Approfondimenti

Il Pd si divide sul piano di riarmo Von Der Leyen. Schlein: “Sì alla difesa comune, no alla corsa alle armi dei singoli stati”

Pd all'Europarlamento di Strasburgo

Per Elly Schlein le cose non cambiano, “la posizione sul riarmo è e resta la stessa, sì ad una difesa comune e non la corsa al riarmo dei singoli Stati”, dice la segretaria del Pd con una nota diffusa dopo circa un’ora dal risultato arrivato da Strasburgo. Gli undici astenuti sono la maggioranza, ma molto risicata dei 21 eurodeputati, la delegazione di fatto si è spaccata, se la linea era quella di astenersi per non creare ulteriori conseguenze anche nel gruppo dei socialisti europei, di cui la parte italiana è la più grande, il risultato si è raggiunto solo perché i due indipendenti nel Pd, Cecilia Strada e Marco Tarquinio, hanno accettato di astenersi e non hanno votato contro, come forse inizialmente pensavano di fare. Sarebbe stata una sconfitta anche per Elly Schlein, una delegazione divisa in tre, l’impossibilità di tenere saldo il partito in Europa, ma le conseguenze arrivano fin a Roma e si fanno sentire. I riformisti del partito vogliono una discussione, non arrivano a chiedere un vero congresso, ma una discussione urgente su questo tema, punto importante, perché si tratta della posizione del partito sulle armi, sulla difesa, sull’Europa. Stefano Bonaccini, presidente del partito e finora stretto alleato di Schlein, ha votato a favore della risoluzione, contro la linea della segretaria che per mediare aveva proposto l’astensione. A Roma si levano voci critiche, Elly Schlein aveva espresso la sua posizione durante l’ultima direzione, non c’erano state spaccature ma da quel giorno altri hanno iniziato a rivendicare un parere diverso, ad esempio Paolo Gentiloni, ex commissario, favorevole al piano di Von der Leyen, il rischio è un indebolimento della sua leadership nel partito, la difficoltà di mantenere l’unità su un tema che attraverserà la vita del Pd nei prossimi mesi.

  • Autore articolo
    Anna Bredice
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 09/07 12:32

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 09-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 09/07 10:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 09-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 09/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 09-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 08/07/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 08-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Puntata di mercoledì 09/07/2025

    Il meglio della festa di Radio Popolare del 6, 7 e 8 giugno 2025

    All you need is pop 2025 - 09-07-2025

  • PlayStop

    Cult di mercoledì 09/07/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 09-07-2025

  • PlayStop

    Summertime di mercoledì 09/07/2025

    Il declino industriale, dall' ex Ilva a Stellantis. Con Luciano Manna, giornalista investigativo tarantino, attivista della piattaforma di inchiesta Veraleaks e Clelia Li Vigni dottoranda in scienza politica e sociologia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. I Brics danno battaglia al dollaro: tra dazi e protezionismo, il sud globale propone un'alternativa multipolare. Con Gabriele Battaglia. Pedro Sanchez alla prova del parlamento: con Giulio Maria Piantadosi parliamo della grave crisi del partito socialista spagnolo e di come il premier proverà ad uscirne. La maturità, così com'è, ha ancora senso? Microfono aperto insieme a Simone Giusti, ricercatore e docente di didattica della letteratura italiana all’Università di Siena ed editorialista de Il Domani. GKN, quattro anni di rabbia e lotta: con Dario Salvetti, del collettivo di fabbrica, raccontiamo il quarto anniversario dell'inizio della vertenza.

    Summertime - 09-07-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di mercoledì 09/07/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 09-07-2025

  • PlayStop

    Music revolution del 08/07/2025

    Music Revolution esplora come la musica abbia manifestato idee, rivoluzionato stili e offerto resistenza contro le brutture della vita. Massimo Bonelli, con oltre 30 anni in discografia, è passato da ruoli di rilievo in EMI e Sony Music a riscoprire la passione per la musica autentica, abbandonando il business per tornare all'essenza dell'arte sonora come rifugio e bellezza. A cura di Massimo Bonelli Regia - casalinga - di Ivana Masiero

    Music Revolution - 08-07-2025

Adesso in diretta