Un gruppo di senatori democratici ha ceduto. Il fronte si è spaccato. Dopo l’intesa di ieri con i repubblicani, ora manca il voto finale al Senato. Poi la legge di spesa passerà alla Camera – dove dovrebbe passare senza sorprese – e infine verrà firmata dal presidente. C’è molto malumore nel Partito Democratico per la scelta degli otto, tra cui un indipendente. A neppure una settimana dalla vittoria elettorale a New York, in Virginia e in New Jersey, la spaccatura al Congresso è un segnale negativo. Bernie Sanders ha detto che cedere a Donald Trump ora è un tragico errore politico. I democratici avevano deciso di bloccare la legge di spesa perché i repubblicani non hanno rinnovato i sussidi per il pagamento delle assicurazioni sanitarie dell’Obamacare. Il loro ostruzionismo ha portato quindi alla chiusura delle attività delle agenzie del governo federale.
Bloccati gli stipendi dei dipendenti federali, bloccati i fondi per i sussidi alimentari, licenziate decine di persone, caos negli aeroporti. Milioni di persone sono rimaste colpite dallo shutdown. Trump si è rifiutato di trattare con i democratici. Si è disinteressato del blocco, confidando nel fatto che il fronte, prima o poi, si spaccasse. Cosa che è avvenuta. Il danno politico del mantenere lo shutdown stava diventando troppo grande, hanno detto gli otto senatori che hanno appoggiato i repubblicani.
Il danno maggiore sarà per i milioni di americani che dovranno pagare cifre molto più alte per l’assicurazione sanitaria quando passerà questa legge di spesa, hanno risposto gli altri senatori democratici. È vero che l’intesa tra gli otto e la maggioranza repubblicana prevede un voto sull’Obamacare in dicembre, ma nessuno crede che il partito di Trump faccia marcia indietro: smantellare la riforma sanitaria è un loro obiettivo da sempre. A questo punto rimane però un interrogativo: alla lunga, chi pagherà il pegno politico maggiore? Qualcuno è pronto a scommettere che sarà Trump nel 2026, nelle elezioni di Medio Termine. Gli americani si ricorderanno chi ha tagliati i fondi per l’Obamacare e prima ancora i finanziamenti del Medicaid, il programma assistenziale che interessa milioni di persone.


