Approfondimenti

Il paese spezzato in due: la protesta a Curno

protesta a Curno

I fischietti dei cittadini di Curno sovrastano il rumore del traffico. È l’alba del 5 febbraio e decine di persone si radunano per un sit-in davanti alle poste del paese, a due passi dalla Briantea, la strada principale verso Bergamo. Indossano dei cartelloni: “No a un paese spezzato in due”, “Un’opera inutile per il territorio bergamasco”, “Vogliamo un trenino-tram come in Val Brembana”.

La protesta è contro il progetto di Regione Lombardia e Rfi che prevede il raddoppio dei binari ferroviari tra Bergamo, Curno e Ponte San Pietro, un tratto che si trova sulla linea Bergamo–Milano via Carnate. È il sindaco di Curno Andrea Saccogna a mettere in fila i dati: “Il raddoppio sarà solo per 3 chilometri e mezzo perché poi la ferrovia si sviluppa su alcuni ponti per cui, ad oggi, non sono previsti lavori – spiega – 270 milioni di spesa per un aumento previsto di passeggeri del 1%. Risorse esorbitanti per un’opera inutile”. Per realizzare i lavori ci vorranno tre anni, con la chiusura totale del tratto ferroviario. “Centinaia di pullman sostitutivi e macchine si riverseranno sulla Briantea, già molto intasata”.

Per i cittadini di Curno i problemi sono molti. Il loro paese – 7mila abitanti alle porte di Bergamo – vedrà stravolta la sua fisionomia. Saranno chiusi due passaggi a livello, uno sulla strada principale di accesso al paese, sostituito con un sottopassaggio solo ciclopedonale, e un secondo in un altro snodo per l’ingresso e uscita dal paese. Di fatto Curno sarà spezzato in due, con ulteriori disagi per la viabilità. In più, verranno costruite barriere alte fino a sette metri a pochi metri dalle case. “Se un meteorite cadesse su Curno, farebbe meno danni del treno”, dice amareggiato un cittadino al sit-in. “Chi ha vissuto tranquillamente fino ad ora verrà pesantemente danneggiato”, aggiunge un altro. “Qui avremo solo problemi, nessun vantaggio” è la frase che si sente ripetere più spesso.

Il progetto è stato approvato nel 2018 sulle ceneri di un altro progetto che aveva riscosso l’entusiasmo delle amministrazioni territoriali. Avrebbe previsto sì il raddoppio dei binari, ma per un progetto di mobilità più leggera, con tante fermate, che avrebbe permesso ai cittadini di Curno di non prendere più la macchina per spostarsi verso il centro città. “Abbiamo degli ottimi esempi in bergamasca, come il trenino della Val Seriana o della Val Brembana”, spiega un cittadino che fa parte del comitato nato negli ultimi anni proprio per opporsi al progetto della regione, il comitato “Raddoppio sì, ma non così”. “Saremmo favorevoli a un raddoppio che faciliti il trasporto locale con mezzi più leggeri, come era previsto nei progetti precedenti. I nuovi lavori non sono adatti al nostro territorio”. Un’opzione ormai fuori discussione.

protesta a Curno

Nello stesso giorno del sit-in organizzato a Curno, a Bergamo si è tenuta l’inaugurazione del progetto. “In Lombardia abbiamo bisogno di nuove strade, autostrade e ferrovie”, ha detto il ministro Matteo Salvini, presente alla cerimonia. L’amministratore delegato di Rfi parla di “incremento di regolarità e capacità del servizio tra Bergamo e Milano”. Il sindaco Bergamo Giorgio Gori ammette che “sul raddoppio siamo riusciti a cogliere solo parzialmente l’obiettivo del territorio: non siamo riusciti ad avere un servizio metropolitano ma faremo il possibile per realizzarlo”.

La fine dei lavori è prevista per il 2026. A Curno alcuni cittadini rimangono combattivi, altri sono scoraggiati. C’è un’ultima, parziale speranza: il comune ha fatto ricorso al Tar, la prima udienza sarà ad aprile. Il minimo che si spera di ottenere è che i lavori possano avere un impatto sul paese minore rispetto a quello prospettato.

di Chiara Vitali

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 18/11 12:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 18/11 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 18/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 18/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 18/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 18-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 18/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 18-11-2025

  • PlayStop

    Volume di martedì 18/11/2025

    Un po' di nuovi ascolti ma anche i compleanni di due album storici: Achtung Baby degli U2 e Psychocandy dei Jesus And Mary Chain. L'intervista di Niccolò Vecchia al cantautore texano Micah P. Hinson e il suo nuovo album The Tomorrow Man, l'evento di Live Pop del 20 novembre a cura di Claudio Agostoni e il consueto quiz sul cinema per concludere.

    Volume - 18-11-2025

  • PlayStop

    “Un cambiamento profondo nella mia vita”: Micah P Hinson racconta il nuovo album The Tomorrow Man

    Il cantautore texano Micah P Hinson questa sera sarà dal vivo a Milano, a Santeria (e poi a Roma il 19 novembre e a Torino il 22), con le canzoni di un album ambizioso ed emozionante. È il secondo disco che realizza con Alessandro "Asso" Stefana, che ha conosciuto allo Sponz Fest di Vinicio Capossela: "Devo tantissimo ad Asso, in questi anni è stato il mio cheerleader e il mio manager: ha avuto una visione sul mio futuro musicale e mi ha aiutato a raggiungerlo". In questa intervista con Niccolò Vecchia, Micah P Hinson ci ha raccontato come e quanto questo nuovo album sia il disco di cui è più orgoglioso.

    Clip - 18-11-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 18/11/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-11-2025

  • PlayStop

    Walter Valdi e la Milano di una cena a mille lire. L'intervista al regista Valerio Finessi

    “Mi ricordavo di questo omino con gli occhiali che leggeva degli annunci un po’ strani”, racconta Valerio Finessi, regista di “Walter Valdi, un milanese a Milano”. Finessi descrive in un documentario la figura di Walter Valdi (Nicola Walter Gianni Pinnetti 1930-2003), cantautore e cabarettista della squadra storica del Derby Club di Milano. Prima avvocato e poi attore, è stato diretto da Giorgio Strehler, ha sempre scelto di cantare in dialetto milanese, senza però ottenere il successo di altri suoi compagni di lavoro come Cochi e Renato, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci. “E’ stato dimenticato perché la scelta del dialetto meneghino lo ha un po’ isolato” spiega Finessi. Walter Valdi ha scritto brani per il Coro dell’Antoniano, portati in scena allo Zecchino d’Oro e ha recitato in alcuni film di Maurizio Nichetti, Carlo Lizzani, Ermanno Olmi e Luigi Comencini. Ascolta l'intervista di Barbara Sorrentini a Valerio Finessi.

    Clip - 18-11-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 18/11/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 18-11-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 18/11/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: a Fondazione Feltrinelli il ciclo di incontri "All You Can News" curato da Roberto Luna; al Collegio Ghislieri di Pavia un incontro dedicato alle "Democrazie illiberali"; all'Elfo Puccini di Milano arriva "Il birrai di Preston" di A. Camilleri, per la regia di Giuseppe Dipasquale; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 18-11-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 18/11/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 18-11-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 18/11/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come America - 18-11-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 18/11/2025

    a cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonelli

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 18-11-2025

  • PlayStop

    MASSIMO FAGIOLI - DA DIO A TRUMP

    MASSIMO FAGIOLI - DA DIO A TRUMP - presentato da Michele Migone

    Note dell’autore - 18-11-2025

Adesso in diretta