Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Sabato 26 settembre 2020

Donald Trump

Il racconto della giornata di sabato 26 settembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia diffusi oggi al caso dell’aumento di stipendio del Presidente dell’INSP Pasquale Tridico e il fronte compatto del centrodestra nel chiedere le sue dimissioni. Oggi gli insegnanti hanno manifestato a Roma a due settimane dalla riapertura della scuola. A Londra migliaia di persone sono scese in piazza contro le misure anti-COVID decise dal Governo, mentre negli Stati Uniti Donald Trump annuncerà in serata la sua nomina per la Corte Suprema.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

È stabile l’incremento dei contagi da coronavirus nel nostro Paese. Sono 1.869 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore, in lieve calo rispetto al numero di ieri. I tamponi fatti sono stati 104mila, anche questi sono meno di quelli dei giorni precedenti. I morti sono stati 17.
In considerazione della situazione epidemiologica, il Comitato Tecnico Scientifico ha stabilito oggi di non dare l’assenso alla riapertura degli stadi. Stop quindi alle Regioni che erano pronte a un aumento della capienza al 25% degli impianti. Secondo gli esperti, per poter rivedere le misure bisognerà attendere almeno la metà di ottobre, quando saranno più definiti gli effetti della riapertura delle scuole sull’andamento della curva del virus. Fino ad allora, dunque, non vanno cambiate le regole attuali che prevedono un massimo di mille spettatori per gli eventi all’aperto e di 200 al chiuso.

Scuole, oggi la manifestazione degli insegnanti a Roma

(di Anna Bredice)

Con quasi due settimane di scuole già aperte gli insegnanti in manifestazione a Roma avevano spunti molto concreti per spiegare quali sono tutti i problemi ancora aperti, i nodi irrisolti che conoscevano e che ora vengono al pettine. Piazza del Popolo questo pomeriggio non era piena, le regole anti-COVID e poi la pioggia hanno impedito che accadesse, ma ad ascoltare gli interventi fatti da un furgone aperto sulla piazza c’erano insegnanti di tutte le sigle sindacali arrivati da molte città, dal Nord e dal Sud.
E tutti hanno confermato che le difficoltà stanno da un lato nelle classi troppo affollate e dall’altro nella scarsità dei docenti. Su questo punto il ministero dell’Istruzione promette che entro la settimana arriveranno tutti i supplenti, ma secondo i sindacati si è arrivati ad oggi ad una copertura nemmeno del 50 per cento.
Zingaretti chiede al governo di dare risposte urgenti e ha convocato gli stati generali della scuola del PD, ma i docenti vogliono risposte immediate, chiedono che venga investito nella scuola il 15 per cento del soldi del recovery fund, ritengono difficile riuscire nelle attuali condizioni, con classi piccole, senza doppi turni, a lavorare in sicurezza nelle prossime settimane, far rispettare tutte le norme, e garantire per gli studenti e per se stessi un insegnamento senza rischi.
Due insegnanti ai nostri microfoni raccontano: “Abbiamo bisogno di condizioni di sicurezza, non solo regole, ma anche spazi e risorse di personale in più per sdoppiare le classi, perché tutti sappiamo che le nostre classi sono piccole e sovraffollate. Abbiamo fatto una prima settimana con le prime classi in presenza sdoppiando i turni, invece dalle seconde fino alle quinti metà in classe e metà a casa, ma stare a casa ed essere collegate con la classe non è stare come stare a scuola e noi insegnanti non riusciamo a tenere agganciate per tutte le ore quelli in presenza e quelli a casa, stanno negando ai ragazzi il diritto allo studio“.

INPS, il caso dell’aumento di stipendio di Pasquale Tridico

(di Alessandro Braga)

Al di là del merito della questione, l’aumento dello stipendio è sicuro, la retroattività del provvedimento no, almeno a dar retta alla smentita pubblicata dall’Inps, la vicenda di Pasquale Tridico rischia di essere una spina nel fianco per il Movimento5Stelle. Non tanto per la richiesta di dimissioni del Presidente dell’Inps avanzata a gran voce dal centrodestra compatto, con dichiarazioni infuocate e pure qualche gioco di parole riuscito, come quello della forzista Anna Maria Bernini, che definisce la vicenda “la nuova frontiera del grillismo al potere: il reddito di arroganza”. E nemmeno per gli attacchi, simili, degli pseudoalleati di Italia Viva, che non hanno perso l’occasione per dar contro a Di Maio e company. Più preoccupanti, per i 5Stelle, sono le parole di Giuseppe Conte, che ha fatto intendere che, “dopo attenta verifica”, potrebbe valutare alcune conseguenze. Ancor di più, il fuoco amico piddino. Se nelle ultime ore le uniche parole sentite sono quelle della presidente della Commissione Lavoro della Camera Debora Serracchiani, che ha definito “sconcertante” la vicenda, il Pd, uscito rinforzato dall’ultima tornata elettorale, a discapito proprio dei pentastellati, potrebbe approfittare della situazione di debolezza degli alleati per chiedere di più, a livello governativo. L’imbarazzo dei 5Stelle, di fronte a un gesto che più casta non si può, di un loro uomo di fiducia, quello del reddito di cittadinanza, potrebbe avere conseguenze, non da poco, nei futuri rapporti tra i due alleati.

