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Il ritorno di Springsteen nel “suo” stadio San Siro

“Qual è il mio preferito dei concerti? Mah, quello che devo ancora fare, senza ombra di dubbio”. Claudio Trotta, fondatore e titolare di Barley Arts – l’uomo che organizza i concerti di Bruce Springsteen in Italia da molti anni – è impegnato con gli ultimi preparativi per il doppio appuntamento allo stadio San Siro (e poi per la data di Roma, il 16 luglio).

Domenica 3 luglio e martedì 5 Bruce Springsteen e la E Street Band arrivano a Milano con il The River Tour, partito negli Stati Uniti a gennaio nella “versione originaria” che prevedeva ogni sera l’esecuzione dell’intero omonimo album del 1980 all’interno di una scaletta più ampia, e sbarcato a maggio in Europa in un formato più abituale (che ha lasciato una parte dei fan un po’ scettici), ma sempre pieno di sorprese: una media di 34 canzoni pescate dal repertorio più vario, in tre ore e mezza di concerto.

“Di questo tour – ci racconta Claudio Trotta – finora ho visto due date, a Monaco e a Goteborg. Il primo non mi ha entusiasmato, l’altro è stato sublime dal primo secondo all’ultimo. A Oslo, ultima tappa del tour prima di Milano, ho visto che ha fatto 13 brani da ‘The River’: il concerto in Europa in cui ha attinto di più da quell’album. E vedo che sta sempre più implementando qui in Europa un repertorio meno ‘di massa’“.

Vedremo che cosa avrà riservato Springsteen per Milano. E vedremo anche se il suo pubblico di San Siro (circa 60mila persone a sera) – noto per un’accoglienza molto calorosa – avrà riservato per lui qualche sorpresa. Il legame tra Springsteen e lo stadio è “antico”, risale al 1985 e quest’anno si esibirà lì per la sesta e settima volta. Trotta conferma: “Bruce dice a me, ma anche pubblicamente, che San Siro è uno dei suoi posti preferiti al mondo. E’ presumibile aspettarsi che ci sarà molto da divertirsi”.

Probabilmente anche fino a tardi. Infatti a Milano non ci sarà il coprifuoco. “L’assessore D’Alfonso – spiega Trotta – si è inventato un meccanismo per cui si può suonare fino a mezzanotte e mezza, a patto che l’organizzatore paghi una certa cifra al Comune per aiutare a coprire le spese relative all’incremento dei mezzi pubblici. E io ho deciso di pagare un euro a persona”. Il trasporto pubblico sarà gratuito, o meglio, compreso nel prezzo del biglietto del concerto.

Per Claudio Trotta i concerti di Bruce Springsteen sono lavoro ma anche passione: “In questi giorni sono incasinato con l’organizzazione di Milano e Roma, ma non escludo di andarlo a vedere da altre parti, non so a Parigi o a Zurigo. Tanto ogni sera è una storia diversa“.

Qui tutte le info utili per i concerti

 

Ascolta qui l’intervista a Claudio Trotta a cura di Dario Falcini

claudio trotta

  • Autore articolo
    Valentina Redaelli
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