Approfondimenti

Prendono il via gli esami di maturità. Intervista alla preside Cecilia Cugini di Codogno

esami 2020

Al via oggi gli esami di maturità per circa 500mila studenti in tutta Italia. È la prima volta dall’inizio dell’epidemia di COVID-19 che gli studenti tornano a scuola. Siamo andati a Codogno, luogo simbolo della prima fase dell’emergenza in Italia. L’intervista di Sara Milanese a Cecilia Cugini, Preside dell’Istituto Comprensivo di Codogno a Fino Alle Otto.

Cecilia Cugini, lei a Codogno è preside di un Istituto Comprensivo che comprende scuole d’Infanzia, Primarie e Secondarie, e in questo momento si sta preparando perché è presidente di una commissione d’esame per la maturità. Che significato ha per Codogno questa giornata?

Prima di tutto assume una valenza emblematica: è la vittoria della scuola e della nostra comunità sul virus. Noi vogliamo tornare alla normalità. Tutti i ragazzi saranno in presenza perché vogliono tutti rimettere piede a scuola, anche se purtroppo per loro sarà l’ultima volta. Soprattutto oggi sentiamo il desiderio di riappropriarci dei nostri spazi.

Davvero oggi è la prima volta dall’inizio del lockdown che degli studenti rimettono piede nelle strutture scolastiche. Per ora succede solo per i maturandi, per tutti gli altri succederà a settembre, e questo è un aspetto su cui lei sta lavorando per tutte le scuole del suo istituto.

Certo. Finora abbiamo provveduto alla sanificazione degli ambienti, in tutti i plessi, anche in previsione di una parziale riapertura degli edifici a disposizione dei Comuni per i centri estivi. Poi siamo in attesa delle linee guida del Ministero per la ripresa delle attività in presenza e per quel che riguarda gli acquisti di protezioni individuale, la disposizione delle aule, la preparazione di percorsi e anche la formazione che riguarda il personale della scuola e degli alunni, che all’interno degli edifici scolastici dovranno attenersi ad un protocollo di comportamento specifico.

Quali sono invece le misure di sicurezza per gli esami di oggi?

I ragazzi dovranno entrare da una parte e uscire da un’altra parte, in modo da non incontrarsi mai; potranno essere accompagnati da una sola persona e ci dovrà essere sempre il rispetto di due metri di distanza. Tra un colloquio e l’altro ci sarà una pausa di qualche minuto per permettere ai collaboratori scolastici di sostituire banco, sedia, computer, cioè tutti gli oggetti toccati dal candidato. Saremo tutti con la mascherina, ma i maturandi durante l’orale potranno toglierla, mantenendo la distanza. Tutti, docenti compresi, firmeremo un’autocertificazione nel quale dichiariamo che non abbiamo la febbre e non siamo stati a contatto con casi conclamati di Covid.

Prevale in lei la preoccupazione o la voglia di rimettersi in gioco coi ragazzi?

Credo di rappresentare un po’ tutti in questo momento, abbiamo solo una gran voglia ripartire e tornare alla nostra normalità. Poterci confrontare di persona, anche nel rispetto delle regole per il contenimento, e soprattutto non vogliamo arrenderci. Questo è il primo passo verso un ritorno parziale e graduale alla normalità.

Quali sono state secondo lei le difficoltà più grandi che i maturandi hanno affrontato negli ultimi mesi?

Ho bei ricordi di quando, come insegnante, aiutavo i miei ragazzi a prepararsi alla maturità; specialmente nelle ultime settimane i ragazzi si ritrovavano insieme, magari in piccoli gruppi, a studiare e ripassare. Credo che questo sia mancato: un confronto tra pari, che in qualche modo che avrebbe potuto già prepararli anche psicologicamente a questo passaggio; certo magari questo è comunque avvenuto in videochiamata, però di fatto in solitudine.
Spero che abbiano avuto la forza e l’energia di non cedere all’isolamento e al senso di solitudine ma di fare squadra tra di loro.

Non ci sarà un momento collettivo nel quale presentarsi e parlare a tutti i ragazzi, come succedeva negli anni precedenti durante gli scritti; ma se lei potesse dare loro un messaggio, cosa direbbe loro?

