Approfondimenti

COVID-19, Milano rischia misure più restrittive? Parla il direttore sanitario dell’ATS

Milano COVID19

La curva dell’epidemia è in crescita in tutto il Paese, e in gran parte del resto del Mondo, ma anche per questa cosiddetta seconda ondata la Lombardia si conferma la Regione più colpita. Da qualche giorno, però, è l’area metropolitana di Milano a far registrare circa la metà dei contagi da COVID dell’intera Regione e l’ipotesi di nuove misure più limitanti per Milano non è così lontana dalla realtà.

Ne abbiamo parlato con Vittorio Demicheli, direttore sanitario dell’ATS Milano. L’intervista di Lorenza Ghidini e Alessandro Braga a Prisma.

L’area metropolitana di Milano sta registrando da giorni circa la metà dei contagi di COVID del territorio lombardo. E di questi circa la metà sono in città. Questo significa che si potrebbero ipotizzare delle misure ad hoc per Milano e provincia?

Milano questa volta è interessata in maniera diretta dal COVID, mentre durante la prima ondata era stata solo lambita. Ora, come lei ha detto, metà dei casi sono nel nostro territorio e metà sono in città. Quello che preoccupa di più non è tanto il numero quanto la velocità di crescita. Se prendiamo la popolazione scolastica, che per il momento è poco interessata come numero, e la usiamo come indicatore vediamo che ogni settimana i casi raddoppiano: questa settimana sono circa 200, la settimana scorsa erano meno di 100. Ognuno di questi ragazzi infetti ci comporta dieci volte il numero di contatti da mettere in isolamento e il lavoro di prevenzione sta diventando difficile da contenere. Se la velocità di crescita nella popolazione scolastica è questa, è ragionevole che la stessa cosa avvenga nella popolazione generale. È facile che i 500 casi di oggi nel giro di 7-10 giorni diventino molti di più. È questa la cosa che ci preoccupa.

Avete diffuso i dati relativi ai positivi al COVID-19 a Milano delle ultime settimane e abbiamo visto che ci sono molti bambini, ragazzi e i loro genitori. Si ribadisce che il grosso dei contagi avviene in famiglia, ma si può dire dove lo si prende?

È difficile da dire. Le stime vengono fatte in base all’indice di positività dei tamponi stanno suggerendo una dimensione di contagi presenti dell’ordine quasi del 10% della popolazione. È difficile dire esattamente dove viene contratto il virus. È invece abbastanza chiaro che viene trasmesso soprattutto nelle famiglie. In questo momento siamo già nella fase in cui pensare di limitare la diffusione del contagio con la tracciatura, cioè identificando le persone e mettendole in isolamento, probabilmente non basta più. Dobbiamo già pensare già a delle azioni di riduzione della probabilità di infettarsi riducendo le attività sociali.
Le cose che ha fatto il governo con l’ultimo Dpcm a mio giudizio non sono sufficienti per proteggere una metropoli come Milano. Dobbiamo occuparci di diradare l’uso dei mezzi di trasporto, dobbiamo occuparci di limitare le attività che io chiamo superflue, non perché non siano importanti: un bambino a Milano ha bisogno di fare attività sportiva, ha bisogno di andare a fare palestra, però in questo momento se vogliamo preservare l’attività scolastica fondamentale probabilmente dobbiamo limitare tutte le attività extra scolastiche che sono meno fondamentali in questo momento.

Può farci degli esempi concreti di cosa bisognerebbe limitare?

Tutto ciò che è aggregazione in questo momento costituisce sicuramente una situazione di elevato rischio. Dobbiamo sicuramente limitare cerimonie, feste, manifestazioni, riunioni in precedenza. Dobbiamo anche pensare per i ragazzi più grandi e le università allo strumento della didattica a distanza che, lo capisco, non è equivalente alla didattica in presenza.

Questi sono i suggerimenti che voi, come ATS Milano, rinnoverete alla politica nei prossimi giorni?

Sì, in questo momento ci sono una serie di misure allo studio. L’idea dell’ATS di Milano è di distinguere le attività in base al loro livello di essenzialità e in base al loro livello di rischio. Dobbiamo cercare di proteggere il più possibile le cose sono un po’ rischiose ma essenziali, mentre dovremmo eliminare le cose che sono meno essenziali e ad alto rischio. Le cose poco essenziali e a basso rischio saranno lasciate alla discrezione dei cittadini. Una cosa che so che la vostra radio sta facendo, ed è encomiabile, è proprio sollecitare le persone a identificare quelle cose a cui possono rinunciare per non dover rinunciare all’attività di vita fondamentale. Credo che questa sia una linea di pensiero che dobbiamo estendere a tutta la nostra popolazione.

Come siamo messi col potenziamento della medicina territoriale?

Nel corso dell’estate abbiamo fatto una serie di azioni di potenziamento. Ciò che in questa regione si rivelato essere carente è la presenza di una struttura organizzata entro la quale funziona la medicina territoriale e questa struttura non può essere reinventata in pochi giorni. Noi stiamo monitorando un fenomeno che dal punto di vista della gravità clinica è ancora molto lieve e quindi rispetto a marzo abbiamo alcune settimane di tempo per fare tutte le azioni necessarie senza arrivare a impegnare i servizi ospedalieri di emergenza. I servizi territoriali stanno svolgendo una grande opera. A Milano, in questo momento, i medici di medicina generale se vogliono possono prenotare direttamente i tamponi oppure possono autorizzare l’interessato a prenotarselo autonomamente e tra un pochino sarà attivato un sistema che consente di fare la stessa cosa con i pediatri per la scuola. Queste sono tutte attività che fa la medicina del territorio. Arriveranno i test rapidi e saranno messi a disposizione anche dei medici di medicina generale.

