Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Venerdì 18 dicembre 2020

uscire dalla crisi - Conte Nuovo DPCM - Rimpasto di governo

Il racconto della giornata di venerdì 18 dicembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia e nel Mondo alle nuove misure restrittive in vista del periodo natalizio, decise oggi dopo giorni di discussioni e trattative. Le prime dosi del vaccino contro il COVID-19 della Pfizer arriveranno in Italia il 27 dicembre. Il Parlamento Europeo inizia a fare pressioni sull’Egitto per la verità sul caso Regeni e la scarcerazione di Patrick Zaki. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Oggi nel nostro paese sono state individuate quasi 18mila persone contagiate, il 10% di quelle sottoposte al tampone, una percentuale leggermente più alta di quella di ieri. Ancora tante le vittime comunicate, 674. Diminuiscono i pazienti in terapia intensiva, che scendono di 36, e quelli ricoverati negli altri reparti, 658 in meno. La regione con più nuovi casi accertati è il Veneto, seguito dalla Lombardia. Ogni venerdì oltre ai dati delle ultime 24 ore vengono diffusi quelli del monitoraggio settimanale dell’istituto di sanità, che stavolta fa segnare un aumento dell’indice rt, passato da 0,82 a 0,86 dopo cinque settimane di diminuzioni. “Un elemento di grave preoccupazione”, lo ha definito nel tardo pomeriggio il presidente dell’istituto Brusaferro. In questo momento nel Lazio, in Liguria e in Veneto ci sarebbe un alto rischio di “epidemia non gestibile”. In altre 13 tra regioni e province autonome il pericolo sarebbe moderato. Solo in cinque sarebbe basso. Nonostante ciò da domenica quasi tutta Italia sarà colorata di giallo, il livello minimo di restrizioni previsto dalla divisione in fasce decisa dal governo. Tra poco più di 24 ore Campania, Toscana, Val d’Aosta e la provincia di Bolzano, che finora erano arancioni, non lo saranno più. Dovrebbe restarlo invece l’Abruzzo, unico caso in tutto il paese.

Il meccanismo dei colori inaugurato a inizio novembre ha portato a un miglioramento complessivo dei dati, ma non è stato sufficiente a consentire feste natalizie più libere di quelle che ci aspettano. Massimo Alberti ha intervistato il virologo Fabrizio Pregliasco:


 

Cosa prevedono le nuove misure di Natale?

(di Anna Bredice)

Dal 24 dicembre al 6 gennaio tutti i giorni festivi e prefestivi saranno da zona rossa. Il governo ha deciso e non è stato facile, ci sono volute parecchie ore di riunione tra i capidelegazione della maggioranza, è stata soprattutto dentro al governo la discussione più intensa, quando poi si è arrivati all’incontro con le regioni non ci sono state difficoltà, impazienti e già pronte ad emettere ordinanze restrittive, le regioni hanno accolto senza problemi le regole che entreranno in un decreto legge.
All’interno del periodo che va dalla vigilia di Natale all’Epifania ci saranno quindi dieci giorni di lockdown, dove saranno consentite le uscite solo necessarie e poi una deroga, quella che ha reso la discussione più complicata: gli inviti per i pranzi e le cene, strettamente entro le 22, potranno essere estesi a non più di due persone, ma queste potranno portare con sé i minori di 14 anni e famigliari disabili conviventi.
Se ci sono figli oltre i 14 anni la famiglia dovrà dividersi. La deroga è stata pensata per non lasciare sole le persone anziane, ma anche chi abita da solo, di questo si sta discutendo nel Consiglio dei ministri in corso, mentre l’allungamento del lockdown fino al 6 gennaio è stato alla fine accettato anche da Conte. In tutto questo periodo ci saranno quindi 4 giorni di fascia arancione, con negozi aperti, ma bar e ristoranti chiusi.
Non si potrà uscire dai propri comuni, ma sarà consentito farlo solo agli abitanti che vivono in comuni che hanno fino a cinquemila residenti e nel raggio di 30 kilometri, ma non potranno andare nei capoluoghi di provincia. Le regioni hanno preso atto delle decisioni e hanno insistito sui ristori da destinare alle attività commerciali che chiuderanno in questo periodo. Un decreto in questo senso dovrebbe arrivare tra Natale e Capodanno. In serata ci sarà una nuova conferenza stampa di Conte per spiegare queste ennesime regole che cancelleranno per il periodo delle feste l’Italia divisa in fasce, le regole varranno in tutta Italia, perché la situazione dei contagi continua a preoccupare il Ministero della Salute, da qui l’insistenza per ampliare il più possibile il lockdown natalizio.

