconoscono e che, invece, deve essere la nostra forza”.

    Clip - 16-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 16/09/2025

    In diretta dall'Ucraina Sabato Angieri ci racconta delle profonde differenze che ormai segnano il paese tra territori in guerra e retrovie, di chi non vuole andarsene nonostante la guerra abbia distrutto spazi e vite e di come il fronte insista da due anni sugli stessi campi. Gianpaolo Scarante, docente all'Università di Padova ed ex-diplomatico analizza lo scontro verbale tra Russia e Nato e invoca il ritorno della ragione per evitare una escalation dei fatti. Emanuele Valenti ci aggiorna sull'entrata dei carri armati a Gaza City dopo giorni di bombardamenti mirati a distruggere tutti i palazzi principali della città per forzare la popolazione ad andarsene. Ma la popolazione non ha nessun posto dove andare. E anche chi avrebbe un visto di studio in Italia non riesce a uscire dall'inferno della Striscia lo raccontano le voci di alcuni degli studenti palestinesi che hanno vinto una borsa di studio nelle università italiane. Molti di loro hanno diffuso appelli sui social per chiedere di fare pressione sulle autorità italiane affinché organizzino la loro evacuazione immediata. Sentiamo le loro voci e ci spiega come stanno, chi sono e perché non si riesce ad aprire un corridoio umanitario per loro Stefano Simonetta, Prorettore ai Servizi agli Studenti e al Diritto allo Studio della Università Statale di Milano.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 16-09-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 16/09/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 16-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 16/09/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 16-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di martedì 16/09/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 16-09-2025

Adesso in diretta