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Di Maio all’attacco dei giornalisti

Un maldestro tentativo di silenziare i giornalisti, la maggior parte dei quali della cronaca giudiziaria, che stanno seguendo l’inchiesta sul Campidoglio e sulla sindaca di Roma, Virginia Raggi.

Luigi Di Maio, candidato premier in pectore per il Movimento 5 Stelle, vicino politicamente alla sindaca, ha scritto una lettera al presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, in cui indica i nomi dei giornalisti che, si legge, scrivendo delle vicende che toccano il M5S a Roma avrebbero inscenato “uno spettacolo indegno da parte di certa stampa”.

La lista stilata Di Maio comprende Fiorenza Sarzanini e Ilaria Sacchettoni del Corriere della Sera, Carlo Bonini de La Repubblica, Emiliano Fittipaldi de L’Espresso, Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, Elena Polidori del Quotidiano Nazionale, Valentina Errante e Sara Menafra de Il Messaggero.

Di Maio parla di “operazione di discredito nei confronti della Raggi” “iniziata ben prima che il Movimento 5 Stelle vincesse le elezioni a Roma” e definisce “menzogne e notizie letteralmente inventate” le cronache di giornali e telegiornali relative al caso della polizza vita intestata da Salvatore Romeo a Virginia Raggi.

Il leader dei 5 stelle definisce il lavoro sul caso Raggi-Campidoglio una “campagna diffamatoria” e, con un post sulla sua pagina Facebook, chiede ai militanti di “reagire” raccontando “i nostri successi ottenuti nelle città che governiamo”.

Di Maio aveva già attaccato la stampa nei giorni scorsi, arrivando a chiedere le scuse da parte dei giornalisti. Si era rivolto a Iacopino il quale gli aveva risposto invitandolo a “segnalare i casi di comportamenti a suo avviso deontologicamente scorretti”. Un invito a cui è seguita la lettera coi nomi dei giornalisti nel mirino del Movimento 5 Stelle.

Sul fronte della cronaca è di ieri la notizia che Virginia Raggi è indagata una seconda volta, sempre per abuso d’ufficio, questa volta per la promozione di Salvatore Romeo, anch’egli a sua volta indagato. Romeo fu promosso da funzionario comunale a capo della segreteria politica di Raggi, con uno stipendio triplicato, da 33mila Euro l’anno a 93mila l’anno.

Salvatore Romeo stipulò due assicurazioni sulla vita a nome di Raggi. La sindaca ha affermato di non averne mai saputo nulla e il caso della polizza viene utilizzato da Di Maio per tentare di dimostrare che sarebbe in atto un tentativo di “infangare e colpire in  maniera brutale” Raggi e il Movimento 5 Stelle. I magistrati ascolteranno Romeo e gli chiederanno anche il perché di quelle polizze. Servivano a ottenere favori dai beneficiari?

Tra le prime reazioni all’attacco di Di Maio, quella del direttore de La Repubblica, Mario Calabresi, e la presa di posizione da parte del Comitato di Redazione de Il Messaggero:

Il Comitato di redazione del Messaggero esprime piena solidarietà alle colleghe Valentina Errante e Sara Menafra attaccate, assieme ai colleghi di altri giornali, con toni da crociata da Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle, semplicemente per avere fatto il loro lavoro di croniste. Di Maio nella lettera postata sul suo profilo Facebook scrive di uno “spettacolo indegno” e di “menzogne e notizie inventate”. Non saranno le offese, le intimidazioni e le minacce, da sempre inaccettabili, a fermare tutti i giornalisti del Messaggero dal fornire ai lettori un’informazione corretta e trasparente. Il Cdr del Messaggero chiede al presidente all’Ordine dei Giornalisti e al Sindacato di prendere immediatamente posizione a difesa delle colleghe e dei colleghi pesantemente offesi nella dignità personale e nella professione dalle parole di Luigi Di Maio. Condanna altresì la recrudescenza di un dibattito politico che sta assumendo toni molto pesanti, ben al di fuori da una normale dialettica.

 

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
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    Tre anni di Chat Gpt. Il 30 novembre 2022 la società californiana Open AI metteva a disposizione degli utenti, gratuitamente, il primo software di intelligenza artificiale (IA). A distanza di tre anni c’è una bolla speculativa, generata dagli investimenti multi-miliardari nell’IA, che rischia di scoppiare su Wall Street. Non è escluso, però, che si sgonfi lentamente, senza provocare grossi danni. Un’ipotesi che i capi di Big Tech (le grandi società tecnologiche da Apple a Microsoft, da Google a Amazon, a Meta e a diverse altre) sembrano escludere, preferendo messaggi allarmistici. Sundar Pichai, amministratore delegato di Google-Alphabet qualche giorno fa ha detto: se scoppiasse una bolla nel settore dell'IA «nessuna azienda ne sarebbe immune, inclusi noi». Pubblica ha ospitato il giornalista e saggista Michele Mezza e la filosofa della scienza Teresa Numerico.

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    Medicina: ricorso collettivo contro la ministra Bernini

    Al via le prove sulle tre materie del semestre filtro (chimia, fisica e biologia) per tutti i pre-iscritti a Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria, poi per tutti quelli che avranno passato i tre testi (scritti a risposta multipla) andranno in una graduatoria dove poi verranno ammessi a numero chiuso (per le università private e telematiche invece è rimasto lo sbarramento del test d’entrata). “Era difficile fare peggio del numero chiuso, ma la ministra c’è riuscita. Il numero chiuso spostato da settembre a gennaio è una ingiustizia in più e un favore ai privati”. Alessandro Bruscella, Coordinatore nazionale Unione degli Universitari, presenta il ricorso collettivo che da oggi verrà annunciato sotto il ministero con una manifestazione con Rete degli Studenti e altre organizzazioni. “Ci vuole un investimento strutturale, corsi di accesso aperti e poi specializzazioni anche a numero chiuso. Invece ci sono tagli ovunque”. Ascolta l'intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli ad Alessandro Bruscella.

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    Flavia Perina, Editorialista de La Stampa, ricostruisce per noi gli ultimi sviluppi dello scontro tra Fratelli d'Italia e il Quirinale; da chi arriva la mail, chi ha manipolato, perché l'attacco al Colle? Boomerang o inizio di campagna elettorale. Sandra Zampa, Senatrice PD, amica del consigliere Garofani denuncia il clima che questo caso alimenta: complotto, sfiducia, attacco alla figura istituzionale più riconosciuta dagli italiani. Alessandro Bruscella, Coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari, ci racconta il perché del ricorso collettivo contro il semestre filtro per Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria, che di fatto ha spostato la barriera all'entrata di qualche mese, aggravando costi e tempi di indecisione, oltre che favorendo le università privata che sono escluse dal provvedimento. Paolo Limonta, Presidente CIAI, Centro italiano aiuti infanzia, e maestro in pensione, nella Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia ci spiega quanto Milano abbia da fare sulla povertà assoluta, educativa, alimentare... tra sfratti, opportunità negate e un'attenzione pubblica molto distratta sul tema bambini e bambine.

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