Approfondimenti

Juli Briskman: “Non sono pentita. Lo rifarei”

“Quel gesto? Lo rifarei”. Juli Briskman, 50 anni, madre di due figli, non si è pentita di quel dito medio indirizzato a Donald Trump che le è costato il posto di lavoro, il licenziamento. La foto di lei in bicicletta con accanto il corteo di macchine del presidente degli Stati Uniti è diventata virale.

Sui social Juli è per molti “un’eroina” ( “she-ro”) e in tanti hanno condiviso l’immagine tramite l’hashtag #Her2020. Una donna che con il suo gesto ha rappresentato il malessere e la critica di milioni di americani contro Trump. Altri hanno lanciato una petizione perché le venga ridato un posto di lavoro. Per i suoi detrattori invece si è trattato di un atto incivile contro il presidente degli Stati Uniti e ha fatto bene la società a licenziarla.

Tutto iniziò il 28 ottobre scorso. Juli stava pedalando lungo il suo consueto percorso nel nord della Virginia, quando il Suv nero di Donald Trump, seguito dalle auto di scorta, l’ha affiancata e sorpassata. Trump stava tornando da un campo da golf. Lei, senza pensarci più di tanto, ha alzato il braccio sinistro e ha mostrato il dito medio in direzione del corteo delle auto.

juli foto 1 nell'articolo

Perché quella reazione? È la stessa Juli Briskman a spiegarlo al Washington Post: “Trump mi stava passando vicino e mi è ribollito il sangue. Stavo pensando ai dreamers che saranno cacciati via, al ritiro degli spot per iscriversi all’Obamacare, al fatto che solo un terzo di Porto Rico ha elettricità… mentre Trump è di nuovo sul campo da golf”.

Il caso sarebbe finito lì, ma un fotografo, Brendan Smialowski di Afp, scattava la foto che immortalava la contestazione a Trump e che avrebbe fatto il giro del mondo.

La Akima LLC, azienda che partecipa alle gare d’appalto del governo americano, non ha apprezzato il gesto e ha licenziato Juli, sostenendo che “quella foto vìola la politica aziendale sui social media, che vieta la pubblicazione di immagini oscene sugli account privati dei propri dipendenti”.

Ma Juli, che per correttezza si era auto-identificata in quella foto con i responsabili della società, aveva spiegato loro che nell’immagine contestata era in bicicletta comparendo di spalle, che non era al lavoro al momento del gesto e che non indossava niente che permettesse di individuarla come dipendente della Akima.

Ma nonostante queste spiegazioni la società ha ritenuto il suo gesto un “atto osceno” lesivo degli affari della società e, visti i suoi contratti col governo, l’ha licenziata. Juli aveva l’incarico di analista di marketing.

juli foto 2 nell'articolo

Juli Briskman è rimasta profondamente delusa dal comportamento dell’azienda che non ha apprezzato la sua sincerità, ma anche per un altro motivo. La donna, parlando con il Washington Post, ha fatto notare come a un suo collega uomo, segnalato all’azienda per aver pubblicato dei commenti osceni sui suoi profili social, non sia stato riservato lo stesso trattamento e abbia mantenuto il posto in azienda.

Ora Juli sta cercando un altro lavoro, e a chi le ha chiesto se è pentita per quel dito medio alzato contro Trump ha risposto: “No, non sono pentita. Lo rifarei. In un certo senso non sono mai stata meglio, sono arrabbiata per la direzione del nostro Paese. Sono inorridita. È stata per me l’occasione per dire qualcosa”.

  • Autore articolo
    Piero Bosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 22/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 22/12 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 22-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 22/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 22/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 22/12/2025

    Il Suggeritore Night Live, ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium Demetrio Stratos, è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21.00. E spesso, il Suggeritore NL vi propone serate speciali di stand up, slam poetry, letture di drammaturgia contemporanea, imprò teatrale. Vi aspettiamo!

    Il Suggeritore Night Live - 22-12-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 22/12/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 22-12-2025

  • PlayStop

    Popsera di lunedì 22/12/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 22-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 22/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 22-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 22/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 22-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 22/12/2025 - ore 15:35

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 22-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di lunedì 22/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 22-12-2025

  • PlayStop

    È nato il comitato della società civile per il No al referendum sulla riforma della giustizia

    Società Civile per il No. È nato il comitato, promosso da vari esponenti della società civile, da sindacati, associazioni e realtà democratiche, che sostiene le ragioni del No al referendum costituzionale sulla riforma della Giustizia del Guardasigilli Carlo Nordio. Presieduto da Giovanni Bachelet, il comitato ha nel direttivo nomi importanti come il segretario della Cgil Maurizio Landini, la presidente di Libertà e Giustizia Daniela Padoan e l’ex ministra Rosy Bindi. I principali punti del comitato vertono sul fatto che una magistratura autonoma, indipendente, che non guarda in faccia a nessuno sia una cosa che conviene ai cittadini. Il prossimo 10 gennaio a Roma si terrà la prima assemblea generale, per la partenza della campagna referendaria, che vedrà la nascita di comitati territoriali in tutta Italia per lanciare una campagna informativa sulle ragioni del No. “Riteniamo che sia una battaglia per evitare che venga minato un principio fondamentale della nostra democrazia”, ha detto Rosy Bindi, che fa parte del direttivo del comitato, nella nostra trasmissione Radio Sveglia. L'intervista di Alessandro Braga.

    Clip - 22-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 22/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 22-12-2025

Adesso in diretta