Approfondimenti

Come sono “spariti” migliaia di siriani

Si intitola Between prison and the grave, è il rapporto di Amnesty International e rappresenta uno dei più duri e devastanti atti d’accusa contro il governo di Bashar al-Assad.

Il regime siriano avrebbe, dall’inizio della guerra civile, nel 2011, fatto sparire più di 65 mila persone. Attorno a questi rapimenti, detenzioni illegali, assassini orchestrati, si sarebbe in questi anni organizzato un fiorente mercato nero. Le famiglie e gli amici degli scomparsi sono infatti portati a pagare per avere notizie dei loro cari. Di questo “mercato della disperazione” profitterebbero molti membri degli stessi apparati dello Stato.

Amnesty parla di una campagna “organizzata e sistematica” per far sparire gli oppositori, ma anche chi semplicemente dissente. L’ampiezza di questo fenomeno, secondo il gruppo per i diritti umani, è tale da rappresentare un crimine contro l’umanità; conclusione cui peraltro erano già arrivate anche le Nazioni Unite. Responsabili di questa campagna di rapimenti e sparizioni sarebbero tutte i quattro settori delle forze di sicurezza siriane, come pure le forze armate e le milizie legate al governo.

Il Syrian Network for Human Rights, un gruppo indipendente, ha calcolato che sono stati 65116 i casi di sparizione forzata, tra il marzo 2011 e l’agosto 2015. Tra questi, 58148 sono civili. E’ comunque possibile che la realtà degli scomparsi sia ancora più vasta e drammatica. Molte famiglie sono infatti restie a denunciare il fenomeno, nel timore chr i propri cari non tornino più a casa.

Nel rapporto di Amnesty si scrive che “dal 2011, il governo siriano ha condotto una campagna orchestrata di sparizioni forzate. All’inizio della crisi, il governo ha arrestato e fatto sparire un largo numero di oppositori pacifici, inclusi dimostranti, attivisti politici, militanti per i diritti umani, giornalisti, medici e lavoratori nel settore umanitario”. Con l’evolvere del conflitto, la strategia è in parte cambiata. A sparire sono stati spesso anche quelli non considerati completamente leali al regime, o i possibili disertori. Sono stati rapiti, tra l’altro, anche i familiari degli oppositori politici, in modo da ridurre questi ultimi al silenzio.

Il rapporto di Amnesty, che si basa sulle testimonianze di decine di testimoni e parenti delle vittime, dettaglia anche sulla sorte che gli “scomparsi” devono spesso subire. Orribili condizioni di vita nelle prigioni siriane, pestaggi, torture a base di elettroshock, bruciature, stupri. Sono centinaia le famiglie rimaste senza un padre, una madre, i propri figli. La campagna di terrore ha decimato la popolazione, distrutto il tessuto sociale, “tenuto in ostaggio i siriani”.

Alla fine, grazie proprio alla vastità di una politica così efferata e organizzata, sono nate tutta una serie di attività economiche legate alle “sparizioni forzate”. Informatori più o meno legati al governo, ai militari e ai servizi siriani offrono i loro servigi alle famiglie. Dicono di essere capaci di ottenere informazioni sugli scomparsi, in cambio di centinaia, anche di migliaia di dollari. L’esito delle ricerche è spesso o l’assenza di informazioni o la notizia della morte della persona scomparsa.

Amnesty International chiede al governo siriano di “porre termine alla pratica delle sparizioni forzate e di garantire la possibilità di un’inchiesta internazionale”. Nicolette Boehland, parlando a nome del gruppo, chiede ai Paesi che appoggiano il governo siriano, in particolare Russia e Iran, di intervenire presso Damasco ed “esercitare pressioni perché questa pratica possa avere fine”.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 17/11 19:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 17-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 17/11 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 17-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 17/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 17-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 17/11/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 17-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 17/11/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 17-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 17/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 17-11-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 17/11/2025

    Il Suggeritore Night Live, ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium Demetrio Stratos, è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21.00. E spesso, il Suggeritore NL vi propone serate speciali di stand up, slam poetry, letture di drammaturgia contemporanea, imprò teatrale. Vi aspettiamo!

    Il Suggeritore Night Live - 17-11-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 17/11/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 17-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di lunedì 17/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 17-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di lunedì 17/11/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 17-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di lunedì 17/11 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 17-11-2025

  • PlayStop

    A COP 30 debutta la Dichiarazione per l’integrità dell’informazione Climatica

    Un nuovo impegno globale contro la disinformazione sul clima. Il giornalista ambientale Lorenzo Tecleme, intervistato da Alice Franchi, spiega perché verità e fake news giocano un ruolo cruciale nella Conferenza sul clima di Belèm.

    Clip - 17-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 17/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 17-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 17/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 17-11-2025

  • PlayStop

    Volume di lunedì 17/11/2025

    Le novità della settimana, il brano "muto" di Paul McCartney in segno di protesta contro l'AI e il nuovo disco della settimana "Compass Rosa" di Mina Tindle. Nella seconda parte, il mini speciale di Marcello Lorrai sull'artista sudanese Amira Kheir e quello di Alfredo Somoza su Bad Bunny che ha recentemente vinto 5 premi ai Latin Grammy Award. Concludiamo con il quiz sul cinema oggi dedicato a "Giovani Carini e Disoccupati" del 1994.

    Volume - 17-11-2025

Adesso in diretta