Approfondimenti

Chi è il potenziale pentito del jihad in Europa

Aggiornamento: Sven Mary, il legale di Salah Abdeslam, ha annunciato ai media che il suo assistito si opporrà all’estradizione in Francia ma che è pronto a collaborare con la giustizia belga. 

La fuga di Salah Abdeslam, 26 anni, è durata 127 giorni. Era iniziata il 13 novembre 2015 a Parigi. Quella notte Abdeslam, a bordo di una Renault Clio, accompagna tre jihadisti kamikaze davanti allo Stade de France, poi rientra a Parigi. Sulla base della rivendicazione dell’Isis del 14 novembre, gli inquirenti deducono che il franco-marocchino, nato a Bruxelles, doveva farsi saltare nel 18esimo arrondissement.

Otto “fratelli” che indossavano cinture di esplosivo e fucili d’assalto hanno preso come bersaglio dei luoghi minuziosamente scelti in anticipo nel cuore della capitale francese: lo stadio di Francia durante la partita dei due Paesi crociati – la Francia e la Germania – alla quale assisteva “l’imbecille di Francia” Francois Hollande, il Bataclan, dove erano riuniti centinaia di “idolatri” durante “una festa di perversità”. Altri obbiettivi nel decimo, undicesimo e diciottesimo arrondissement. Parigi ha tremato sotto i loro piedi e le strade sono diventate strette per loro.

Nel 18 esimo arrondissement, dove non ci fu nessun attentato, Abdeslam invece abbandona la Clio, compra una sim e fa una telefonata in Belgio. All’alba, due conoscenti, partiti la stessa notte da Bruxelles, vengono a prenderlo a Chatillon, vicino a Parigi, e lo riportano a casa.

Questi, Hamza Attou e Mohamed Amri, lo hanno ritrovato in uno stato di shock e con ancora indosso la cintura esplosiva, come dichiarato dagli avvocati dei due giovani. Qualche giorno dopo, nella stessa zona, fu ritrovata in una cassonetto la cintura esplosiva.

Da allora gli inquirenti si interrogano sulla personalità di questo franco-marocchino, nato il 15 settembre 1989 a Bruxelles, che all’ultimo momento non azionò la cintura, al contrario di suo fratello Brahim Abdeslam, 31 anni, chi si era fatto esplodere dentro il Bataclan.

Perché non l’ha fatto? Per paura di morire oppure la sua cintura esplosiva era difettosa? La risposta potrebbe arrivare dalla ricostruzione del blitz di ieri a Molenbeek. Abdeslam, ferito in modo lieve a una gamba, è stato catturato vivo, senza grosse difficoltà, secondo la polizia. Non voleva morire.

D’altronde la sua storia è piena di contradizioni. Era l’amico di Abdelhamid Abaaoud, considerato la mente degli attentati di Parigi, ucciso Il 18 novembre dalla polizia a Saint- Denis.

Nel 2010 i due, condannati per piccoli furti, si incontrano in prigione. All’inizio del 2014, Salah Abdeslam gestisce insieme al fratello Brahim un bar a Molenbeek, ma un’ordinanza del prefetto fa chiudere il locale dopo la scoperta di sostanze stupefacenti.

La “conversione” all’estremismo dei due fratelli avviene all’inizio 2015, mentre Abaaoud si trova già in Siria nelle fila dell’Isis. Su Facebook, Abaaoud tiene un diario e si diverte a riprendere con uno smartphone un carico di cadaveri. Nell’autunno 2015 ritorna in Europa per preparare e compiere gli attentati di Parigi.

E Salah Abdeslam? E’ mai stato in Siria? E’ stato l’amico Abaaoud a convincere lui e il fratello Brahim a partecipare agli attentati? ? Chi l’ha protetto in Belgio? Chi sono i suoi referenti in Francia e nel resto dell’Europa? E soprattutto, conosce i nomi dei capi dell’Isis che dalla Siria ordinarono gli attentati?

L’inchiesta lo chiarirà. Una volta estradato a Parigi, la giustizia francese ha tra le mani un potenziale pentito, una miniera di informazioni preziose.

Grazie anche al materiale raccolto nei covi di Molenbeek e di Forest, dove martedì scorso fuggì a un blitz, gli inquirenti potrebbero:

1. tracciare la mappa del terrorismo islamista in Belgio e in Europa

2. Scoprire la rete dei finanziamenti e del traffico di armi, e, si spera,

3. individuare le lacune dei dispositivi di sicurezza prima e dopo gli attentati. Sarebbe un tappa importante nella guerra al terrorismo.

L’Isis, invece, maestra nella comunicazione, farà fatica a lodare il jihadista che per due volte ha rifiuto il martirio. L’Islamismo armato ha costruito le sue campagne di reclutamento sul “coraggio” e “l’eroismo” dei suoi soldati, pronti a morire per la causa. Invece l’uomo più ricercato in Europa è stato arrestato a 500 metri da casa sua. Come un qualsiasi latitante mafioso. E’ un duro colpo per il marketing del terrore.

