Approfondimenti

Il visionario di Treviri

Karl Marx

A 200 anni dalla sua nascita, nessuno può negare l’importanza che Karl Marx ha avuto nella storia del pensiero politico. A differenza dei socialisti utopisti suoi contemporanei, fin dall’inizio Marx fu un pragmatico, fortemente influenzato da Hegel e dal positivismo: si pose per primo il problema del potere e di come esso sarebbe stato raggiunto dalle classi subalterne della rivoluzione industriale, cioè dal proletariato. Una storia europea, quella di Marx, fortemente influenzata dalle correnti di pensiero razionaliste che declinavano il concetto di progresso come panacea per il superamento della miseria, ben presente anche nel cuore dei Paesi ricchi.

La povertà alla quale Marx faceva riferimento non era la miseria profonda del mondo rurale bensì la realtà urbana del lavoratore-povero che, malgrado il suo inserimento nel ciclo produttivo industriale, continuava a rimanere povero: una situazione che, ai tempi di Marx, la mano invisibile del mercato, per usare la fortunata metafora dell’economista scozzese Adam Smith, non era riuscita a cancellare.

Da qui l’intuizione geniale del giovane filosofo: di fronte all’intesa tra i capitalisti per perpetuare il loro potere, bisognava immaginare una fratellanza tra i lavoratori per strappare una fetta maggiore del valore del lavoro, o meglio, per appropriarsi dei mezzi di produzione. Al netto delle successive interpretazioni delle sue idee, che in vita Marx non vide mai concretizzarsi, l’idea-forza del suo pensiero fu il concetto della necessità dell’organizzazione degli oppressi per rovesciare l’ordine delle cose: è l’idea che sta alla base della cooperazione, del sindacato, dei partiti progressisti, il vero motore della storia popolare tra il XIX e il XX secolo.

Non a caso, in questa stagione della globalizzazione, diversa da quella studiata magistralmente da Marx solo per via degli attori in campo, una delle migliori armi del capitale è proprio quella di spezzettare il lavoro, di frammentare la rappresentanza, di rendere i lavoratori precari e non solidali tra loro. Questo perché, appunto, storicamente l’unione ha sempre fatto la forza.

Le profezie di Marx sui soggetti e sui contesti che sarebbero stati protagonisti della rivoluzione sono state più volte smentite. Non fu la classe operaia dei Paesi industrializzati a plasmare il suo pensiero in politica, ma quella dei miserrimi contadini russi e poi dei contadini cinesi. Paradossalmente erano società che lo stesso Marx aveva definito arretrate, sulla base della superiorità eurocentrica del pensiero positivista rispetto a qualsiasi cultura altra.

In realtà, pensare che Marx abbia influenzato solo i regimi sovietici o il comunismo cinese è sbagliato. Il marxismo ha influenzato anche l’azione e le idee della galassia socialista e socialdemocratica che ha modellato la storia recente europea. Le conquiste sociali, uniche al mondo, del Vecchio Continente sono tutte, in qualche modo, figlie del pensiero di Marx.

La socialdemocrazia – che propone una società organizzata nella quale i più forti sostengono i più deboli attraverso la fiscalità, e nella quale lo Stato è al centro non solo per le istanze redistributive ma anche come garante collettivo delle dinamiche del mercato – ha interpretato il pensiero di Marx in modo forse più realistico di quanto fecero i programmatori dell’economia pianificata dell’Unione Sovietica.

E questo è il punto: Marx auspicava la rivoluzione e l’instaurazione della dittatura del proletariato, oppure le considerava eventi che si sarebbero verificati, come in effetti accadde in diversi Paesi? Forse questo oggi è un dibattito sterile. Restano il pensiero, la capacità analitica e le idee del primo critico della globalizzazione, che però in essa vedeva sia grandi ingiustizie sia grandi potenzialità. Soprattutto se i soggetti deboli si fossero uniti per lottare insieme. Un pensiero formulato nell’800 che resta di incredibile attualità.

Karl Marx
Foto Wikimedia
  • Autore articolo
    Alfredo Somoza
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 09/12 12:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 09-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 09/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 09-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 09/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 09-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 09/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 09-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Volume di martedì 09/12/2025

    Gli Interpol che tornano in Italia con una nuova data estiva a Bologna, le 50 migliori canzoni del 2025 secondo Stereogum, la Casa Bianca che ha utilizza di nuovo un brano di Sabrina Carpenter per un video dell'ICE senza il permesso dell'artista. Nella seconda parte l'intervista di Cecilia a Paesante a Tom Smith, cantante degli Editors che ha da poco pubblicato il suo esordio solista

    Volume - 09-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 09/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 09-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 09/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 09-12-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 09/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: all'Elfo Puccini inizia l'edizione 2025 di Nuove Storie, intitolata "Note Contro" e diretta da Francesco Frongia e lo spettacolo "Ghost Track"; Barbara Sorrentini intervista Sophie Chiarello per il doc "Attitudini: Nessuna" sulla storia di Aldo, Giovanni e Giacomo; il 7 dicembre in Piazza Scala molte/i componenti di orcheste e cori italiani hanno manifestato in difesa della cultura e dello spettacolo; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 09-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 09/12/2025

    Scontro tra dottrine euroamericane. Trump chiude con l'Europa e le sue istituzioni del post-guerra fredda. L'Europa lascia fare e rimane - per ora - in silenzio. E il resto del mondo? «Negheremo ai concorrenti che non appartengono all’emisfero occidentale la possibilità di dislocare forze o altre capacità minacciose, oppure di possedere o controllare asset strategicamente vitali nel nostro emisfero» (National Security Strategy 2025, p.15). Pubblica ha ospitato la storica Simona Colarizi e lo storico Piero Graglia.

    Pubblica - 09-12-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 09/12/2025

    Usa ed Europa: la strategia americana sulla sicurezza nazionale. La possibile bolla delle cripto-valute mina il sistema finanziario USA. La maggioranza conservatrice della Corte Suprena accompagna le politiche dell’amministrazione Trump. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come America - 09-12-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 09/12/2025

    Usa ed Europa: la strategia americana sulla sicurezza nazionale. La possibile bolla delle cripto-valute mina il sistema finanziario USA. La maggioranza conservatrice della Corte Suprena accompagna le politiche dell’amministrazione Trump. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 09-12-2025

  • PlayStop

    FRANCESCO CANCELLATO - IL NEMICO DENTRO

    FRANCESCO CANCELLATO - IL NEMICO DENTRO - presentato da Michele Migone

    Note dell’autore - 09-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di martedì 09/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 09-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 09/12/2025

    L'Europa svolta più che a destra sui rimpatri e riformando il diritto d'asilo in chiave più che restrittiva: "in sostanza deportiamo dei richiedenti asilo e paghiamo dei paesi per prenderli" commenta Cecilia Strada, eurodeputata eletta come indipendente nelle liste del Ps. Cosa significa paese terzo, cosa paese sicuro e cosa cambia questa proposta di regolamento nell'analisi del giurista e studioso di migrazioni Gianfranco Schiavone. La Siria un anno dopo la caduta di Assad, il reportage di Emanuele Valenti, raccolto per noi da Viviana Astazi. Il report di Libera sulla corruzione nel 2025 più di 1000 indagati, almeno due inchieste alla settimana, diminuzione della legge e della percezione delle gravità del reato, nell'analisi di Francesca Rispoli Copresidente di Libera ed esperta di corruzione.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 09-12-2025

Adesso in diretta