Approfondimenti

Dibattito su Craxi. Sala: ricomporre la frattura a sinistra col mondo socialista

Il sindaco di Milano Beppe Sala

Milano è stata la città simbolo del Psi e alla presentazione del libro di Claudio Martelli su Craxi la sala era strapiena, decine le persone in piedi. Molto attese le parole del sindaco di Milano, Beppe Sala, soprattutto per le polemiche attorno al dibattito su Craxi e l’ipotesi di intitolazione di una via allo storico segretario del PSI.

Beppe Sala ha risposto affermando che la questione di Craxi merita un dibattito in Consiglio Comunale. E in questa intervista a Radio Popolare si spinge oltre, affermando la necessità di una elaborazione e comprensione di quegli anni per ricomporre una frattura mai sanata. E parla della sua visione del PD e della politica italiana, partendo dalle cose da fare.

Al di là del dibattito su Craxi e sulla strada eventualmente da dedicargli a Milano, a suo parere c’è ancora una frattura da ricomporre con la Prima Repubblica? É necessario farla? E in cosa consiste questa frattura?

Io sono solo sommamente interessato ai destini della sinistra. Mi sono permesso, credo in maniera molto garbata e tranquilla, quando Nicola Zingaretti la settimana scorsa ha parlato di un’ipotesi di apertura e di cambiamento della pelle e di un nuovo mondo a sinistra, di chiedergli “ma tu stai parlando del PD o stai parlando della sinistra”? E non è una domanda capziosa, perché io credo che l’unica possibilità di vedere una sinistra vincente deve essere la possibilità che, anche attraverso una rivalutazione e comprensione di certi momenti, si vada al di là di una serie di barriere che ci siamo un po’ posti noi.

Parliamo di riassorbire quel mondo che era socialista e che poi si è disperso in una diaspora?

Però non riassorbirlo per contare dal 22% al 24%. Riassorbire se riteniamo che alcune idee portanti di quel mondo abbiano senso ancora oggi. D’altro canto è una riflessione che si sta facendo nel mondo, è quello di cui stanno parlando i democratici americani.

Ma secondo lei bisogna farla questa cosa?

Io penso che si debba fare.

Parte del dibattito pre-congressuale del Partito Democratico verte sulla figura di Craxi. Non è un po’ anacronistico? Molti dicono “preoccupatevi delle cose concrete, siete al governo e state realizzando poco

Bisogna preoccuparsi dell’uno e dell’altro. Noi diciamo che il populismo salviniano è qualcosa che porterà il Paese allo schianto, al contempo i cittadini vedono in quella proposta degli elementi di chiarezza. Quali sono gli elementi di chiarezza della proposta a sinistra? Se non riusciamo neanche ad essere d’accordo su quei tre o quattro elementi fondamentali che costituiranno la nostra bandiera, come si può ritrovare il consenso? Io non sono tanto da dibattiti infiniti, mi sento una persona che cerca di dare il giusto tempo al dibattito, per poi prendere una decisione e lanciare l’azione. Oggi però noto che non si prendono decisioni neanche sugli elementi fondamentali.

Se dipendesse da lei, da dove partirebbe?

Senza enfatizzare il metodo Milano, credo che la nostra proposta basata sulla crescita e sullo sviluppo e sulla solidarietà debba trovare senso anche nell’intero Paese. Noi non parliamo abbastanza di come si fa a crescere. Purtroppo il debito pubblico non si cancellerà mai e senza la crescita non c’è alcuna possibilità di fare politiche sociali. Credo che tutto vada messo lì. Io cancellerei il reddito di cittadinanza, anche se le ragioni per averlo introdotto ci sono. Cancellerei Quota 100 e gli 80 euro e metterei quelle risorse, che sono una ventina di miliardi, in politiche di sviluppo, nelle infrastrutture e nel lavoro. De Bortoli ha parlato recentemente di ‘credito di cittadinanza’ ed è qualcosa di abbastanza affascinante. Piuttosto che darti 800 euro in attesa che troverai un lavoro, te ne do di più come credito nel momento in cui dimostri che sei già parte attiva di un processo di crescita. È chiaro che nessuno di noi ha la bacchetta magica, però purtroppo non si può che stare concentrati sull’azione, la riflessione va fatta.

