Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Sabato 23 gennaio 2021

Attilio Fontana Lombardia

Il racconto della giornata di sabato 23 gennaio 2021 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia all’errore nel conteggio dei dati sul covid in Lombardia, che la Regione non vuole ammettere ma che è una verità inoppugnabile. La riduzione nella fornitura dei vaccini provoca la necessità di riscrivere il piano vaccinale. Il governo Conte è ancora in cerca di voti, mentre il PD chiude apparentemente ogni discorso con Renzi. Protesta in molte città russe contro la detenzione dell’oppositore di Putin Alexei Navalny. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

L’andamento della pandemia in Italia. Sono 13.331 i casi accertati nelle ultime 24 ore, su circa 286mila tamponi (molecolari e antigenici). Il rapporto tra nuovi positivi e test è stabile al 4,6 per cento. Ancora alto il numero dei morti: oggi comunicate 488 vittime. In calo il dato dei posti letto occupati in terapia intensiva e nei reparti ordinari. Oltre alla Lombardia, da domani anche la Sardegna passa in zona arancione. Sono adesso 14 in totale le regioni in fascia arancione, mentre restano rosse Sicilia e provincia autonoma di Bolzano.

La Regione Lombardia ha sbagliato a fare i conti, non ci sono scuse

(di Claudio Jampaglia)

La prova è arrivata da un verbale: a sbagliare i dati e confinare per una settimana 10 milioni di lombardi in zona rossa è stata la Regione guidata da Attilio Fontana. Lo stesso che poi strillava contro la zona rossa.
Ieri sera, il Cts nazionale si è riunito di urgenza alle 22.30 per prendere atto della rettifica dei dati della Lombardia e farci tornare in zona arancione. Il Cts delibera sulla base di un documento della cabina di regia dell’Istituto superiore di Sanità arrivato poco prima. 8 pagine dettagliate che non lasciano scampo: la Regione Lombardia ha rettificato il numero di persone sintomatiche comunicate il 13 gennaio determinante per il calcolo Rt: l’indice di contagio non era di 1,4 ma di 0,8 e la Lombardia doveva essere già dal 15 di gennaio arancione. La Regione si è sbagliata e tutto il resto sono ricostruzioni fantasiose o menzogne, come quelle del governatore che ancora nega ogni responsabilità della Regione e anzi vorrebbe assumersene il merito.
Eppure i dati rettificati sono stati inviati alla cabina di regia mercoledì scorso e quindi Fontana e Moratti almeno da 4 giorni sanno la verità ma non l’hanno detta e hanno continuato a dispensare lezioni e attacchi, insistendo sul ricorso al Tar che appare oggi più che pretestuoso, surreale.
Così è fatto il presidente Fontana, l’uomo che all’inizio della pandemia aveva predetto: «Il Coronavirus? È poco più di una normale influenza. Il politico dalle mille gaffe, che diceva di non sapere della fornitura dei camici alla regione da parte del cognato smentito da un suo assessore e che tentando di risarcire il parente acquisito rivela i suoi capitali rientrati dall’estero.
Cos’altro deve fare ancora Fontana per andare a casa?

Dati lombardi, chi ha sbagliato paghi: lo ha chiesto proprio Salvini

La giunta guidata da Fontana e Moratti, ancora oggi, ha ribadito di non avere responsabilità. Il leader della Lega Salvini ha detto ieri che chi ha sbagliato deve pagare. Eppure la verità è inoppugnabile. A sbagliare è stata la Regione.
Il direttore Sandro Gilioli:

Il piano vaccinale italiano? Da rifare

Il piano vaccinale è da rifare. Non solo Pfizer ma anche Astra Zeneca ha tali problemi di produzione che sono saltati tutti i calcoli e la tabella di marcia approvata in Parlamento. “Tutto questo è inaccettabile, ha detto oggi il presidente del Consiglio Conte, se i ritardi fossero confermati vorrebbe dire che nel primo trimestre riceveremo 3,4 milioni di dosi anziché 8 milioni. E il nostro piano vaccinale è stato fatto sulla base dei contratti sottoscritti. Stamattina anche il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Locatelli ha ammesso che la campagna vaccinale andrà “rimodulata”. Oggi c’è stata anche una polemica tra alcuni centri vaccinali e il commissario Arcuri, colpevole di non avere ben organizzato la distribuzione delle siringhe di precisione, quelle con cui da una fiala di vaccino Pfizer si possono ricavare sei dosi anziché cinque. Accuse infondate, ha risposto Arcuri, arrivano meno siringhe quando arrivano meno dosi.

Il PD chiude ogni porta a Italia Viva

“Renzi è una garanzia di instabilità della politica, se fosse determinante ci metterebbe ancora di più nei guai”.
Parole dette da uno dei politici più importanti nel PD, Goffredo Bettini, considerato il consigliere più ascoltato del segretario Zingaretti.
Per rafforzare la maggioranza e governare fino a fine legislatura, secondo Bettini, non va dunque ripescata Italia Viva ma bisogna creare un gruppo parlamentare di moderati “che non vogliono stare sotto il tallone di Salvini e Meloni”. Dopodiché ha ammesso lo stesso Bettini il Governo in questo momento i numeri non li ha. Sono giorni di trattative per arrivare pronti al primo voto su cui il Governo potrebbe andare sotto, quello sulla relazione del ministro della Giustizia Bonafede. Al Senato era previsto per mercoledì ma potrebbe slittare a giovedì, ufficialmente per impegni istituzionali del Guardasigilli. Forse per dare 24 ore in più a Conte, che per ora sembra non aver agganciato nuovi senatori.

Proteste in Russia contro la detenzione di Navalny

In Russia sono quasi 2000 i manifestanti fermati nelle proteste contro la detenzione di Alexei Navalny, che si sono svolte a Mosca e in decine di altre città del paese.
Ci sono stati scontri con la polizia in assetto antisommossa. Nei video diffusi dai giornali online, si vedono gli agenti reprimere con violenza le proteste. Tra le persone fermate anche la moglie di Navalny, Yulia, e la dissidente Liubov Sobol.
“Seguo con preoccupazione gli eventi”, ha detto Josep Borrel, l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera, che ha aggiunto: “Deploro l’uso sproporzionato della forza e le detenzioni dei manifestanti da parte della polizia”. Anche la Farnesina ha chiesto l’immediata liberazione di Navalny.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

 

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    Redazione
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