Approfondimenti

“Ci ha regalato IL ricordo calcistico”: Maurizio Crosetti ricorda Paolo Rossi

Paolo Rossi

Maurizio Crosetti, giornalista de La Repubblica, ricorda con affetto per Radio Popolare il Campione del Mondo 1982 Paolo Rossi, scomparso oggi all’età di 64 anni.

L’intervista di Barbara Sorrentini a Fino Alle Otto.

Come si può ricordare Paolo Rossi? Alcuni non ne hanno memoria, il che è incredibile.

È segno del tempo inesorabile, che cancella persino il ricordo di colui che per parecchio tempo è stato l’italiano più famoso nel mondo. Paolo Rossi era una specie di fratello maggiore con la faccia da eterno ragazzino, che non era nato né baciato dalla classe di Maradona né dal fisico di un colosso. Eppure, da ragazzo normale per modo di dire, e nonostante la sua fragilità fisica, è riuscito ad arrampicarsi fin lassù e a regalare a tanti di noi quello che sarà per sempre “il” ricordo calcistico, quel giorno in cui l’impossibile prese forma. Battere il Brasile e diventare poi campioni del mondo, moltissimo tempo dopo i mondiali del ’38 che nessuno davvero poteva ricordare. L’Italia che usciva dal terrorismo, con Pertini in tribuna che sventola la pipa e Bearzot in panchina, uomini di un’altra epoca che adesso possiamo rimpiangere pensando “accidenti, era meglio perché eravamo più giovani”? Manco per niente. Era meglio perché era meglio.

Paolo Rossi era paradossalmente era anche molto umile. Com’è stato incontrarlo personalmente?

Quella di Paolo è una generazione in cui era possibile diventare amici, anche noi normali, di questi supereroi. Anch’io ero davanti alla TV quel giorno d’Italia-Brasile, poi d’Italia-Polonia e infine d’Italia-Germania. È stato certamente un mito di quand’ero ragazzino, ma è diventato un interlocutore quando sono diventato giornalista, e dopo un amico. Era una persona sempre disponibile, garbata e molto ironica. Questa sua normalità è rimasta anche quando è uscito dal calcio, e ci è stato molto bene. Si ritirò in un magnifico agriturismo toscano con sua moglie, che lo aiutò anche a scrivere il libro in cui lui non nega anche questi aspetti, sinceramente modesti, del percorso umano di un ragazzo che aveva il cognome più comune d’Italia, il classico signor Rossi, il signor nessuno, che diventa non solo qualcuno, diventa il più qualcuno di tutti. Parlando di Paolo la normalità e la straordinarietà vanno a braccetto. È veramente un profondo dolore. In due settimane se ne sono andati Maradona e Paolo Rossi. Si sgretolano una serie di ricordi, è molto amaro. Si dice sempre che, quando muore qualcuno a cui eri legato, guardi sempre un pezzo di te stesso che se ne va. Penso che per tutti noi sia così. Quel ricordo che è indelebile oggi perde un pezzo di sé.

Cosa resta del calcio senza Maradona e Paolo Rossi? Hanno lasciato degli eredi?

In campo sì, per carità. Continueranno a nascere bravi giocatori, come sono nati anche dopo l’epoca di Paolo, seppur in un calcio diverso. Oggi però siamo tutti abituati ad identificarci con le pop star, gli irraggiungibili. Uno come Cristiano Ronaldo potrebbe essere un chitarrista rock o un grande attore e sarebbe lo stesso. Non resta più, temo, la possibilità di trasformare un sogno normale in qualcosa di unico, e quindi di essere legati a persone che potrebbe essere non dico come noi, ma quasi. Era bello questo, perché ti dava un segno di possibilità. Pensavi “anch’io, nel mio piccolo, ce la metto tutta, e magari un giorno faccio tre gol al Brasile“. Il sogno nelle nostre vite ordinarie (ma allo stesso modo straordinarie come tutte le vite) di poter vivere un giorno alla Paolo Rossi è un po’ più difficile oggi. Pensare allora di poter essere come lui era una possibilità che magari esiste ancora, ma tra l’altro con molti meno bambini che giocano a pallone. È cambiato un mondo, non diciamo addio solo a un grande giocatore.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 12/12 12:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 12-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 12/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 12-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 12/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 12-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 12/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 12-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    50 e 50 di venerdì 12/12/2025 - dalle 15 alle 17

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop!  Con Alessandro Diegoli e Lele Liguori più Piero Bosio, Michela Secchi, Alessandro Robecchi

    50 e 50 - 12-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di venerdì 12/12/2025 - dalle 12.45 alle 15.00

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop!  Con Ira Rubini e Angelo Miotto più Silvie Coyaud, Fabio Poletti, Daniela Bastianoni, Lorenzo Valera

    50 e 50 - 12-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di venerdì 12/12/2025 - dalle 10.30 alle 12.30

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop!  Con Luigi Ambrosio e Danilo De Biasio più Silvia Giacomini, Paolo Hutter, Ivan Berni, Marina Terragni, Antonella Mascali

    50 e 50 - 12-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di venerdì 12/12/2025 - dalle 8 alle 10.30

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop! Con Lorenza Ghidini, Gianmarco Bachi e Massimo Rebotti più Marco Tricella, Sergio Serafini, Gad Lerner

    50 e 50 - 12-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 12/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 12-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 12/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 12-12-2025

Adesso in diretta