Il governo, in grave ritardo, ha scelto la linea da adottare

(di Michele Migone)

Alla fine, il governo ha scelto la linea da adottare durante le feste. Dopo giorni di discussioni, giravolte, cambiamenti di rotta e soprattutto confusione si è arrivati all’inevitabile decisione di chiusura, obbligata, visto i dati, ora e nelle proiezioni future, dell’epidemia. Il governo si sarebbe diviso tra falchi e colombe, con Conte sempre tentennate sulla direzione di marcia. Per l’ennesima volta, questa classe politica non ha dato una grande prova di affidabilità nel governare.
E pensare che ora gli italiani sembrano essere più consapevoli di cosa sia necessario fare. Nelle ultime 48 ore sono usciti due o tre sondaggi che indicano come l’opinione pubblica sia favorevole alle Zone Rosse durante le Feste e sia preoccupata ora più che in marzo del COVID. Ci sono state le scene dello shopping di massa, ma ci sono anche le migliaia e migliaia di persone che ogni giorno seguono con scrupolo comportamenti virtuosi per responsabilità verso se stessi e gli altri. Tutti, comunque sia, meriterebbero di essere trattati meglio, ricevendo indicazioni precise e in tempi rapidi, senza quel carico di paternalismo che si riversa poi nella comunicazione governativa. Perché se è vero che il governo può inseguire i sondaggi è anche vero che la maggioranza dei cittadini in questi sondaggi sembrano aver le idee più chiare del governo.

Le prime dosi del vaccino Pfizer in Italia il 27 dicembre

Il 27 Dicembre arriveranno in Italia le prime 9.750 dosi di vaccino della Pfizer. Lo ha confermato oggi il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. Le dosi arriveranno all’ospedale Spallanzani di Roma e da lì partirà la distribuzione simbolica in tutta Italia in modo che nello stesso giorno si potranno somministrare i primi vaccini in tutte le regioni.
“Un segnale di Speranza” ha detto oggi il presidente Mattarella parlando davanti al corpo diplomatico.


 

Sempre oggi la Commissione Europea ha esercitato l’opzione per l’acquisto di ulteriori 80 milioni di dosi del vaccino prodotto da Moderna, portando le dosi totali acquistate a 160 milioni. Il vaccino di Moderna dovrebbe essere autorizzato nelle prossime ore negli Stati Uniti. Mentre in Europa potrebbe arrivare nei prossimi mesi anche il vaccino Russo Sputnik 5. Mosca attende il via l’ibera dell’Agenzia Europea del farmaco, la Germania si è già detta disponibile per la produzione.

Caso Zaki e Regeni, il Parlamento Europeo fa pressioni sull’Egitto

Oggi la Commissione Europea ha comunicato di aver ricevuto dal governo italiano una lettera in cui si parla dei casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki. La mossa era stata annunciata nei giorni scorsi dal ministro degli esteri Di Maio, che aveva detto di voler “coinvolgere l’Unione europea”. Sempre oggi il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che chiede indagini indipendenti e trasparenti sulle violazioni dei diritti umani in Egitto. Il testo cita i casi di Regeni e Zaki, appoggiando la richiesta di giustizia per il ricercatore ucciso nel 2016 e quella di libertà per lo studente dell’università di Bologna detenuto da febbraio. Nel documento si chiede agli stati dell’Unione e al “ministro degli esteri” europeo, Josep Borrell, di valutare se approvare “misure restrittive verso funzionari egiziani di alto livello”. Riccardo Noury è portavoce di Amnesty International:


 

COVID-19, la situazione nel Mondo

Oggi l’Austria ha annunciato il suo terzo lockdown dall’inizio della pandemia. Dal 27 dicembre al 18 gennaio chiuderanno: negozi, bar e ristoranti e il coprifuoco sarà di 24 ore al giorno. Il governo di Vienna avvierà poi uno screening di massa e solo chi avrà un esito negativo potrà uscire dal 18 gennaio. Dal 22 dicembre entrarà in lokdown anche la Svizzera.
In Germania, dove le chiusure sono scattate due giorni fa, oggi si è registrato un nuovo picco di contagi: 33 mila casi e oltre 800 morti. I contagi sono in rapido aumento anche in Svezia e oggi per la prima volta il Governo ha chiesto alla popolazione di indossare la mascherina sui mezzi pubblici.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 16/09 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 16-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 16/09 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 16/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 16/09/2025 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 16-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di martedì 16/09/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 16-09-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 16/09/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 16-09-2025