Londra, migliaia di persone in piazza contro il lockdown

(di Daniele Fisichella)

A Londra migliaia di persone hanno manifestato contro le misure anti-COVID decise dal Governo. La polizia è intervenuta per interrompere la manifestazione, poiché le misure di sicurezza e il distanziamento sociale – anche se indossare le mascherine non era obbligatorio – non sono state rispettate.
Ci sono stati spintoni, manganellate e qualche corpo a corpo, almeno tre manifestanti ed un poliziotto hanno dovuto ricevere delle cure mediche. Tra i manifestanti anche centinaia di no-vax, “basta bugie, basta mascherine, no ad un nuovo lockdown” erano gli slogan più ripetuti.
Non è la prima manifestazione anti-COVID in Gran Bretagna, la scorsa settimana a Londra sono state arrestate una trentina persone, tra loro anche il fratello dell’ex leader Laburista Corbyn – mentre dalle analisi del traffico in rete è emerso che la propaganda di Q-Anon, i blogger statunitentsi di estrema destra che diffondono anche teorie del complotto riguardo la diffusione del Coronavirus, sta prendendo piede anche il Gran Bretagna.
Anche oggi intanto si sono registrati oltre 6mila nuovi casi, mentre per 15 milioni di Britannici sono scattate misure più severe che in alcuni casi impediscono di avere relazioni con persone che vivono in abitazioni diverse.

Trump pronto a presentare la nomina per la Corte Suprema

(di Roberto Festa)

Tra pochissimo, nel tardo pomeriggio americano, Donald Trump presenterà la sua nomina per la Corte Suprema. Ci sono pochi dubbi sul nome. Sarà Amy Coney Barrett, cattolica devota, fervente antiabortista, allieva di Antonin Scalia, uno degli alfieri del conservatorismo giuridico degli ultimi decenni. La nomina di Barrett serve a Trump per diverse cose. Anziutto, Barrett è cattolica, e può aiutare il presidente a strappare voti importanti al cattolico Joe Biden, in alcuni Stati, come per esempio la Pennsylvania, e presso alcuni gruppi etnici, in primo luogo gli ispanici. Più in generale, con la nomina di Barrett, Trump si fa alfiere di religiosi e conservatori, li premia per la loro fedeltà e, ovviamente, li chiama alle urne il 3 novembre. C’è però un’altra ragione che spiega la fretta di Trump per insediare la giudice alla Corte. I sondaggi, per il presidente, non sono buoni. La sconfitta è una possibilità. Trump ha cercato, in queste settimane, di sollevare continui dubbi sull’esito del voto. Denunciando inesistenti brogli elettorali, ventilando la possibilità di inviare la Guardia Nazionale a controllare I seggi. Non è impossibile – lui peraltro l’ha già dichiarato – che il presidente non riconosca un’eventuale sconfitta, e che lo scontro politico arrivi, come già nel 2000, alla Corte Suprema. A quel punto, Trump ha bisogno di una solida maggioranza conservatrice alla Corte. Ha bisogno del voto, per lui sicuro, di Amy Coney Barrett.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/09 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/09 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/09/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 18/09/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 18-09-2025

  • PlayStop

    San Siro, Scavuzzo: “Se passano emendamenti sostanziali rischia di saltare tutto”

    Dopo che la Giunta del Comune di Milano ha licenziato la delibera per la vendita dello stadio di San Siro, la palla ora passa al Consiglio comunale, che dovrà votare il provvedimento giovedì 25 settembre, e non più il 29. Nonostante sia possibile presentare emendamenti al testo, per la giunta il documento è immodificabile: “È frutto di un lavoro che ha gli elementi essenziali del contratto, una cosa molto tecnica ma anche politica”, ha detto ai nostri microfoni la vicesindaca Anna Scavuzzo. Nel caso di un emendamento di sostanza votato dalla maggioranza dei consiglieri, infatti, “le squadre potranno rigettare l’intera proposta”. Una sorta di prendere o lasciare per i consiglieri comunali. Secondo la vicesindaca Scavuzzo, dopo due mesi di confronto e dopo le modifiche alla versione di luglio, adesso “si chiude”. L’intervista integrale di Luigi Ambrosio nella nostra trasmissione “L’Orizzonte”.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 18/09/2025

