Approfondimenti

Gli occhi di Margherita sui migranti e i conflitti

“Sono qui a Catania sull’Aquarius di Sos Méditerranée. Ho finito questa missione con Medici Senza Frontiere (MSF). Ora stiamo preparando la nave per la prossima partenza. Dopo tre settimane di viaggi nel Mediterraneo la stiamo rifornendo di cibo, di materiale sanitario, e cambiamo l’equipaggio”.

Inizia così la nostra conversazione con Margherita Colarullo, 33 anni, medico (nella foto di copertina). Attraverso i suoi occhi, le sue parole, il racconto delle sofferenze di chi è travolto dai conflitti, di chi scappa da persecuzioni o fame, di migranti salvati e curati, dopo violenze e soprusi. Ma è anche la storia di quelle persone come Margherita che, con MSF o con altre Ong, non accettano i respingimenti e gli egoismi dell’Europa, che dicono no alle guerre e che mettono una parte della loro vita, della loro esperienza e professionalità, al servizio degli altri.

Palermo. “La nave dei bambini”. La violenza contro le donne.

“L’ultima mia missione con MSF – racconta Margherita – è di queste settimane. Il 13 ottobre siamo arrivati con l’Aquarius al porto di Palermo, con 600 migranti, di cui circa un terzo bambini e minori. Abbiamo raccolto persone che sono state prigioniere in Libia, con ferite di armi da fuoco, uno è stato colpito anche da un machete. Erano malnutriti, con malattie croniche. Molte donne hanno raccontato di aver subito violenze sessuali nei campi di prigionia. Mi hanno colpito poi le condizioni di sofferenza estrema di coloro che arrivavano dalla Somalia ed Eritrea: erano in uno stato di malnutrizione agghiacciante”.

Margherita Colarullo sull'Aquarius
Margherita Colarullo sull’Aquarius

Lampedusa. La mia prima esperienza. La gabbia dei tunisini.

Era il 2011, poco dopo la laurea in medicina. Nell’isola faceva il medico di base. “Sono arrivata subito dopo le primavere arabe. Fu durissimo. Ricordo le condizioni terribili per i migranti nei centri di accoglienza. All’interno e fuori c’erano militari armati. Era una grande gabbia, con dentro una piccola gabbia dove tenevano isolati i tunisini, ritenuti più pericolosi. Molti i casi di autolesionismo pazzesco. Siccome a Lampedusa non c’era assistenza chirurgica avanzata alcuni di questi ragazzi mandavano giù delle lamette, cosi gli facevano la radiografia e li trasferivano sulla terra ferma, da cui potevano tentare di scappare”.

Margherita prosegue il suo racconto. “Dopo il 2011 a Lampedusa non mi sentivo ancora pronta per missioni in zone remote, quindi mi sono fermata in Svizzera dove ho iniziato la specializzazione in medicina interna e poi ho fatto un corso in medicina tropicale. Ho lavorato un anno al pronto soccorso. Ho fatto esperienza”.

Repubblica Centrafricana. I feriti e noi ci buttavamo a terra. Le termiti.

Margherita nel 2014 va con MSF nella Repubblica centrafricana, dove vi è una spirale di violenza senza precedenti dall’apice del conflitto nel 2014, con una delle più gravi emergenze umanitarie.

“Arrivo all’aeroporto di Bangui in piena guerra, con il colpo di Stato, l’impatto è stato duro, spari, tanti feriti. Alcune volte i feriti e noi dovevamo buttarci a terra nell’ospedale situato nel campo profughi per evitare i colpi. Spesso dovevamo interrompere le cure a chi soffriva, abbiamo dovuto anche evacuare l’ospedale. Devo dire che ho avuto molta paura, ma ho resistito e alla fine sono rimasta tre mesi”.

Margherita ricorda un episodio: “…Quello di un bambino fortemente malnutrito, a cui non riuscivamo far mangiare i cibi Msf iperproteici. Lui non voleva, chiedeva gli insetti, le termiti. E noi alla fine abbiamo acconsentito valutando che comunque hanno un valore proteico, e allora andavamo a raccogliere le termiti”.

Sud Sudan. I bambini, poco cibo e la malaria.

Margherita ritorna in Svizzera e dopo alcune settimane riparte per il Sud Sudan, dove la situazione è drammatica. Solo nel primo semestre del 2017 Medici Senza Frontiere ha fornito quasi 400mila consultazioni mediche, ha trattato oltre 200mila persone per malaria e ha assistito quasi 10mila nascite.

“In quel periodo il problema grave era la mancanza di cibo, anche noi mangiavamo riso e lenticchie. Ero in un ospedale di MSF, dove ci occupavamo soprattutto di bambini e della malaria, in una situazione in cui tutti vanno in giro armati, e la situazione può precipitare sempre da un momento all’altro”.

margherita foto articolo gruppo di persone

Congo. L’abbraccio delle prostitute.

