Si sono svolti sotto la pioggia i funerali di Stato per 37 vittime del terremoto che ha colpito Amatrice. Le altre bare sono state riconsegnate ai parenti per funerali privati.
Il vescovo di Rieti Domenico Pompili ha celebrato le esequie, alla presenza delle massime autorità dello Stato. Nella sua omelia ha pronunciato parole forti e precise: “Terremoti ci sono sempre stati, esistono da quando esiste la Terra. I paesaggi che amiamo, le montagne che custodiscono l’acqua vitale, sono il frutto dei terremoti. Non sono i terremoti, che uccidono: uccidono le opere degli uomini“.
Sulla ricostruzione: “Non basteranno giorni per ricostruire, ci vorranno anni: è richiesta mitezza, distante dalla muscolare ingenuità di chi promette tutto e subito, così come da chi, già ora, ha la tentazione di voltarsi altrove. Con mitezza, abbiamo l’obbligo di far rivivere la bellezza di cui siamo custodi“. E ha lanciato un monito: “La ricostruzione non diventi una querelle politica ma ciò che deve”.
Un lungo applauso è seguito alla lettura dei nomi delle persone decedute.
Alla fine della funzione ha preso la parola anche il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Ecco ciò che ha detto: “Abbiamo due possibilità: farci sopraffare dal dolore oppure dedicare il nostro tempo affinché la memoria dei morti sia coltivata con l’opera degli uomini. Ho scelto di non farmi sopraffare e ho letto lo stesso sentimento negli occhi dei miei concittadini. Qui, si è visto il bello dell’Italia della solidarietà e in nome di questo sono disposto a chiedere sacrifici ai miei concittadini. Ma sia chiaro: questa gente è morta perché amava questa terra e vuole restare qui”.
Poi centinaia di palloncini bianchi sono stati lasciati volare nell’aria, sotto il cielo nuvoloso di Amatrice.
Il Presidente del Senato Pietro Grasso si è intrattenuto con alcuni giornalisti: “Mi impegno a venire qui tra due settimane, quarto settimane e così via. Questo non può essere un momento passeggero, ma bisogna rimboccarsi le maniche. Ognuno avrà la sua funzione: la magistratura accerterà le responsabilità, il governo dovrà garantire le risorse. E poi pensare che tra poco arriva l’inverno e che c’è bisogno di soluzioni provvisorie, sempre tentando di far rimanere il più possibile le persone insieme qui sul territorio”.
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