Approfondimenti

Il popolo della pace sfila a Roma, il corteo dei diecimila a Napoli, cosa succede sulla Humanity 1 e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 5 novembre 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Centomila persone hanno sfilato oggi a Roma per chiedere il cessate al fuoco immediato in Ucraina. In corteo dai sindacati confederali a quelli di base, il mondo cattolico, dagli scout alle Acli, dalla Comunità di Sant’Egidio ai cattolici di base. E ancora, la rete Disarmo insieme a Emergency, Amnesty e le varie associazioni pacifiste. Oltre 600 associazioni hanno raccolto l’appello di Europe for Peace “per fare tacere i cannoni”. In piazza San Giovanni anche Enrico Letta e Giuseppe Conte. Intanto a Milano la contro-manifestazione indetta da Carlo Calenda con lo slogan “Gloria all’Ucraina”. E soprattutto una prova generale per le prossime elezioni regionali: c’erano anche Letizia Moratti e Carlo Cottarelli. A Napoli diecimila persone, convocate dal movimento dei disoccupati e delle disoccupate napoletani e dal collettivo Gkn, hanno manifestato contro la guerra e il carovita dietro il cartello: “Insorgiamo”. Navi umanitarie in mare: nelle prossime ore ci sarà l’ispezione delle autorità italiane sulla Humanity 1.

“Non equidistanti, ma equivicini ai popoli”

(di Alessandro Braga)

Se una risposta doveva esserci, e doveva esserci, c’è stata. Il popolo della pace oggi è sceso in piazza, compatto e variegato come è. Seicento circa le associazioni che hanno aderito alla manifestazione lanciata dalla rete Europe for Peace. Dai sindacati confederali a quelli di base, il mondo cattolico, dagli scout alle Acli, dalla Comunità di Sant’Egidio ai cattolici di base. E ancora, la rete Disarmo insieme a Emergency, Amnesty e le varie associazioni pacifiste. C’erano anche i partiti, dal Movimento 5 Stelle alla sinistra cosiddetta radicale, passando per un pezzo del Partito Democratico, diviso nelle piazze e diviso sul senso delle varie manifestazioni di oggi. Non c’era, ma le sue parole sottotraccia erano presenti, il Papa, unico leader mondiale che da mesi, voce praticamente isolata, chiede la pace. Dal palco gli interventi, numerosi e serrati, con un filo conduttore: la politica, a tutti i livelli, deve riprendersi il suo ruolo, prima che sia troppo tardi. Tra la gente che sfilava, uomini e donne, ragazze e ragazzi, giovani e meno giovani, chi alla prima manifestazione chi ormai in piazza da decenni, la preoccupazione della bomba atomica. Una preoccupazione pre-politica che si univa alla razionalità della richiesta di uno stop immediato del conflitto. E una condanna netta dell’aggressione russa. Una risposta, nemmeno troppo indiretta, alle tante polemiche che ogni volta accompagnano chi scende in piazza per la pace. Non equidistanti, dicono, ma equivicini. Equivicini ai popoli, quello ucraino e quello russo, vittime della guerra.

A Milano la prova di forza del Terzo Polo di Calenda

Un presidio a favore di Kiev con lo slogan “Slavi Ukraina”, “Gloria all’Ucraina”, ma soprattutto una prova di forza per il Terzo Polo, che in Lombardia vuole tentare il colpo grosso alle prossime elezioni, conquistando la presidenza delle Regione. L’Arco della Pace è il ritrovo voluto a Milano da Calenda e Renzi. È la piazza di chi non si riconosce con chi oggi ha lanciato a Roma la manifestazione per la pace.
C’era qualche centinaio di persone e, oltre al capo di Azione c’era Letizia Moratti, alla prima uscita pubblica dopo le dimissioni dalla giunta in polemica con il leghista Fontana.Ma c’era anche Carlo Cottarelli, l’economista eletto in Parlamento con il Partito democratico che però potrebbe essere l’altra carta che Calenda gioca per mettere in crisi proprio il centrosinistra e puntare a una presidenza centrista al Pirellone.
Anche altri esponenti del Pd si sono fatti vedere, come l’assessore Pierfrancesco Maran, che pure nutre ambizioni per la presidenza regionale, e la plenipotenziaria di Calenda in Lombardia, l’ex ministra di Forza Italia Maria Stella Gelmini. I big hanno parlato dal palco, preceduti da esponenti della comunità ucraina milanese, rifiutando tutti qualsiasi ipotesi di pace o di tregua finchè la Russia non torna ai confini del 1990, restituendo all’Ucraina non solo tutto il Donbass ma anche la Crimea. In piazza per la resistenza, non per la resa, sottolinea Calenda. Non mancavano, naturalmente, le firme del quotidiano il Foglio, che da giorni ha esaltato questo appuntamento schierenadosi contro chi, secondo loro, vuole solo “la resa di Zelensky”.