Margherita rientra in Svizzera, dove resta per un anno. Poi la nuova missione: il Congo. “Sono stata sei mesi in Congo. Uno dei ricordi che porto con me è il lavoro che come MSF abbiamo fatto nella capitale Kinshasa. Avevamo unità mobili con cui andavano nei quartieri dalle prostitute, nei bar, per offrire loro il test per l’HIV le cure necessarie contro l’Aids. Quando ci vedevano ci correvamo incontro, la prima sera quando siamo arrivati una decina di ragazze sono venute verso di noi, ci hanno abbracciato e ringraziato”.

Iraq. La bambina che cammina per 30 km.

Margherita ritorna a casa per ripartire dopo alcuni mesi per l’Iraq, dove decenni di conflitto armato e di instabilità hanno duramente colpito un sistema sanitario che non riesce a far fronte al bisogno urgente di cure di milioni di persone intrappolate nelle violenze. Dal 2014, oltre 3 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case.

Margherita racconta con sincerità che non se la sentiva di andare nello Yemen, perché aveva troppa paura, sapeva che erano stati bombardati gli ospedali di MSF. Allora decise di accettare la missione in Iraq.

“Ero a 10 km da Mosul, dove avevamo un ospedale per le emergenze: accoglievamo i feriti dalla linea del fronte di Mosul. Ho visto il dolore, le ferite e le sofferenze delle persone che scappavano dall’assedio. E anche tanti bimbi denutriti gravi, sotto shock, dopo sette mesi di assedio. La disperazione nei loro occhi. Ricordo una bambina di 11 anni che è arrivata spaventata con dolori ovunque dopo avere camminato per 30 km per raggiungere il nostro ospedale, e ancora un’altra che era terrorizzata ogni volta che la medicavamo. Era stata ferita da da un’esplosione e aveva i chiodi nella gamba. E poi stare insieme a lei per insegnarle a camminare…”.

***

Medici Senza Frontiere ha lanciato la campagna “Cure nel cuore dei conflitti”.

“Quando un paese è devastato dalla guerra, intere popolazioni vengono messe in ginocchio”, ha detto Loris De Filippi, presidente di MSF. “Consegnare tempestivamente le cure di cui hanno bisogno è una sfida senza pari, che affrontiamo ogni giorno nei conflitti. Come organizzazione indipendente possiamo farlo solo grazie a chi ogni giorno sceglie di sostenere la nostra azione”.

  • Autore articolo
    Piero Bosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 06/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 06-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 06/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 06-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 06/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 06-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 06/12/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 06-12-2025

  • PlayStop

    Good Times di sabato 06/12/2025

    Good Times è il trampolino per tuffarsi in bello stile nel weekend. Visioni, letture, palchi, percorsi, incontri, esperienze, attività. Gli appuntamenti fissati dal calendario, ma anche le occasioni offerte dall’ozio. Un dispenser di proposte e suggestioni per vivere al meglio il proprio tempo libero. Tutti i sabati, dalle 11.30 alle 12, Good Times è il nostro viaggio nelle proposte del fine settimana. E insieme il nostro augurio per trascorrere giorni belli e momenti felici. Elena Mordiglia e Matteo Villaci si alternano nella conduzione.

    Good Times - 06-12-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 06/12/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 06-12-2025

  • PlayStop

    M7 del 06/12/2025 - Banchi di prova. Arrivano i mercati di quartiere, saranno anche spazi di socialità?

    Palazzo Marino ha affidato 15 mercati comunali a Sogemi per farne i nuovi "mercati di quartiere": punti di riferimento per la spesa sotto casa, luoghi d'incontro per le comunità. Il mercato di via Rombon è il primo a riaprire dopo anni di abbandono, quello di viale Monza chiuderà per almeno un anno tra le proteste degli esercenti sotto sfratto e le preoccupazioni degli abitanti che gli hanno dato un'anima. Con interviste al presidente di Sogemi Cesare Ferrero, ad alcuni commercianti del mercato Crespi-Monza, a Paolo Martelli e Carmen Ziccardi del comitato per la salvaguardia del valore sociale, umano e poetico del mercato Crespi-Monza e con un reportage di Roberto Maggioni dal mercato Rombon. A cura di Luca Parena.

    M7 – il settimanale di Metroregione - 06-12-2025

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 06/12/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 06-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 06/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 06-12-2025

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 06/12/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 05-12-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 05/12/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 05-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 05/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 05-12-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 05/12/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 05-12-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 05/12/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 05-12-2025

Adesso in diretta