  • Autore articolo
    Chawki Senouci
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 16/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 16-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 16/12 10:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 16/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 16/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 16-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Premi Ubu: miglior spettacolo 2025 ai Kepler-452 a bordo della nave in soccorso ai migranti

    Il Premio Ubu 2025 per il miglior spettacolo di teatro è stato assegnato a A place of safety. Viaggio nel Mediterraneo centrale della compagnia Kepler-452. Lo spettacolo nasce da un’indagine teatrale condotta da Enrico Baraldi e Nicola Borghesi a bordo di una nave di ricerca e soccorso con Emergency e Sea-Watch, e mette in dialogo teatro, testimonianza diretta e responsabilità politica. In scena, oltre ad attori e attrici, anche protagonisti delle reali navigazioni, con le loro intense testimonianze. Lo spettacolo conferma il metodo drammaturgico e performativo della compagnia, da sempre impegnata a rappresentare le urgenze del contemporaneo, dopo un lungo lavoro di ricerca. Enrico Baraldi e Nicola Borghesi sono stati ospiti di Cult poco dopo il debutto assoluto dello spettacolo, nel marzo 2025. L'intervista di Ira Rubini.

    Clip - 16-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 16/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 16-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 16/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 16-12-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 16/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Maurizio Schmidt presenta "Sketches and Short PLays" di Harold Pinter al Teatro Out Off e lo spazio di formazione BAS alla Barona; al Teatro alla Scala torna "La bella addormentata" con la storica coreografia di Nuereyev; "A Place of Safety" della compagnia Kepler -452 ha vinto il Premio UBU 2025 come Miglior Spettacolo; la rubrica EXtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 16-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 16/12/2025

    Il tesoretto russo al servizio dell'Ucraina? Come finanziare per i prossimi due anni la difesa militare di Kiev dall'aggressione di Mosca con i soldi congelati di proprietà russa? E’ questa la difficile operazione finanziaria (e politica, ovviamente) in corso tra Bruxelles (Unione e Commissione europea) e le principali capitali della UE. Il caso Euroclear, la società belga con sede a Bruxelles, «cassaforte» degli oltre 200 miliardi di euro di asset russi. Un caso delicatissimo. I rischi connessi alla stabilità di Euroclear potrebbero portare un ad nuovo crack "Lehaman Brothers" (lo storico crack finanziario del 2008 di una delle più grandi banche americane dell’epoca)?

    Pubblica - 16-12-2025

  • PlayStop

    Chi vuole Repubblica? Il destino del gruppo Gedi e la libertà di informazione

    Il gruppo editoriale Gedi è in vendita: John Elkann se ne vuole disfare e la trattativa con l’armatore ed editore greco Theodore Kyriakou è ben avviata. Il gruppo Gedi include Repubblica e La Stampa (rispettivamente il secondo e terzo tra i più venduti quotidiani generalisti in Italia), il sito di news HuffPost e le radio Deejay, Capital e m2o. Le redazioni sono in mobilitazione, ci sono già stati degli scioperi: i timori per l’occupazione dei lavoratori e per l’autonomia e la libertà editoriale delle testate. Una questione che, peraltro, va anche oltre il destino di Gedi e si allarga al panorama dell’informazione in Italia. Nella trasmissione Tutto scorre, Luigi Ambrosio ha ospitato Zita Dazzi, giornalista di Repubblica, rappresentante del comitato di redazione.

    Clip - 16-12-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 16/12/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come America - 16-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di martedì 16/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 16-12-2025

  • PlayStop

    CLAUDIO GATTI - NOI, IL POPOLO

    CLAUDIO GATTI - NOI, IL POPOLO - presentato da Michele Migone

    Note dell’autore - 16-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 16/12/2025

    Si apre la conferenza di Doha su Gaza indetta dagli USA per la presunta seconda fase del piano di pace, Laura Silvia Battaglia ci racconta le posizioni comuni dei Paesi del Golfo sul riconoscimento di uno stato di Palestina e le divergenze nelle relazioni con USA e con Israele. Lorenzo Cremonesi, inviato speciale del Corriere, ritiene che il piano di Israele sia svuotare la Striscia dei palestinesi. Sabato Angeri analizza il post Berlino nelle trattative tra Europa, Stati Uniti ed Ucraina, Zelensky incassa l'Ok dell'amministrazione Trump su la forza di interposizione europea ma deve rinunciare definitivamente alla Nato. Ilaria Lenzi Referente Clean Cities Italia ci racconta il rapporto sul trasporto pubblico che dimostra come le nostre città abbiano la metà di offerta dei Paesi europei comparabili e che con questo governo che depotenzia ulteriormente il fondo del trasporto pubblico.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 16-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 16/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 16-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 16/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 16-12-2025

Adesso in diretta