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Il piano inclinato tra orrore, memoria e scommesse sul futuro

March For Our Lives ANSA

Il piano inclinato tra orrore, memoria e scommesse sul futuro. Tutti i link e le proposte di Guarda che Lune del 16 maggio 2022 con Claudio Jampaglia, Giuseppe Mazza e Marta Zambon.

Nelle conseguenze dell’invasione russa rivive l’incubo di un mondo che scherza con il fuoco e poi non riesce a spegnere gli incendi che provoca. Vedi Chernobyl e il logo che si consuma man mano che ci avviciniamo al 2064, anno in cui le radiazioni dovrebbero tornare nei limiti. Una sorta di promemoria. Oltre alle radiazioni ci sono le mutazioni, proprio dalla Finlandia, nei giorni della sua richiesta di ingresso nella Nato, i comunicatori si sono uniti per contrastare la Z dell’invasione militare russa: e dargli un colpo, provare per credere.

Si è stampata nella nostra memoria l’immagine della bara di Shireen Abu Akleh, portata a spalla da persone che improvvisamente vengono manganellate e spintonate, e allora la bara oscilla, si inclina, poi pende verso terra, fin quasi a schiantarsi al suolo, sostenuta sempre più a fatica finché viene sollevata ancora… un autentico orrore per ogni essere umano, una profanazione impensabile. Spesso anche la memoria civile è in bilico, e per rafforzarla avanzano monumenti momentanei, come ha fatto negli Usa March For Our Lives che torna a protestare perché nessuna legge federale ancora affronta la questione armi da fuoco nonostante 170.000 morti:

O come il santuario che l’artista David Best sta pensando di realizzare in Inghilterra per i morti della pandemia. Le persone potranno visitare la struttura, piangere per i propri cari, lasciare appunti o altri oggetti associati alla persona e, dopo una settimana, il 28 maggio, il tutto verrà bruciato. Memoria come quella che ha portato l’artista messicana Vivir Quintana, nota per le sue battaglie femministe, a reinventare in collaborazione con Reporters Sans Frontières il narcorrido, le canzoni popolari che glorificano le gesta dei narcotrafficanti, trasformandolo in una canzone in memoria di Miguel Ángel López Velasco, giornalista noto anche come ‘Milo Vela’, reporter ed editore del quotidiano Notiver, ucciso insieme alla sua famiglia nel 2011:

Merci che ci proiettano nel futuro, ma solo come vane promesse e truffe come nel caso raccontato alla bella serie The Dropout, oppure come spostamento del concreto mondo in cui viviamo come nel caso del carburante Prometheus fatto dall’aria.

Nuovo elisir d’amore per i motori? I premi per i nuovi beni sostenibili quest’anno vanno a un dispositivo da fissare alle ruote dell’auto per raccogliere le particelle di plastica rilasciate dagli pneumatici durante l’uso, la museruola per raccogliere il metano ruttato dalle mucche degli allevamenti intensivi, carichi di metano, e un nuovo tessuto trasparente e impermeabile, realizzato con un solo materiale senza sostanze chimiche che può far parte di un sistema di riciclo e non finire come rifiuto.

  • Autore articolo
    Claudio Jampaglia
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    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

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    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

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    Poveri ma in ferie di martedì 01/07/2025

    quando le piante dei nostri balconi tirano un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno che la sa lunga ci spiega come e quando bagnarle, come trattarle, reinvasarle, esporle al sole. Ospite della puntata Ambra Pagliari (pianteinveranda su Instagram). A seguire microfono aperto con tutti gli scempi da pollice nero di cui siete e siamo capaci. Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli

    Poveri ma belli - 01-07-2025

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    Almendra di martedì 01/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

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    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

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    Dodici Pollici del 1/7/25 - Enrico Gabrielli

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

    A tempo di parola - 01-07-2025

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    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

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    Con Andrea Fabozzi (direttore del Manifesto), Luciano Fontana (direttore del Corriere della Sera) e Agnese Pini (direttrice di Quotidiano Nazionale). Coordina Lorenza Ghidini (direttrice di Radio Popolare).

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