  • PlayStop

    Fuori registro di martedì 16/09/2025

    Voci tra i banchi di scuola. A cura di Lara Pipitone, Chiara Pappalardo e Sara Mignolli

    Fuori registro - 16-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 16/09/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 16-09-2025

  • PlayStop

    “Gaza City brucia di fronte al suo mare”. Israele lancia l’offensiva di terra sulla città

    L’esercito israeliano ha lanciato questa notte l’invasione di terra su Gaza City. Da ieri i carri armati sono entrati nel cuore della principale città della striscia, e i bombardamenti hanno colpito senza sosta strade, case, infrastrutture. Da questa mattina, i morti sono 89. Centinaia di migliaia di persone vivono ancora nella città. Migliaia di persone stanno invece cercando di fuggire, in un esodo verso un sud che non ha più spazio per ospitarli. Il servizio di Valeria Schroter.

    Clip - 16-09-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 16/09/2025

    1) “Gaza brucia di fronte al suo mare, testimone della sua tragedia”. L’esercito israeliano ha lanciato l’offensiva di terra sulla principale città della striscia. L’esodo in mezzo alle bombe. Quasi 90 i morti da questa mattina. (Valeria Schroter) 2) Israele come Sparta. Mentre l’ONU stabilisce che quello in corso a Gaza è genocidio, Netanyahu ammette l’isolamento internazionale e dipinge un futuro di autarchia e guerra permanente. (Anna Foa, Eric Salerno) 3) Gli Stati Uniti continuano a colpire il Venezuela. Trump punta a rovesciare il regime di Maduro con la scusa della lotta al narcotraffico. (Alfredo Somoza) 4) Cinquant’anni fa l’indipendenza della Papua Nuova Guinea. Il paese oggi è vittima della maledizione della ricchezza e rischia di finire ostaggio di un nuovo braccio di ferro tra occidente e Cina. (Chawki Senouci) 5) Spagna, l’estrema destra torna a riunirsi a Madrid. Il primo passo verso una grande alleanza di tutte le destre europee. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica Sportiva. Julia Paternain, la maratoneta uruguayana entra nella storia vincendo la prima medaglia ai mondiali di atletica per il paese sudamericano. (Luca Parena)

    Esteri - 16-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di martedì 16/09 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 16-09-2025

  • PlayStop

    Le Guthrie Family Singers portano avanti il messaggio di umanità del nonno Woody

    “E’ stato bello rendersi conto che la figura di Woodie Guthrie è ancora molto viva anche fuori dagli Stati Uniti”, racconta Sarah Lee, nipote dell’icona folk americana. “Le problematiche di cui cantava lui ottant’anni fa sono ancora attuali”, riferendosi al tema dell’immigrazione e alla difficile situazione al confine con il Messico. Con la sua musica Woody Guthrie "affrontava un concetto molto basilare di umanità e speranza, ovvero il trattare le persone come persone, aiutandosi a vicenda nei momenti di difficoltà": lo stesso messaggio che ora le Guthrie Family Singers vogliono portare avanti. Ascolta l’intervista di Elisa Graci alle Guthrie Family Singers.

    Clip - 16-09-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 16/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 16-09-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 16/09/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 16-09-2025

  • PlayStop

    Volume di martedì 16/09/2025

    Iniziamo parlando del festival Coachella 2026 di cui è appena stata annunciata la lineup e ricordando Victor Jara, cantautore cileno simbolo della canzone sociale e di protesta che scomparse oggi 52 anni fa durante la dittatura Pinochet. Proseguiamo con il mini live in studio delle Guthrie Family Singers, trio di discendenti di terza e quarta generazione dell'icona folk americana Woody Guthrie. Nell'ultima parte accenniamo al concerto di raccolta fondi per la Palestina del 18 settembre, organizzato a Firenze da Piero Pelù, e ricordiamo la stella del cinema Robert Redford appena scomparsa.

    Volume - 16-09-2025

Adesso in diretta