Approfondimenti

Confessioni estorte

Si chiama Peter Jesper Dahlin, ha 35 anni ed è il secondo svedese, nel giro di quattro giorni, ad apparire sulla televisione pubblica cinese per confessare un crimine.

A parte l’utilizzo del mezzo televisivo, le due storie non sono collegate. Gui Minhai, che il 17 gennaio ha confessato davanti alle telecamere di CCTV un omicidio risalente al 2004 e dovuto alla guida in stato di ubriachezza, è uno dei “librai di Hong Kong” che sono recentemente scomparsi – si presume – per aver pubblicato testi offensivi sui leader di Pechino. È svedese di nazionalità, ma cinese di nascita.

Dahlin invece, che la sua ziji piping – autocritica – l’ha fatta ieri, è accusato secondo i media cinesi di avere “aggravato dispute” e “creato incidenti di massa”, attraverso l’organizzazione che ha fondato a Pechino – il Chinese Urgent Action Working Group – che avrebbe ricevuto finanziamenti stranieri per “istigare conflitti” e raccogliere informazioni al fine di produrre report “distorti”.

L’uomo è perfettamente caucasico. Fa un certo effetto vedere un bai mian – una faccia bianca – recitare il mantra dell’autocritica, ammettendo crimini e la colpa di avere “offeso il popolo cinese”. È la prima volta che, a memoria, succede e rivela un salto di qualità.

Nella formulazione delle accuse – che forse troverà una definizione ulteriore quando Dahlin sarà processato – c’è tutta la narrativa che nutre le politiche securitarie della Cina sotto Xi Jinping: l’intento di provocare disordini, la diffusione di notizie false e tendenziose, i soldi che arrivano dall’estero lasciando supporre un complotto di “forze ostili” alla Cina.

Il Chinese Urgent Action Working Group ha definito il il servizio televisivo “assurdo”, aggiungendo che la confessione di Dahlin sembra forzata. La Ong nega anche di ricevere fondi dall’estero per “provocare disordini” attraverso avvocati cinesi. Nel filmato, due altri membri del gruppo – il cui volto è stato però pixelato – confessano colpe simili.

Una voce si rincorre tra gli osservatori di cose cinesi: si è voluto dare un esempio. Quando uno straniero è scomodo o indigesto, di solito lo si lascia partire e poi non gli si rinnova il visto quando cerca di rientrare. Oppure, come nel caso della giornalista francese Ursula Gauthier lo scorso dicembre e prima di lei della corrispondente di Al Jazeera Melissa Chan nel 2012, si comunica ufficialmente che il visto non sarà rinnovato alla scadenza annuale.In questo caso, invece, Dahlin non l’hanno fatto proprio partire. Il 3 gennaio, mentre stava cercando di volare in Thailandia, è stato fermato all’aeroporto di Pechino e preso in consegna. Lasciare intendere che l’uomo sia al centro di un network guidato da “forze ostili” che vogliono destabilizzare la Cina non è un buon segno né per lui, né per gli attivisti cinesi, né per tutte quegli stranieri che nell’ex-Impero Celeste lavorano sui temi della legalità e dei diritti. Una nuova legge sulle Ong, allo studio delle autorità, limiterà ulteriormente gli spazi di manovra.

China Action fornisce assistenza legale per casi che riguardano la violazione dei diritti umani e aiuta avvocati non certificati a esercitare nelle zone rurali. Il servizio di CCTV mette in relazione Dahlin con lo studio legale Fengrui di Pechino, i cui membri sono stati accusati recentemente di sovversione. Parla di un collegamento con Wang Quanzhang – avvocato attualmente agli arresti – al fine di creare una organizzazione simile a Hong Kong.

Lo svedese confessa anche di avere finanziato l’attivista Xing Qingxian, che avrebbe aiutato il figlio della legale detenuta Wang Yu a lasciare il Paese.

Dal luglio scorso, sarebbero circa 280 gli avvocati dei diritti umani o i semplici attivisti finiti nella morsa di un giro di vite lanciato dalle autorità cinesi contro il dissenso. “Ho violato la legge attraverso le mie attività, ho causato un danno al governo, ho ferito i sentimenti del popolo cinese. Mi scuso sinceramente e mi dispiace molto che questo sia successo”, ha confessato Peter Jesper Dahlin.

Come da copione e – qui la novità – davanti alle telecamere.

  • Autore articolo
    Gabriele Battaglia
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 02/12 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 02/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 02/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 02/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 02-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Di Cesare: “Sul fascismo c’è una mancanza di vigilanza culturale ed etica”

    Una casa editrice di estrema destra si iscrive alla Fiera nazionale della Piccola e Media Editoria “Più libri, Più liberi”, organizzata dall’Associazione editori italiani. Alcuni intellettuali si chiedono se sia opportuno ospitare pensieri razzisti o apologie del nazismo e come spiega la filosofa e scrittrice Donatella Di Cesare, esperta internazionale di "negazionismo" (l'ultimo suo libro per Einaudi si intitola “Tecnofascismo”): “Non discutiamo la libertà di pensiero e di pubblicazione per una casa editrice, ma l’idea della Fiera intitolata Più libri, Più Liberi a cui chiediamo se è giusto offrire questa vetrine ulteriore, così emblematica e significativa, dove verranno esposti autori e tematiche che in altri paesi europei come la Germania non sono tollerate”. “In Italia c’è una soglia molto bassa di attenzione, forse perché i temi storici non vengono approfonditi e siamo ancora nella vulgata del rigurgito del passato che ritorna o di temi folcloristici da non prendere seriamente e secondo me è un elemento critico e una mancanza di vigilanza culturale ed etica”. Ascolta l'intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli.

    Clip - 02-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 02/12/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 02-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di martedì 02/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 02-12-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 02/12/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come America - 02-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di martedì 02/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 02-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di martedì 02/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 02-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 02/12/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 02-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 02/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 02-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 02/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 02-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di martedì 02/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 02-12-2025

Adesso in diretta