Approfondimenti

Cina, i traditi di Fanya

Quando ci sono di mezzo i soldi, non c’è grande firewall che tenga. È questa la storia di un gruppo di investitori cinesi che si è dotato di VPN – virtual proxy network – per aggirare la censura su internet e sbarcare su Twitter, che è bloccato nel loro Paese, dove hanno cominciato a spammare l’account di personaggi noti e meno noti, come per esempio il presidente statunitense Obama, per richiamare l’attenzione su una truffa che hanno subito. Lo riporta il sito Quartz.

Tutto è cominciato nell’aprile del 2015, quando Fanya Metal Exchange – una piattaforma per gli investimenti sui metalli divenuta poi una vera e propria società di gestione patrimoniale – ha dichiarato problemi di liquidità ed è stata sospesa dalla borsa di Shanghai. Fino a quel momento aveva rastrellato 6 miliardi di dollari da circa 220mila piccoli investitori promettendo ritorni interessantissimi e sicuri, che si aggiravano sul 13 per cento di interessi.

La società era collegata ad alcune delle maggiori banche di Stato cinesi, come ICBC e Bank of China. Nelle sue brochure presentava questi partner come «banche depositarie», garanti cioè degli investimenti, mentre in realtà si è poi scoperto che attraverso le banche passavano solo i bonifici. Al loro interno, c’erano però singoli funzionari che promuovevano i prodotti di Fanya, la quale aveva anche acquistato spazi pubblicitari sulla televisione nazionale, aumentando quindi la sensazione di un investimento sicuro.

Le prospettive di arricchimento facile hanno attirato molti piccoli investitori che spesso hanno raccolto cifre notevoli rastrellando i risparmi di parenti e amici. Un’umanità eterogenea – si va da giovani coppie ad anziani pensionati – ma accomunata dall’appartenenza al nuovo ceto medio cinese, quel brodo primordiale nato soprattutto dall’accesso alla proprietà immobiliare. Quando lo scandalo è scoppiato, i piccoli investitori hanno fatto appello sia alla giustizia cinese sia al governo per avere indietro i propri soldi. Hanno manifestato di fronte alla sede di Fanya a Shanghai, davanti alla sede dell’authority per la borsa cinese e infine ai palazzi governativi.

Inchieste sarebbero in corso, ma non avendo ricevuto nessuna soddisfazione concreta, circa 300 di questi piccoli investitori si sono alla fine organizzati, hanno acquistato delle VPN e sono sbarcati su Twitter. I loro post sono scritti in pessimo inglese, non molto articolati, ma accorati. Si lamentano soprattutto del fatto che al momento del crollo delle borse, il governo cinese ha cercato di tenere a galla i maggiori titoli con varie misure amministrative, oppure investendo direttamente. Ma nessuno ha pensato a loro, agli «gnomi» che hanno perso i propri risparmi. Chiedono soprattutto attenzione dai media, che la storia sia ripresa e raccontata.

Dato che i casi di scandali finanziari abbondano in Cina, si dice che altri gruppi di investitori traditi stiano scendendo sul sentiero di guerra o, meglio, di Twitter. La novità infatti è questa. Il social media made in Usa, mezzo morto in Occidente, inaccessibile e mai considerato dalla grande massa dei cinesi che hanno proprie piattaforme, appare oggi come un forum «libero» dove fare massa con le proprie rivendicazioni. È un fenomeno diffuso? Probabilmente no, ma il caso dei truffati di Fanya ci dice che, dove non possono gli ideali e il vago richiamo ai controversi «diritti civili», può invece il portafoglio.

Tratto da China Files

  • Autore articolo
    Gabriele Battaglia
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 10/12 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 10-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 10/12 08:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 10-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 10/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 10-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 10/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 10-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 10/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 10-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 10/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 10-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di mercoledì 10/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 10-12-2025

  • PlayStop

    PoPolaroid di martedì 09/12/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 09-12-2025

  • PlayStop

    No Manches Guey di martedì 09/12/2025

    Un viaggio musicale dentro le culture latino americane.

    No Manches Guey - 09-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 09/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 09-12-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 09/12/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 09-12-2025

  • PlayStop

    Fuori registro di martedì 09/12/2025

    Voci tra i banchi di scuola. A cura di Lara Pipitone e Chiara Pappalardo

    Fuori registro - 09-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 09/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 09-12-2025

Adesso in diretta