Ragazzi in bocca al lupo, ce l’abbiamo fatta! Per tutti questi mesi abbiamo detto “andrà tutto bene”, ora mi voglio esporre e dico “va tutto bene”.

E agli insegnanti cosa vorrebbe dire?

Agli insegnanti posso dire non arrendiamoci, dobbiamo trovare dentro di noi le risorse per contrastare soprattutto psicologicamente la paura. Troveremo il modo per convivere nei prossimi mesi con questa situazione e sicuramente gli insegnanti troveranno le risorse per superare questo momento difficile.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 27/12 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 27-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 27/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 27-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 27/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 27-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 27/12/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 27-12-2025

  • PlayStop

    M7 - il settimanale di Metroregione di sabato 27/12/2025

    A cura di Roberto Maggioni, Alessandro Braga, Luca Parena e Chiara Manetti. M7 è il settimanale di Metroregione, una trasmissione per raccontare Milano e tutto quello che le sta attorno. In ogni puntata un tema affrontato a più voci. M7 è in onda tutti i sabati dalle 10.35 alle 11. Per comunicare con la redazione, per segnalazioni o spunti: metroregione@radiopopolare.it

    M7 – il settimanale di Metroregione - 27-12-2025

  • PlayStop

    Detto tra noi di sabato 27/12/2025

    Conversazioni con la direttrice. Microfono aperto con Lorenza Ghidini.

    Detto tra noi - 27-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 27/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 27-12-2025

  • PlayStop

    Gli accampamenti alla Columbia University contro i fondi per Israele in un documentario

    Kei Pritsker, regista con Michael T Workman del documentario “The Encampments”, racconta ai microfoni di Radio Popolare i retroscena della protesta studentesca pro Palestina alla Columbia University. “Gli studenti della Columbia protestano da anni per la Palestina e per ottenere che l’università dismetta gli investimenti in Israele – spiega Pritsker. L’università ha un ingente fondo di dotazione che investe in ogni sorta di attività, molte delle quali riguardano aziende produttrici di armi, aziende manifatturiere che realizzano armamenti, motori per elicotteri, bulldozer e ogni tipo di attrezzatura utilizzata in queste operazioni”. “The Encampments” fa parlare i ragazzi e le ragazze di questo movimento studentesco che dall’aprile del 2024 ha montato le tende nel giardino del Campus per chiedere trasparenza, il ritiro del denaro dagli investimenti israeliani e l’amnistia per gli studenti puniti per le proteste. “Chiunque creda ancora a questa narrativa sull’antisemitismo nel movimento per la Palestina dovrebbe semplicemente guardare il film – assicura Kei Pritsker”. Al momento “The Encampments” ha una distribuzione indipendente che lo diffonde nei cinema più coraggiosi. L'intervista di Barbara Sorrentini per la trasmissione Chassis.

    Clip - 27-12-2025

  • PlayStop

    Manovre pericolose

    L’undicesimo episodio del podcast dell’Alleanza Clima Lavoro, a cura di Massimo Alberti, è dedicato a un tema centrale del dibattito pubblico: la Legge di Bilancio, ovvero lo strumento chiave per orientare la nostra spesa pubblica. Da sempre l’Alleanza Clima Lavoro richiama la necessità di sostenere il percorso di transizione verso un’economia a zero emissioni, integrando politiche climatiche, industriali e del lavoro, e rafforzando al contempo il welfare e la qualità della vita delle persone. La manovra economico-finanziaria del Governo per il 2026 procede, purtroppo, in direzione opposta: è una “manovra pericolosa” che, oltre a non offrire una prospettiva di decarbonizzazione, prevede un aumento delle spese militari cui si accompagnano tagli o mancati investimenti in sanità, istruzione, ambiente e politiche industriali. Nel corso della puntata emergono tutte le criticità di una Legge di Bilancio che rinuncia a svolgere un ruolo di indirizzo strategico per il futuro del Paese. Il confronto tra l’analisi della manovra e le proposte alternative per migliorarla rilancia una domanda di fondo: quale modello di sviluppo intendiamo davvero perseguire?

    Clip - 27-12-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 26/12/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 26-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 26/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 26-12-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 26/12/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 26-12-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 26/12/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 26-12-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 26/12/2025 delle 19:48

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 26-12-2025

Adesso in diretta