Approfondimenti

Il sussulto repubblicano

La strategia del barrage républicain ha funzionato: ai ballottaggi il Front National non è riuscito a conquistare nemmeno una regione su 13. La sua avanzata è stata bloccata ovunque, in particolare nelle due competizioni in cui al primo turno aveva sfondato la soglia del 40 per cento. La destra nazionalista dunque ha perso soprattutto i due duelli più simbolici, nel Nord-Pas de Calais-Picardie, con la leader Marine Le Pen capolista, e in Provence-Alpes-Côte d’Azur con la nipote Marion Maréchal.

Per scongiurare l’ondata populista si sono rivelati cruciali tre elementi:

– la scelta del Partito socialista di ritirarsi laddove non aveva alcuna chance, chiedendo ai propri elettori di sostenere i candidati del centrodestra di Sarkozy, nonostante tutto.

– la fusione tra le liste del Partito socialista e delle formazioni più radicali (Front de gauche e Europe-Ecologie-Les Verts) nelle regioni incerte, dove il centrosinistra era competitivo soltanto presentandosi unito.

– la partecipazione in forte aumento al secondo turno: le urne si sono chiuse con un’affluenza del 59 per cento, vale a dire 8,5 punti percentuali in più rispetto a una settimana fa.

 

Sette regioni vanno al centrodestra, cinque al centrosinistra, mentre in Corsica – una partita a sé – vincono i regionalisti. (Il Front national partiva in testa in sei regioni su 13)

Il Partito socialista conserva la presidenza del Consiglio regionale:

– In Bretagna, dove il ministro della Difesa Jean-Yves Le Drian avrebbe superato il 51 per cento dei voti, tenendo a distanza gli altri due candidati. Qui i socialisti erano già in vantaggio al primo turno e hanno vinto da soli, rifiutando un apparentamento con le forze più a sinistra.

– Nel Languedoc-Roussillon et Midi-Pyrénées, dove invece il Ps si è presentato insieme ai Verdi e al Front de Gauche. Il capolista regionale del Fn era Louis Aliot, il compagno di Marine Le Pen. Al primo turno il Fn era primo partito con il 34 per cento.

– In Aquitaine, Limousin et Poitou-Charentes, l’altra regione dove i socialisti erano usciti vincitori già al primo turno.

– In Bourgogne et Franche-Comté

– Nel Centre et Val de Loire

 

I Républicains di Sarkozy, che si sono rifiutati di ritirare i loro candidati dove erano arrivati terzi al primo turno, ma che hanno beneficiato della desistenza dei socialisti, si sono assicurati la maggioranza:

– Nel Nord-Pas de Calais-Picardie, con Xavier Bertrand (57,5%) che ha stracciato Marine Le Pen (42,5%). Il nuovo presidente della Regione è stato il primo a fare una dichiarazione pubblica, anticipando i leader nazionali. Bertrand ha ringraziato anche gli elettori di sinistra che lo hanno votato per bloccare il Front national. “Gli elettori di questa regione hanno dato un esempio di coraggio e di onore ai dirigenti politici”, ha detto Bertrand prima di rivolgere un appello a tutta la classe politica repubblicana: “Mettete in opera le riforme che permetteranno ai francesi di ritrovare la speranza. È la nostra ultima chance”.

– In Provence-Alpes-Côte d’Azur, dove Christian Estrosi (54,5%) ha battuto Marion Maréchal Le Pen (45,5%), raddoppiando i suoi voti rispetto al primo turno. “Abbiamo evitato l’affronto nazionale“, è stata la reazione del vincitore. La “nipotina” del Fn, invece, ha sentenziato che “questi risultati fanno vergogna ai vincitori”, perché hanno falsato la volontà popolare.

– Nell’Ile de France, la regione di Parigi, dove l’ex ministro Valérie Pécresse prevale sul presidente dell’Assemblée Nationale Claude Bartolone in un testa a testa molto serrato.

– Nella regione del Grand Est (Alsace, Champagne-Ardenne et Lorraine)

– In Auvergne et Rhône-Alpes

– Nel Pays de la Loire

– In Basse Normandie et Haute Normandie

 

Ancora prima dei dati definitivi hanno preso la parola tutti i principali leader nazionali. Per il governo socialista ha parlato direttamente il primo ministro Manuel Valls, che si è speso molto in prima persona nella settimana tra i due turni, paventando un rischio di “guerra civile” in caso di vittoria del Front National. Valls ha ringraziato gli elettori che hanno seguito l’appello della gauche. “Accolgo però questo risultato – ha detto Valls – senza alcun sollievo e alcun trionfalismo“.

