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Cronache – Il racconto del pestaggio alla Diaz

Questa è una ricostruzione, grazie al contributo dei nostri corrispondenti, dei protagonisti di quelle ore e degli ascoltatori, di quanto avvenuto alla scuola Diaz di Genova dalle 00.04 del 22 luglio 2001, fino alla mattina inoltrata.

Il materiale d’archivio è stato raccolto in genova/luglio 2001 – cronache, un volume con cd pubblicato da Radio Popolare a settembre 2001. Il ricavato di quell’operazione editoriale è stato donato alla famiglia di Carlo Giuliani, il manifestante ucciso dalla polizia il 20 luglio 2001.

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Scrive Piero Scaramucci nell’introduzione al volume:

“La memoria dei grandi episodi tende rapidamente a cristallizzarsi, a formare un quadro di interpretazioni e analisi suggerite dalle esperienze personali e dai convincimenti politici. I fatti diventano un mito e più sono importanti, più diventa difficile riesaminarli. Il luglio 2001 di Genova è già nella mitologia, il dibattito che lo segue spesso attinge più al confronto fra le diverse interpretazioni che ai fatti che si svolsero.

Abbiamo quindi pensato di dare un contributo utile alla memoria e alle analisi con questi documenti, queste cronache. Che Genova sia stata un passaggio cruciale non c’è dubbio. Dopo oltre due decenni, per la prima volta in Italia si manifestava un movimento tanto ampio e soprattutto così ricco di idee, alcune figlie della sinistra altre del tutto originali, e queste idee avevano, hanno, il denominatore comune della critica complessiva al sistema. Il nuovo sistema internazionale.

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Come internazionale, senza alcuna forzatura, è il nuovo movimento che serpeggiaper il mondo e cerca di tradursi in progetto politico alternativo. E parallelamente alla blindatura della città, la repressione violenta del movimento, i metodi adottati contro una folla di 300 mila persone apprivano simbolica inaugurazione di un progetto di fascistizzazione dello Stato.

Di tutto questo e di molto altro vistose tracce si colgono nelle cronache e nelle parole dei protagonisti, in quel racconto in diretta, passo passo, spesso con il cuore in gola che è stato fatto nelle giornate di Genova dalle decine di cronisti delle Radio di Popolare Network e dai fotografi che hanno vissuto in mezzo agli avvenimenti. Delle migliaia di ffoto ne abbiamo scelte 150, delle 100 ore di trasmissione abbiamo scelto passaggi significativi per un totale di 6 ore. Dal concerto di Manu Chao e dei 99 Posse, che è stato colonna sonora di quel periodo, abbiamo scelto alcune esecuzioni integrali e alcuni motivi come stacchi musicali.

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Chi ha lavorato a questa pubblicazione lo ha fatto gratuitamente, tutti hanno rinunciato a diritti ed esclusive, per contenere i costi e quindi il prezzo di vendita e consentire al maggior numero di persone di avere non un gadget di Genova ma elementi concreti per la memoria e la comprensione.

Sarà utile a tutti, oggi e soprattutto domani, scoprire o riscoprire quei sonori e quelle immagini. Tasselli, che non ricostruiscono tutto il mosaico, ma riportano al vero fatti, idee, sentimenti, atmosfere, contesti, senza i quali la mitizzazione a volte dimentica la realtà.

Una realtà così ricca e forte, che la tragedia americana dell’11 settembre e la guerra scatenata il 7 ottobre non solo non la oscurano ma anzi la ripropongono   come punto di riferimento al quale guardare nel panico mondiale che ci viene annunciato”.

Quel “domani” è arrivato, 15 anni dopo.

 

“Ci stanno assaltando”: dalla Diaz arriva questa telefonata.

Track 03

Interveniene Vittorio Agnoletto, portavoce del Genova Social Forum: “Un comportamento da stato sudamericano”

Loredana De Petris: “Hanno sfasciato tutto e portato via della gente”

L’allarme arriva dallo Stadio Carlini: “La polizia sta per venire qua”

Ancora dalla Diaz Vittorio Agnoletto: “Siamo al di fuori della Costituzione italiana”

Antonio Dini e il primo racconto dall’interno della scuola

“Non ho dichiarazioni da fare” dice il vice questore Spanò

All’interno della scuola le chiazze di sangue non si sono raggrumate

Un ascoltatore: “Genova è Santiago del Cile”

Il racconto di Lorenzo Guadagnucci

Angelo Miotto è in questura, ma non si possono fare domande

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    La dispersione scolastica e il ritiro sociale sono due fenomeni che colpiscono ragazze e ragazzi che “si sentono fuori dal network relazionale della classe, che hanno paura dell'incontro con l'altro sesso, che hanno paura della socializzazione e che, quindi, preferiscono starsene fuori, preferiscono di no” ci spiega Antonio Piotti, psicologo e psicoterapeuta dell'Istituto Minotauro, esperto di disagio giovanile e adolescenziale. Storie di adolescenti che si sentono esclusi, famiglie in difficoltà, territori poveri di possibilità o scuole che faticano a trattenere i più fragili. Ragazze e ragazzi che abbandonano la scuola prima di avere conseguito un diploma o che si autorecludono in casa. Ascolta l'intervista andata in onda a Fuori registro, la trasmissione dedicata al mondo della scuola, in onda ogni martedì, dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Lara Pipitone, Chiara Pappalardo e Sara Mignolli.

