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“I funerali dell’anarchico Pinelli” ha una casa!

I Funerali dell'anarchico Pinelli

Siamo felici: “I funerali dell’anarchico Pinelli” di Enrico Baj hanno trovato casa! L’annuncio ufficiale è stato dato questa mattina a Brera dall’assessore alla cultura Filippo del Corno. L’opera verrà collocata  a Palazzo Citterio in via Brera, negli ampi spazi all’inizio del percorso delle collezioni Jesi e Vitali con le più preziose e significative opere del ‘900.

Ricorderete l’appassionata campagna a cui  Radio Popolare diede vita  per mesi dal gennaio 2018 affinché l’amministrazione comunale individuasse un luogo adatto ad ospitare la gigantesca e potente opera di Baj, dato che il gallerista Marconi aveva espresso l’intenzione di donare l’opera alla città di Milano come avrebbe voluto lo stesso artista. Dopo lunghe peripezie e ostacoli dovuti probabilmente a motivi politici, infatti l’opera è sicuramente scomoda per qualcuno, ma oltre al suo valore artistico è un’importante testimonianza legata alla storia di Milano e di quegli eventi drammatici.

Radio Popolare si è impegnata e finalmente dobbiamo dar atto alla giunta di aver scelto un luogo  prestigioso e significativo, degna cornice per un’opera così importante e grazie anche alla disponibilità di James Bradburne direttore della Pinacoteca di Brera. Dovremo aspettare ancora un po’ perché la soprintendenza ha consegnato palazzo Citterio alla Pinacoteca di Brera, ma dopo il restauro bisognerà adeguare gli spazi a museo, con impianti di climatizzazione per tutelare le opere. La decisione però è presa ufficialmente.

Le parole dell’assessore:

Abbiamo trovato la migliore casa possibile, Palazzo Citterio, che nel progetto scientifico presentato oggi da Bradburne ritengo sia davvero il luogo ideale per per l’opera. Come sappiamo la Fondazione Marconi si era dichiarata disponibile a fare in modo che quest’opera entrasse in una dimensione pubblica con una donazione al comune di Milano purché venisse esposta in un luogo importante e io credo che questo sia il luogo migliore che si potesse pensare. Sono sempre stato convinto che la collocazione del quadro dovesse dipendere da una scelta scientifica di un direttore di museo e quindi sono molto contento che Bradburne nella sua squadra abbia fatto questa scelta e ora dobbiamo lavorare per i passi concreti e amministrativi.

Credo che l’importanza di questo luogo e soprattutto il significato che l’esposizione del quadro avrà all’interno di un racconto della storia civile della Milano del 900 sarà rilevante. Al di sotto verrà esposta la Fiumana quindi si completa in un percorso credo molto positivo. Soprattutto racconta in un certo senso la città con il collezionismo privato che assume funzione pubblica, credo che sia profondamente coerente. Sono sempre stato molto affezionato all’idea che la scelta di esporre questo quadro dovesse dipendere non dalla forzatura politica ma da una scelta responsabile dal punto di vista scientifico. Ringrazio Radio Popolare perché ha fatto una campagna molto propositiva e sono queste le campagne che poi portano a risultati positivi.

Intervista a Del Corno

  • Autore articolo
    Tiziana Ricci
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