Sulla stessa linea il segretario del Partito socialista Jean-Christophe Cambadélis che riassunto così il senso di questo voto regionale: “È stata una contro-performance per la destra repubblicana, una sconfitta per il Front National ed è stato un successo senza gioia per la gauche. Perché – ha spiegato Cambadélis – queste elezioni si sono svolte in un clima di emergenza nazionale ancora segnato dagli attentati di Parigi e di Saint-Denis, perché l’astensione è ancora troppo alta, perché l’estrema destra è ancora troppo forte e perché i candidati socialisti, in alcuni casi, si sono dovuti sacrificare per senso del dovere“. Da Cambadélis, quindi, la richiesta di un cambio di passo al governo: “Le condizioni che hanno portato al nostro ritiro non si devono più riprodurre. Serve uno sforzo maggiore contro la precarietà“.

Il capo dell’opposizione Nicolas Sarkozy ha assicurato che “non dimenticherà gli avvertimenti lanciati da queste regionali a tutti i responsabili politici”. Per la destra repubblicana da oggi si apre la partita delle primarie in vista delle Presidenziali 2017. Le ambizioni dell’ex presidente in cerca di rivincita si scontreranno con i molti avversari interni.

Infine, una Marine Le Pen con un sorriso forzato e visibilmente livida di rabbia ha commentato così: “Con tutti i suoi consiglieri regionali eletti, il Front National sarà la più potente forza di opposizione di Francia, l’unica non connivente con il potere in carica, con un regime in agonia“. La grande sconfitta di questa tornata elettorale ha ringraziato “i sei milioni di elettori che hanno scelto il Fn al primo turno e le diverse migliaia che si sono aggiunte al ballottaggio”. Numeri che non sono stati sufficienti, per ora, per compiere l’assalto del Front national alle istituzioni francesi ma che confermano il principale dato politico di questa tornata elettorale: un terzo degli elettori francesi si sente rappresentato dalla destra nazionalista, anti-europea e xenofoba.

  • Autore articolo
    Valentina Redaelli
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 13/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 13-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 13/11 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 13-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 13/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 13-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 13/11/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 13-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Di palo in frasca di venerdì 14/11/2025

    A cura di Marco Piccardi - 1) Penguin Cafè Orchestra, Scherzo and Trio (sigla) 2) Grace Slick, Jay 3) Henry Cow, Beatiful as the Moon, Terrible as an Army with Banners 4) Umberto Bindi, Una nuvola per due 5) Giancarlo Cardini, Una nuvola per due 6) Umberto Bindi, Arrivederci 7) Pete Townshend, Rough Boys 8) Jocelyn Pook Ensemble, Migrations 9) Paul McCartney, Too Many People 10) John Lennon, Real Love 11) Gato Barbieri, El Gato

    Di palo in frasca - 13-11-2025

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 13/11/2025

    "Labirinti Musicali" ideato dalla redazione musicale classica di Radio Popolare, in ogni episodio esplora storie, aneddoti e curiosità legate alla musica attraverso racconti che intrecciano parole e ascolti. Non è una lezione, ma una confidenza che guida l’ascoltatore attraverso percorsi musicali inaspettati, simili a un labirinto. Il programma offre angolazioni nuove su dischi, libri e personaggi, cercando di sorprendere e coinvolgere, proprio come un labirinto acustico da esplorare.

    Labirinti Musicali - 13-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 13/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 13-11-2025

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 13/11/2025

    Ogni giovedì alle 21.30, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 13-11-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 13/11/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 13-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 13/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 13-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 13/11/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 13-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 13/11 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 13-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 13/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 13-11-2025

  • PlayStop

    Il ricordo del Bataclan, dieci anni dopo la strage: “C’era bisogno di tornare a vivere”

    Sono passati dieci anni da quella notte del 13 novembre 2015, in cui durante il concerto degli Eagles Of Death Metal centotrenta persone persero la vita nell’attacco terroristico che colpì il Bataclan di Parigi. Costruito nel 1864 e dal 1991 dichiarato monumento storico, negli anni il locale ha portato sul palco della capitale innumerevoli artisti internazionali diventando un vero e proprio ”tempio della musica” francese. Oggi a Volume, il ricordo della “generazione Bataclan” e del concerto inaugurale tenuto da Sting un anno dopo la strage, in occasione della riapertura del locale. Ascolta lo speciale sul Bataclan.

    Clip - 13-11-2025

  • PlayStop

    Sulle tracce di Rumi con Kader Abdolah

    “Quello che cerchi sta cercando te” (Iperborea) è uno dei più recenti titoli di Kader Abdolah, celebre scrittore iraniano da tempo emigrato in Olanda, in seguito a persecuzioni politiche. Il libro ripercorre le vicende e analizza le opere del famoso poeta persiano Rumi, vissuto nel 1200 e a sua volta esule dopo l’invasione mongola in Persia, e divenuto celebre in tutto il mondo proprio in seguito al forzato espatrio. A Bookcity Milano per presentare il libro, Kader Abdolah è stato ospite a Cult, intervistato da Ira Rubini.

    Clip - 13-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 13/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 13-11-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 13/11/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 13-11-2025

Adesso in diretta