Lei propone un dibattito in Consiglio Comunale a Milano sulla figura di Craxi e su quegli anni, un dibattito propedeutico a una eventuale intitolazione di una Via cittadina a Craxi. Auguri, ci vorrà l’elmetto.

Forse sì, però vivendo il Consiglio Comunale spesso gli stessi consiglieri si lamentano, e hanno in parte ragione, che il ruolo del Consiglio è svilito. Ora, perché non dare al Consiglio Comunale la possibilità di un confronto anche alto su questioni del genere?

Foto dal profilo ufficiale di Beppe Sala su Facebook

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 31/10 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 31-10-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 31/10 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 31-10-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 31/10/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 31-10-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 31/10/2025 delle 07:14

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 31-10-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Volume di venerdì 31/10/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 31-10-2025

  • PlayStop

    "Pasolini: ordine eseguito"

    Simona Zecchi, giornalista romana, da anni lavora sull'assassinio di Pier Paolo Pasolini ed ha recentemente curato un nuovo libro: "Pasolini: ordine eseguito", l'inchiesta definitiva sui responsabili e i moventi del più atroce crimine italiano. Vi proponiamo il suo intervento alla serata “Quelli che il ‘75”, che si è svolta lo scorso 11 ottobre al teatro Carcano di Milano.

    Clip - 31-10-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di venerdì 31/10/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 31-10-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 31/10/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 31-10-2025

  • PlayStop

    Cori fascisti a Parma: "Meloni non può far finta di niente"

    28 ottobre, anniversario della Marcia su Roma. Nella sede di Fratelli d’Italia a Parma, in pieno centro storico, si riuniscono i giovani del partito di Giorgia Meloni. E dalle finestre aperte sulla piazza si sentono cori fascisti e inni al duce. Dopo la diffusione del video sono cominciate le prime reazioni, anzitutto dalla città emiliana, medaglia d’oro della Resistenza. Il sindaco Michele Guerra ha condannato l’accaduto, il Partito Democratico regionale ha chiesto conto alla presidente del consiglio. Il coordinamento Regionale dei giovani di Fratelli d’Italia è intervenuto annunciando il commissariamento della sezione parmigiana, per quella che ha definito “incompatibilità politica”. Ricordiamo che non è la prima volta che i giovani del partito di Meloni finiscono al centro dell’attenzione: fece molto rumore l’inchiesta di Fanpage intitolata “gioventù meloniana”, da cui emergevano parole antisemite e fasciste nelle loro riunioni. Alessandro Principe ha intervistato il presidente dell'Anpi provinciale di Parma Nicola Maestri.

    Clip - 31-10-2025

  • PlayStop

    Cult di venerdì 31/10/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Riccardo Milani sul film "La vita è così"; l'installazione "Frangi. Nobu at Alba" nella Sala Stirling di Palazzo Citterio; Maura Locantore sulle iniziative al Centro Studi Pasolini in occasione del 50° della morte del poeta e intellettuale; la rubrica di fumetti a cura di Antonio Serra...

    Cult - 31-10-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 31/10/2025

    Una nuova delibera che rischia di aggravare la sanità lombarda. Qualità dell’aria e infanzia. Castellanza: cosa accade all'oncologia di Multimedica. Torniamo a parlare di Gaza con Yara Abushab, studentessa di medicina a Gaza ora in Italia.

    37 e 2 - 31-10-2025

  • PlayStop

    ALESSIA LOCATELLI - LA VALIGIA DELL'ATTORE

    ALESSIA LOCATELLI - LA VALIGIA DELL'ATTORE - presentato da Tiziana Ricci

    Note dell’autore - 31-10-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di venerdì 31/10/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 31-10-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 31/10/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 31-10-2025

Adesso in diretta