Approfondimenti

Ema, cosa dice il ricorso di Milano

Annullamento e sospensione immediata. Sono due le mosse del Comune di Milano per portare l’Ema, l’Agenzia europea del Farmaco, da Amsterdam a Milano. Ricorsi che viaggiano indipendenti ma paralleli a quello presentato dal Governo.

Le parole del direttore dell’Ema Guido Rasi hanno riaperto le speranze italiane. Rasi ha detto che Amsterdam, a due mesi dall’assegnazione, è in ritardo con la preparazione della sede dove dovranno trasferirsi da marzo 2019 i 900 dipendenti dell’Agenzia. La soluzione transitoria proposta da Amsterdam “non è ottimale”, ha spiegato Rasi perché dimezza lo spazio attualmente usato nella sede di Londra. “Entrambe le parti hanno convenuto che gli edifici inizialmente proposti non erano pienamente adatti allo scopo e che, pertanto, i nostri partner olandesi hanno dovuto trovare un’altra opzione. Ciò ha richiesto più tempo del previsto, ma sono lieto che ora abbiamo trovato una soluzione. Tuttavia questa non è una soluzione ottimale, avremo solo la metà dello spazio rispetto alla nostra sede attuale a Londra”. Il doppio trasloco comporterà un aggravio dei costi e allungherà i tempi.

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha detto che “quando gli olandesi hanno fatto la loro proposta probabilmente erano consapevoli che non sarebbero stati pronti. Non hanno giocato pulito”. Milano ha così preparato due provvedimenti: un ricorso di annullamento al Tribunale dell’Unione Europea e un’istanza di sospensione immediata dell’aggiudicazione ad Amsterdam. Su quali basi? “La procedura è illegittima, non ha consentito di valutare la migliore offerta possibili” ci dice Massimo Condinanzi, docente di Diritto dell’Unione Europea alla Statale di Milano, che ha lavorato ai ricorsi insieme all’avvocato Francesco Sciaudone. Se il Governo contesta nel merito la scelta di Amsterda, Milano contesta “le modalità del sorteggio, l’effettuazione del sorteggio e la violazione dei principi di trasparenza e buon funzionamento della pubblica amministrazione”.

Professor Condinanzi, su cosa si basa il ricorso di Milano?

Riteniamo che la procedura utilizzata non ha garantito ai cittadini europei la miglior offerta possibile perché la soluzione offerta da Amsterdam sembra essere pregiudizievole per gli interessi di Ema. In particolare il Comune di Milano contesta la modalità, l’effettuazione del sorteggio e i principi di trasparenza e buon funzionamento della pubblica amministrazione.

Quindi non una critica nel merito, rispetto a quanto promesso da Amsterdam?

Amsterdam dichiarò fin dall’inizio di avere disponibilità di una sede provvisoria. Poi la situazione è apparsa ulteriormente aggravata, sembrano essere ancora più in ritardo. E allora ci siamo chiesti come fosse stata svolta questa selezione delle offerte e riteniamo che questa operazione vista a posteriori non abbia consentito l’individuazione dell’offerta migliore. Andando a sindacare tutto il procedimento riteniamo che ci siano profili di illegittimità.

Cosa intende con illegittimità?

Riteniamo che quella decisione sia invalida e debba essere annullata dai giudici dell’Unione Europea.

Quanto c’entrano le parole del direttore dell’Ema Guido Rasi a proposito della soluzione “non ottimale” e dei ritardi?

C’entrano perché le sue parole hanno definitamente confermato che la sede di Amsterdam non era la più idonea e siccome sappiamo che Milano ha una sede con migliori caratteristiche ci siamo chiesti come sia stato possibile arrivare a quella decisione. Andando a verificare riteniamo che quella procedura sia viziata da alcuni elementi. Le modalità del sorteggio e la stessa scelta sono elementi sindacabili sul piano della legittimità.

Cosa c’è di diverso rispetto al ricorso del Governo?

Il ricorso del Governo è fondato su elementi di merito, quindi il sospetto che i dati forniti da Amsterdam siano incompleti.

Quali sono i tempi per la valutazione dei ricorsi?

Per il giudizio del Tribunale di Lussemburgo ci vorrà parecchio tempo, superiore ad un anno. Nel caso del Governo italiano i tempi saranno più brevi. Il comune di Milano ha presentato anche un’istanza di sospensione e su questa la pronuncia arriverà molto prima.

E se questa istanza di sospensione dovesse essere accolta cosa accadrà?

Quel processo non potrà essere portato al suo completamento, rimarremmo in stand by fino a che il giudice non giudicherà nel merito. Sarebbe una decisione anche nell’interesse dell’Olanda perché stanno comunque cercando di andare avanti a tappe forzate, per colmare i deficit della proposta, spendendo soldi ed energie, e sarebbero energie e soldi sprecati se poi il giudice dovesse darci ragione.

Ascolta l’intervista al professor Massimo Condinanzi, docente di Diritto Europeo all’Università Statale di Milano:

Massimo Condinanzi

 

  • Autore articolo
    Roberto Maggioni
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 25/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 25-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 25/12 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 25-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 24/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 25/12/2025 - ore 12:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 25-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 25/12/2025 - ore 11:33

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 25-12-2025

  • PlayStop

    Fuori di cella 25/12/2025 - ore 10:00

    Anche quest’anno torna la storica trasmissione di Radio Popolare, condotta da Claudio Agostoni, dedicata agli auguri di buon Natale e buon anno ai parenti e agli amici, ospiti nelle patrie galere. Alcuni collaboratori/amici di Radio Popolare, che lavorano in alcune carceri italiane, hanno registrato gli auguri che alcuni detenuti, impossibilitati a telefonare in diretta, hanno inviato a parenti ed amici: le voci da Bollate, Rebibbia e Lodi. E poi Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, conduttori a Radio Popolare di Jailhouse Rock, gli operatori della Coop. Articolo 3 del carcere di Bollate e Andrea Ferrari del Circolo Arci Ghezzi di Lodi fanno i loro auguri all’universo penitenziario italiano per il 2026.

    Gli speciali - 25-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di giovedì 25/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 25-12-2025

  • PlayStop

    Pop Music di giovedì 25/12/2025

    Una trasmissione di musica, senza confini e senza barriere. Canzoni da scoprire e da riconoscere, canzoni da canticchiare e da cui farsi cullare. Senza conduttori, senza didascalie: solo e soltanto musica.

    Pop Music - 24-12-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di mercoledì 24/12/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni mercoledì approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 24-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 24/12/2025 - ore 20:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 24/12/2025 - ore 20:02

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2025

  • PlayStop

    Popsera di mercoledì 24/12/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 24-12-2025

Adesso in diretta