Approfondimenti

Greenpeace contro Generali: “non finanziare le energie fossili”

Greenpeace contro Generali

Blitz di Greenpeace all’assemblea degli azionisti della compagnia assicurativa Generali a Trieste. Gli ambientalisti chiedono di non investire più nel settore dei combustibili fossili.

Gli attivisti hanno srotolato uno striscione e hanno portato dei sacchi di carbone.

Radio Popolare ha intervistato Luca Iacoboni, responsabile campagna energia e clima di Greenpeace Italia:

A Trieste abbiamo aperto l’assemblea degli azionisti di Generali. Abbiamo portato dei finti minatori, dei carrelli di carbone e dei sacchi di carbone ed infine abbiamo aperto un grandissimo striscione con scritto “Generali, basta assicurare il carbone e il cambiamento climatico”. Questa protesta nasce da una campagna internazionale che chiede a Generali e a tantissime altre compagnie assicurative di uscire dal settore dei combustibili fossili, iniziando proprio dal carbone, e di difendere il clima e i cittadini.

Generali dice che il suo investimento nel settore è limitato e che ha trovato una strategia sui cambiamenti climatici in linea con gli accordi di Parigi

Sì, Generali ha trovato una strategia un paio di mesi fa che noi abbiamo già commentato dicendo che era un “buon primo passo, ma decisamente troppo timido” e se Generali pensa che quella possa essere la fine del proprio impegno a combattere i cambiamenti climatici si sbaglia assolutamente. In particolare quelle che loro chiamano eccezioni o minima esposizione del gruppo assicurativo sono in realtà alcuni degli impianti più inquinanti d’Europa. Stiamo parlando, ad esempio, di una miniera che si trova al confine tra Polonia e Repubblica Ceca che si chiama Turow e che già oggi inquina l’acqua di oltre 30mila persone ed è una miniera che verrà a breve ingrandita, così come la centrale a carbone di Opole, che è la più grande espansione attualmente in costruzione in Europa. Poco importa che riguardino una piccola percentuale degli asset di Generali, anzi questo dovrebbe rendere solamente più facile per loro uscire da questo business che è troppo sporco.

Nel complesso che ruolo giocano le compagnie di assicurazione nel problema dei cambiamenti climatici?

Giocano un grosso ruolo. Ad oggi i cambiamenti climatici sono una grande voce negativa nei bilanci delle compagnie assicurative, perchè gli impatti dei cambiamenti climatici, i disastri climatici, vanno a toccare anche i cittadini e le compagnie assicurative. Avrebbe quindi una doppia valenza quella di mettersi invece dalla parte dei cittadini e smettere di finanziare ed assicurare tutte queste fonti che contribuiscono ad alimentare fortemente i cambiamenti climatici. Il ruolo di tutte le compagnie assicurative è primario sia in termini di investimenti, quindi di soldi che vengono direttamente investiti in questo settore, e sia anche in termini di copertura assicurativa, perchè Generali oggi offre polizze assicurative a impianti, centrali e miniere di carbone e, qualora smettesse di farlo, qualche altra compagnia assicurativa dovrebbe subentrare. Qualora tutte le compagnie, o tante compagnie assicurative, iniziassero ad uscire da questo settore, il settore avrebbe ancora meno salute della già poca di cui oggi gode.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 29/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 29-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 29/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 29-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 29/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Conduzione musicale di lunedì 29/12/2025 delle 17:35

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 29-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 29/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 29-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 29/12/2025 - ore 15:35

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 29-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di lunedì 29/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 29-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 29/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 29-12-2025

  • PlayStop

    Ucraina, dopo l’incontro Trump-Zelensky dichiarazioni di ottimismo ma nessuna svolta

    Dichiarazioni di ottimismo, soprattutto da parte di Trump, ma nessuna svolta concreta. L’incontro di Mar-a-Lago tra il presidente degli Stati Uniti e quello ucraino Zelensky prolunga le trattative sulla possibile fine della guerra, che però continuano a non mostrare segnali di accelerazione. Ne abbiamo parlato con Gianluca Pastori, che insegna storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l’Europa all’Università Cattolica di Milano. L'intervista di Andrea Monti.

    Clip - 29-12-2025

  • PlayStop

    Absolute Beginners - ep.1 Irish Invasion

    Negli ultimi tempi l’Irlanda ha invaso le mappe della cultura pop. In particolare la sua scena musicale alternativa, che non sono solo Fontaines DC e Kneecap ma tutta una nuova generazione di band post punk e artisti di colore figli dell’immigrazione, che stanno ridefinendo il concetto stesso di identità irlandese.

    A tempo di parola - 29-12-2025

  • PlayStop

    La conversazione di lunedì 29/12/2025

    Incontri radiofonici con autori, musicisti, giornalisti, personaggi del mondo della radio e della televisione. Il tempo lungo di una conversazione per raccontare storie, biografie, progetti e mondi. Dal lunedì al venerdì, dalle 10.35 alle 11.30 fino al 3 gennaio

    La conversazione - 29-12-2025

Adesso in diretta