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Boom di donazioni alle cause progressiste

L’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti – per quanto disperante – ha almeno un effetto positivo. Le donazioni di denaro a organizzazioni che si battono per i diritti delle donne e per altre cause progressiste si sono moltiplicate.

Planned Parenthood, un’organizzazione che difende il diritto all’aborto, ha visto le donazioni aumentare di 40 volte in poche settimane. Il 70 per cento dei donatori non aveva mai contributo prima.

C’è anche il gusto della provocazione: ben 82 mila persone hanno donato a Planned Parenthood a nome di Mike Pence, l’uomo scelto da Trump come vice-presidente, noto per essere un pasdaran anti-aborto. I ringraziamenti di Planned Parenthood, insomma, arrivano dritti all’ufficio di Pence.

Il sito internet dell’American Civil Liberties Union è collassato il giorno dell’elezione di Trump per le troppe donazioni, che sono aumentate del settemila per cento. Da allora la ACLU ha raccolto 23 milioni di dollari da più di 300 mila piccoli donatori: un record nella sua storia.

La ACLU ha  particolarmente bisogno di fondi in questo momento perché ha promesso di portare Trump davanti ai giudici, se i falchi della sua amministrazione andranno a toccare i diritti civili degli americani. La sua campagna usa la foto del Presidente eletto e la scritta “see you in court“, ci vediamo in tribunale.

Secondo il quotidiano britannico Guardian, sono di diverso tipo le associazioni che hanno visto un vertiginoso aumento delle donazioni dall’8 novembre in poi. Si tratta di gruppi ambientalisti, gruppi per il diritto di voto e per i diritti degli immigrati, sindacati che si battono per un aumento del salario minimo, ong a favore della scuola pubblica. E’ cresciuto enormemente anche il numero di aspiranti volontari.

Diverse associazioni sostengono che quest’anno molti americani, invece di spendere per i regali di Natale, hanno deciso di donare per le cause che stanno loro a cuore e che sentono minacciate.

Il Sierra Club – un’associazione ambientalista preoccupata perché Trump nega il cambiamento climatico – ha raccolto più donazioni nella settimana seguente all’elezione di Trump che nell’intero anno precedente.

Anche diverse associazioni LGBT come Human Rights Campaign e Lambda Legal hanno beneficato dell’effetto Trump e hanno visto le loro casse riempirsi come mai fino ad ora.

Riguardo a Planned Parenthood, Obama ha cercato di tutelare in extremis i milioni di americani che utilizzano i suoi servizi (non solo aborto, ma anche contraccezione, pillola del giorno dopo e salute riproduttiva). Trump aveva promesso di toglierle i fondi federali. Il 15 dicembre scorso l’amministrazione Obama ha emesso un provvedimento che vieta ai singoli Stati di sottrarre fondi pubblici alle organizzazioni che offrono fra i loro servizi l’interruzione di gravidanza. Il provvedimento entrerà in vigore a gennaio, due giorni prima dell’inauguration day dell’Amministrazione Trump.

  • Autore articolo
    Michela Sechi
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    Sono passati dieci anni da quella notte del 13 novembre 2015, in cui durante il concerto degli Eagles Of Death Metal centotrenta persone persero la vita nell’attacco terroristico che colpì il Bataclan di Parigi. Costruito nel 1864 e dal 1991 dichiarato monumento storico, negli anni il locale ha portato sul palco della capitale innumerevoli artisti internazionali diventando un vero e proprio ”tempio della musica” francese. Oggi a Volume, il ricordo della “generazione Bataclan” e del concerto inaugurale tenuto da Sting un anno dopo la strage, in occasione della riapertura del locale. Ascolta lo speciale sul Bataclan.

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