È vero che i medici di base possono rifiutarsi di fare il vaccino antinfluenzale?

Non solo quest’anno. La Regione Lombardia, come molte Regioni, partirà a novembre, come tutti gli anni. Il vaccino ci sarà per tutte le persone ad alto rischio. Abbiamo comprato quasi il doppio di dosi e ci sono le dosi anche per vaccinare i bambini. Le persone che hanno bisogno di essere vaccinate avranno il vaccino e lo avranno in tempo, come tutti gli anni. La Convenzione nazionale prevede l’obbligatorietà dei medici di medicina generale alla adesione alle campagne di vaccinazione. La Regione storicamente non ha mai fatto valere quest’obbligo, lasciando i medici liberi di scegliere. A Milano ci sono circa 400 medici che non aderiscono e che lasciano oltre 200mila soggetti ad alto rischio senza la vaccinazione.

A chi si dovranno rivolgere questi pazienti?

A partire dalla fine di ottobre questa persone, tramite il call center regionale, prenoteranno le vaccinazioni in uno dei centri vaccinali che le nostre ASST hanno organizzato. Il grosso del prodotto vaccinale arriverà intorno al 10 novembre. Questi sono i numeri orientativi. In farmacia di solito comprano il vaccino le persone che sono a minor rischio. Durante una pandemia queste persone aspettano il loro turno: se il vaccino è sufficiente arriveremo anche a loro. È fondamentale in questo momento che si vaccinino quelle persone che se prendono un’influenza possono morire e che quest’anno se prendono l’influenza insieme al COVID possono morire ancora prima.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 17/12 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 17-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 17/12 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 17-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 17/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 17-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 17/12/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 17-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Doppio Click di mercoledì 17/12/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni mercoledì approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 17-12-2025

  • PlayStop

    Il giusto clima di mercoledì 17/12/2025

    Ambiente, energia, clima, uso razionale delle risorse, mobilità sostenibile, transizione energetica. Il giusto clima è la trasmissione di Radio Popolare che racconta le sfide locali e globali per contrastare il cambiamento climatico e ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Il giusto clima è realizzato in collaborazione con è nostra, la cooperativa che produce e vende energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica. In onda tutti i mercoledì, dalle 20.30 alle 21.30. In studio, Elena Mordiglia e Marianna Usuelli, in redazione Lorenzo Tecleme e Gianluca Ruggieri.

    Il giusto clima - 17-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di mercoledì 17/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 17-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di mercoledì 17/12/2025

    1) Dove non distruggono le bombe, distrugge la pioggia. A Gaza più di 100 edifici sono crollati per il temporale, mentre un altro neonato è morto di freddo. (Francesco Sacchi - Emergency) 2) Armi sostenibili. Gli investimenti “verdi” europei che alimentano l’industria della guerra. Tra le aziende finanziate anche Elbit Systems, primo produttore di armi israeliano. (Alice Franchi) 3) Dalla deforestazione ai bio fuels. Gli effetti concreti delle decisioni in materia ambientale sulle foreste tropicali. (Daniele Cicuzza - Univ. Bornei) 4) Germania, la crescita di Afd spacca il paese. Ma la paura per l’estremismo di destra cresce tra i tedeschi senza un passato migratorio. (Alessandro Ricci) 5) “Vance un cospirazionista, Musk un drogato, Trump un uomo con la personalità da alcolizzato”. L’incredibile intervista della chief of staff del presidente Usa Susie Wiles. (Roberto Festa) 6) Progetti Sostenibili. A Barcellona il fiume Besos è tornato ad essere un fiume. E la città tutto intorno è rifiorita. (Fabio Fimiani)

    Esteri - 17-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di mercoledì 17/12 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 17-12-2025

  • PlayStop

    Alessandro Grazian: il ritorno del cantautore e il nuovo album "senza titolo"

    È da poco uscito, a dieci anni dal precedente, il nuovo album di Grazian, apprezzato musicista e cantautore padovano. “Nella mia testa è un album senza titolo” racconta il musicista ai microfoni di Volume, “ma nel mondo di oggi dove tutto deve essere linkato e taggato ho dovuto scrivere qualcosa per cui alla fine si intitola Grazian”. L’album, che mette insieme le idee raccolte in questi dieci anni, esplora storie di amore imperfette, solitudine e diversità attraverso il leitmotiv di un ragazzo e una ragazza che si incontrano e si separano con la città di Milano sullo sfondo. Il cantautore ci ha raccontato anche come le esperienze nella musica per il cinema abbiano influenzato la scrittura dei testi e degli arrangiamenti del nuovo disco: "Negli ultimi anni mi sono appassionato molto alla sceneggiatura e al linguaggio del cinema e sicuramente quella visione si è trasferita anche nelle canzoni". L'intervista di Elisa Graci e Dario Grande e il MiniLive.

    Clip - 17-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 17/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 17-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di mercoledì 17/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 17-12-2025

  • PlayStop

    Volume di mercoledì 17/12/2025

    Il ricordo di Andrea Paroda del leggendario musicista country Joe Ely appena scomparso, Alice Cucchetti in studio per un best of delle serie tv più belle del 2025, il mini live di Grazian che suona e racconta il nuovo album, il brano di Natale del giorno e il quiz sul cinema dedicato a Rob Reiner.

    Volume - 17-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di mercoledì 17/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 17-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 17/12/2025

    Considera l'armadillo di mercoledì 17 dicembre 2025 con Marco Granata, biologo, dottorando di @Università di Torino e di @ermlin project abbiamo approfondito la conoscenza dell' ermellino, mascotte delle olimpiadi invernali. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 17-12-2025

Adesso in diretta