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    Promemoria per i tempi di manovre di bilancio. Più soldi guadagni e maggiori sono i benefici fiscali che ricevi dal governo. E’ il capolavoro politico-fiscale che il governo Meloni è riuscito a realizzare con l’ultima legge di bilancio, ora in discussione in parlamento. Ha scritto l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB), istituzione indipendente, nei giorni scorsi: «la riduzione dell’aliquota legale dal 35 al 33 per cento, nell’intervallo di reddito tra 28.000 e 50.000 euro, produce un beneficio fiscale differenziato che cresce al crescere del reddito». Ripetiamo: il taglio delle aliquote Irpef ha prodotto «un beneficio fiscale differenziato che cresce al crescere del reddito». Una manovra regressiva, che fa aumentare le disuguaglianze. Alla stessa conclusione è arrivata anche l’Istat e la Banca d’Italia. Ma il governo Meloni ha preso le distanze da queste conclusioni. Pubblica oggi ha ospitato l’economia Maurizio Franzini e la sociologa Enrica Morlicchio. Di fronte alle politiche della destra al governo che aumentano esplicitamente le disuguaglianze, abbiamo deciso di partire dai fondamentali con i nosti ospiti: che cos’è l’uguaglianza? Cosa significa parlare di uguaglianza in un paese che la prevede fin dalla sua Costituzione (articolo 3)? Quali meccanismi ha messo in moto l’esecutivo per una manovra “di classe”?

    Pubblica - 11-11-2025

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    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

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    MASSIMO FILIPPI - LAIKA, FORSE

    MASSIMO FILIPPI - LAIKA, FORSE - presentato da Cecilia Di Lieto

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    Dopo il taglio ai fondi antismog da Meloni e Salvini meno soldi ai trasporti lombardi

    Dopo la sforbiciata da 270 milioni in tre anni ai fondi per le politiche anti inquinamento, arriva la conferma che dal governo Meloni arriveranno fondi insufficienti anche per il trasporto pubblico locale. La Lombardia è particolarmente penalizzata e se n’è accorto persino il presidente della giunta lombarda Attilio Fontana che ora chiede più risorse al Governo. La Lombardia riceve il 17,6% delle risorse nazionali destinate al trasporto pubblico, una quota che sembra destinata a non aumentare. Il risultato per chi si muove sui mezzi pubblici è che, sia con la mano del governo nazionale, sia con quello di quello regionale, i fondi sono insufficienti. E davanti ai finanziamenti insufficienti tocca ai comuni integrare con fondi propri. Per le opposizioni di centrosinistra la destra è incapace di risolvere i problemi dei cittadini. La denuncia di Simone Negri, consigliere regionale del Pd che si occupa di trasporti.

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    CECCHETTIN DUE ANNI DOPO

    La giovane età di vittima e assassino non era un’anomalia. Due anni dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin i dati lo confermano: si abbassa progressivamente l’età di chi agisce e subisce violenza. Qualcosa non funziona, forse, nel passaggio generazionale anche da parte di chi si sente assolto. Servirebbe parlarne a scuola? Si, ma soltanto con l’autorizzazione delle famiglie, secondo la destra. Cioè di quei soggetti all’interno dei quali, quando c’è, la violenza viene esercitata. Ospiti: Elisabetta Canevini, Presidente quinta sezione penale del Tribunale di Milano; Lara Pipitone, insegnante, conduttrice di “Fuori Registro” su RP; Lorenzo Gasparrini, filosofo, formatore per la Fondazione Giulia Cecchettin. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 11-11-2025

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    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 11/11/2025

    La Lega fa marcia indietro e emenda la sua proposta di vietare l'educazione sessuale-affettiva nelle scuole medie: si potrà fare col consenso informato dei genitori. Il commento di Elisabetta Piccolotti deputata di Avs. La Dottoressa Simona Chiatto del consultorio Gli Aquiloni ci racconta cosa significa educazione sessuale e affettiva e come si fa nelle scuole primarie e secondarie. Sempre più app ci chiedono il consenso alla geolocalizzazione poi vendono i dati sui nostri spostamenti e abitudini ad aziende di ogni tipo: ma chi è interessato ai nostri dati, perché e come difenderci, le risposte di Marco Schiaffino giornalista esperto di cybersicurezza e nostro conduttore di Doppio Click. Cristina Franceschi, presidente della Fondazione Roberto Franceschi Onlus ci racconta il convegno "𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚" di venerdì prossimo in Comune di Milano, con gli interventi di nove testimoni che racconteranno la storia degli indumenti donati per essere intrecciati insieme nell'opera realizzata dall’artista Patrizio Raso "Ombra di tutti" che sarà esposta il 3 dicembre alla Casa della memoria.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 11-11-2025

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