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Il voto anticipato si allontana

L’unico risultato certo che arriva dalle amministrative è che le elezioni politiche si terranno l’anno prossimo, alla scadenza naturale della legislatura. Fallito il tentativo di legge elettorale, nessuno dei grandi gruppi in Parlamento si sente pronto a andare al voto subito. Troppo da costruire, le coalizioni sono più sulla carta che nella realtà. I rapporti di forza non sono più quelli del vecchio bipolarismo, il ballottaggio tra destra e sinistra nasconde molte debolezze.

La sconfitta dei cinque stelle è reale e dolorosa, esclusi da quasi tutti i ballottaggi: a Parma dove Grillo ha tentato di umiliare Pizzarotti, cacciandolo dal Movimento, il sindaco si prende la rivincita con un ballottaggio dal quale sono esclusi i Cinque stelle. Ma per Grillo il voto per le elezioni politiche è il vero termometro del consenso a cinque stelle, è lì che si concentra il voto di opinione, anche se esiste la debolezza di una leadership che si sta appannando, quella di Di Maio si sta indebolendo a colpi di insuccessi, dall’aver sostenuto e difeso sempre Virginia Raggi, fino alle trattative per la riforma elettorale.

Nel centrosinistra il discorso appare ancora più complicato: attratto dalle ipotesi di larghe intese con Berlusconi, dopo il fallimento della proposta di legge elettorale e dopo i risultati di domenica, Renzi deve sperimentare una coalizione di centrosinistra. Ma l’idea di un Pd che guarda al centro di Alfano e a sinistra è improponibile, difficile tenere dentro tutto, e la centralità del partito non ha più la spinta propulsiva di prima, i voti al Pd sono diminuiti rispetto alle ultime elezioni.

Renzi vuole aprire a Pisapia, ma Bersani non ci sta e chiede all’ex sindaco di Milano di pensare piuttosto ad una sinistra competitiva rispetto al Pd. Nei prossimi mesi però Renzi tenterà di portare a compimento in Parlamento tutte le leggi con un’impronta progressista e laica, dallo ius soli al testamento biologico, cercando nel concreto di provare a costruire un’alleanza a sinistra.

Nel centrodestra, Berlusconi tiene i piedi ben saldi a terra, invita ad essere cauti rispetto alla sconfitta di Grillo e vede nel centrodestra la vittoria solo se Forza Italia apre alle liste civiche e alla società civile, visione molto lontana da quella che ha Salvini, il quale nel centrodestra ci vuole stare solo se è la Lega a fare da traino, ipotesi che per Berlusconi è improponibile.

  • Autore articolo
    Anna Bredice
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    1) Al via la Cop30. A Belem, il presidente Lula ha aperto i negoziati sul clima. Parallelamente, è iniziato anche il controvertice dei popoli, che porta al centro le voci dei movimenti e delle comunità indigene. (Francesco Martone, presidente dell’assemblea dei giudici del Tribunale Internazionale dei Diritti della natura) 2) Trent’anni fa veniva ucciso Ken Saro Wiwa, l’attivista e poeta nigeriano ucciso per aver protestato contro le multinazionali dell’industria petrolifera e i loro danni ambientali. Il ricordo di esteri. 3) Un presidente siriano alla casa bianca. Per la prima volta nella storia del paese, il presidente Al Sharaa visita il presidente degli stati uniti in un incontro cruciale per il futuro della Siria. (Marco Magnano) 4) La BBC nell’occhio del ciclone. I vertici dell’emittente pubblica britannica si dimettono per uno scandalo sulla manipolazione delle notizie. (Elena Siniscalco) 5) India, esplosione a New Delhi all’esterno dello storico Red Fort. Almeno 8 persone uccise. La polizia indaga sull’accaduto. (Emanuele Valenti) 6) Francia, dopo 21 giorni di carcere Nicolas Sarkozy da oggi è in libertà vigilata. Si conclude così l’epopea che l’ex presidente aveva descritto come un martirio. (Francesco Giorgini) 7) Serie Tv. Pluribus, su AppleTv la nuova creazione dell’autore di Breaking Bad (Alice Cucchetti)

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