
“Il lupo torna con le sue zampe, quindi la parola più esatta è ritorno naturale”. Lo dice Francesca Marucco, una delle massime esperte di lupi e Coordinatore tecnico scientifico del Progetto Life Wolfalps a Considera l’armadillo – noi e altri animali.
Il progetto, nato nel 2013 e che si concluderà nel 2018, si occupa della gestione delle problematiche legate al ritorno dell’animale nelle Alpi, problematiche complesse anche perché transnazionali.
La questione più delicata è legata agli allevamenti, in particolare di pecore, ma con alcune tecniche relativamente semplici si può ovviare al problema. Il lupo, che di sicuro non è un pericolo per l’uomo, è invece vittima di bracconaggio, avvelenamenti e investimenti.
Solo in Piemonte, nella zona del cuneese, la settimana scorsa sono stati trovati tre esemplari morti. L’autopsia che avverrà in questi giorni potrebbe confermare proprio questo: uno sparato, uno investito e uno avvelenato.
L’avvelenamento pare un metodo diffuso e particolarmente vigliacco e si stanno organizzando anche col Corpo Forestale e altre associazioni di protezione faunistica, squadre di individuazione aiutati anche da cani anti veleno.