    1) “La gente non lascia Gaza City perché non sa dove andare o perché non può permetterselo”. Migliaia di persone restano nella città della striscia, mentre l’esercito continua a bombardarla. (Jacob Granger - MSF) 2) “Israele sta commettendo un genocidio, ma gli altri paesi hanno l’obbligo giuridico di fare tutto ciò che possono per impedirglielo”. In esteri la seconda puntata dell’intervista a Chris Sidoti, giudice della commissione Onu. (Valeria Schroter, Chris Sidoti - Commissione Onu d'inchiesta per i territori palestinesi) 3) La Francia ancora in piazza. Un milione di persone mobilitate dai sindacati per protestare contro la legge di bilancio di Bayrou. (Veronica Gennari) 4) La tragedia umanitaria della guerra in Sudan, e i sudanesi che resistono. Premiata in Norvegia una rete di associazioni comunitarie che lavorano per favorire l’ingresso di aiuti. (Irene Panozzo, analista politica) 5) Donald Trump alla corte britannica. La luna di miele tra Keir Starmer e il presidente Usa è soprattutto una questione di business. (Marco Colombo, giornalista) 6) World Music. Together for Palestine, il concerto organizzato da Brian Eno a Londra contro il genocidio. (Marcello Lorrai)

    Esteri - 18-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 18/09 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 18-09-2025

  • PlayStop

    Alessio Lega ricorda Fausto Amodei: "Sublime la sua scrittura, una persona tenera e ironica"

    È morto a 91 anni Fausto Amodei, figura cruciale per la canzone popolare italiana che alla fine degli anni cinquanta aveva contribuito a fondare il Cantacronache, il primo esperimento di canzone politica “d’autore” in Italia. Tra i suoi capolavori 'Per i morti di Reggio Emilia', una delle canzoni popolari e politiche più suonate nelle piazze d’Italia. Ma "le sue canzoni sono riuscite ad andare ben oltre il suo nome” diventando parte dell’immaginario collettivo, ricorda il cantautore Alessio Lega ai microfoni di Radio Popolare. Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 18/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 18-09-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 18/09/2025

    Inizia la Milano Green Week! gli eventi e iniziative le presenta l'assessora al verde, Elena Grandi. Rachele di Magiafiori, la nostra chef vegetale ci sugegrisce poi un menù tutto...green. Marcello ed Elisa, infine, ascoltatori/educatori ci han scritto per raccontarci La Rosa dei Venti, l'associazione che da anni nel comasco, lavora per l'inclusione di persone con disturbi di personalità. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 18-09-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 18/09/2025

    In compagnia di Niccolò Vecchia telefoniamo ad Alessio Lega per ricordare, nel giorno della sua scomparsa, Fausto Amodei, un vero simbolo della canzone politica d’autore italiana. Segue mini live in studio con il giovane jazzista Francesco Cavestri in vista del suo concerto al Blue Note di martedì prossimo. Nella seconda parte siamo in compagnia di Piergiorgio Pardo, nostro ospite fisso per la rubrica LGBT, con cui parliamo del film “I segreti di Brokeback Mountain” e alcuni eventi del weekend. Concludiamo con una telefonata a Marina Catucci da New York, per commentare l’improvvisa sospensione dello show di Jimmy Kimmel dalla rete Abc, a seguito di una frase “scomoda” su Charlie Kirk detta dal conduttore in trasmissione.

    Volume - 18-09-2025

  • PlayStop

    Il drammaturgo Christopher Adams vince il Premio Annoni sfidando gli stereotipi della mascolinità

    Venison è il testo teatrale che si è aggiudicato il Premio Annoni per la Drammaturgia LGBTQ+ 2025 nella sezione in lingua inglese. Il suo autore, il drammaturgo angloamericano Christopher Adams, porta sulla scena una storia d'amore queer fra due giovani uomini, le cui vicissitudini professionali finiscono per scatenare dinamiche di competizione e predominio, tipiche di una mascolinità stereotipata. Il testo li consegna a una specie di resa dei conti nel cuore di una foresta, vicino a un capanno da caccia. Lo abbiamo intervistato mentre, a Londra, era appena uscito da un corso di tip tap. L'intervista di Ira Rubini.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 18/09/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-09-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 18/09/2025

    Ritorna la rubrica mensile con Stefania Ferroni e Riccardo Vittorietti di @Officina del Planetario di Milano sul cielo e gli animali. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 18-09-2025

Adesso in diretta