A Napoli la manifestazione contro guerra e carovita

Al grido di “Insorgiamo”, circa diecimila persone hanno sfilato contro guerra e carovita oggi anche a Napoli. Il corteo, partito nel primo pomeriggio da piazza Garibaldi si è concluso davanti alla sede del comune poco fa, sulla cui facciata sono state proiettate scritte e immagini legate alle parole d’ordine della manifestazione. Nel corso della manifestazione, indetta contro la guerra, il carovita e per chiedere politiche di tutela dell’ambiente, sono state bruciate alcune bollette e cartelle esattoriali. La giornata era stata indetta dalle associazioni dei disoccupati napoletani e dai lavoratori della Gkn con l’adesione dei Fridays for Future. A Dario Salvetti, del collettivo di fabbrica della Gkn abbiamo chiesto un racconto e una valutazione sulla giornata

Nelle prossime ore l’ispezione delle autorità italiane sulla Humanity 1

(di Diana Santini)

E’ prevista nelle prossime ore l’ispezione delle autorità italiane sulla nave Humanity 1 della ong “Sos Humanity”. L’obiettivo del governo (il nuovo decreto notificato ieri sera è firmato dal ministro di interni, infrastrutture e difesa) è verificare le condizioni dei 179 naufraghi a bordo, separando fragili donne e bambini da chi invece non è considerato tale. I primi sbarcheranno, secondo quanto scritto nel decreto, gli altri dovranno tornare in acque internazionali. L’ong ha già risposto che tutti i naufraghi sono in precarie condizioni di salute e necessitano di assistenza.
La richiesta di fare sbarcare tutti, non solo le persone a bordo della “Sos Humanity”, ma anche gli altri 800 migranti complessivamente a bordo delle altre tre navi in attesa di un porto di sbarco, è risuonata anche nella manifestazione di Roma. A Gregorio de Falco, ex comandante ed ex senatore, abbiamo chiesto cosa prevedono le regole e come si può superare l’attuale situazione

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 05/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 05-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 05/11 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 05-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 05/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 05-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 05/11/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 05/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 05-11-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di mercoledì 05/11/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni mercoledì approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 05-11-2025

  • PlayStop

    Il giusto clima di mercoledì 05/11/2025

    Ambiente, energia, clima, uso razionale delle risorse, mobilità sostenibile, transizione energetica. Il giusto clima è la trasmissione di Radio Popolare che racconta le sfide locali e globali per contrastare il cambiamento climatico e ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Il giusto clima è realizzato in collaborazione con è nostra, la cooperativa che produce e vende energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica. In onda tutti i mercoledì, dalle 20.30 alle 21.30. In studio, Elena Mordiglia e Marianna Usuelli, in redazione Lorenzo Tecleme e Gianluca Ruggieri.

    Il giusto clima - 05-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di mercoledì 05/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 05-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di mercoledì 05/11/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 05-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di mercoledì 05/11 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 05-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 05/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 05-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di mercoledì 05/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 05-11-2025

  • PlayStop

    Sregolatezza e spiritualità punk: Edda racconta il nuovo album "Messe Sporche"

    Quando esce un nuovo disco di Edda è come risentire un vecchio amico di quelli che cambiano numero ogni volta che perdono il telefono. Messe sporche è un disco che mette da parte la quiete spigolosa del precedente “Illusion”, e riprende il suono abrasivo dell’esordio da solista e, perché no, anche dei Ritmo Tribale. Nove pezzi empatici, diretti, pochi suoni, tutti giusti, in cui si ascoltano rudezza, dramma, ma anche una risata disillusa e molto rock’n’roll, che in qualche caso conserva anche il tono empatico di “Graziosa utopia”. L’album è uscito solo in formato fisico e la prima stampa è andata esaurita in pochi giorni, ma niente paura: potrete acquistarlo in una delle date del tour che il 12 dicembre approda anche a Milano, all’Arci Bellezza. Per darci una preview di disco e spettacolo, Edda ci ha raggiunti all' Auditorium di Radio Popolare con i suoi musicisti al gran completo: Luca Bossi (basso e synth, produttore dell’album), Diego Galeri dei Timoria (batteria), Francesco “Killa” Capasso (chitarre) e Davide Tessari (fonico). Tre pezzi live suonati con un tiro da ventenni e una frizzante chiacchierata su musica, mutande e cose sacre. Il tutto dall’alto di un ponteggio. Ascolta il MiniLive di Edda.

    Clip - 05-11-2025

  • PlayStop

    Volume di mercoledì 05/11/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 05-11-2025

  • PlayStop

    Robert Carsen: "La mia regia del Così fan tutte alla Scala prende spunto dai reality"

    Debutta al Teatro alla Scala di Milano la nuova produzione di "Così fan tutte", celebre titolo di W. A. Mozart. La regia dell'opera, che sarà diretta da Alexander Soddy, porta la firma di Robert Carsen, che per la prima volta affronta questo capolavoro mozartiano. Nella presentazione alla stampa, Carsen ha spiegato di avere preso ispirazione dai reality show a tema sentimentale, come Temptation Island. L'opera sarà infatti ambientata in uno studio televisivo dove si svolge un casting. Ascolta Robert Carsen nella presentazione alla stampa di "Così fan tutte" alla Scala.

    Clip - 05-11-2025

Adesso in diretta