Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Martedì 13 ottobre 2020

conte governo DPCM

Il racconto della giornata di martedì 13 ottobre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia e nel Mondo diffusi oggi alle linee guide del Recovery Fund pronte per essere presentate a Bruxelles. Le Regioni approvano con riserva il nuovo DPCM, che sembra puntare tutto sulla responsabilità del singolo individuo dimenticando i compiti e le responsabilità delle istituzioni. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Oggi in Italia sono stati accertati 5.901 casi di coronavirus, quasi 1.300 più di ieri. Aumentano anche i tamponi: quelli eseguiti alla ricerca di nuovi positivi sono stati 70mila contro i 60mila di 24 ore fa. Sale il numero delle morti comunicate, oggi altre 41, e accelerano i ricoveri in terapia intensiva: 62 in più in una sola giornata, con una crescita quasi doppia rispetto a quella di ieri. Ora i pazienti in rianimazione sono 514. La regione con più nuovi casi di COVID, 1.080, è la Lombardia, seguita dalla Campania (635), dal Piemonte (585) e dal Lazio (579). In tutte le Regioni continua a crescere anche il rapporto tra il numero dei test effettuati e le positività rilevate. Un sintomo del fatto che non si fanno abbastanza tamponi, dice Nino Cartabellotta, presidente della fondazione sanitaria Gimbe:

 

Pronte le linee guida del Recovery Fund

(di Anna Bredice)

Le linee guida del Recovery Fund sono pronte e siamo nelle condizioni di presentarle a Bruxelles“. Lo ha detto Conte poco prima di arrivare al Senato per parlare del prossimo Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre, che chiaramente avrà come argomento principale la strada per uscire dalla pandemia in tutta Europa. E se l’Italia sembra aver fatto i primi compiti, al Senato oggi sono state approvate le linee guida, anche se i progetti veri e propri sono un’altra cosa e si vedranno più avanti. Il timore di Conte sono invece i ritardi a livello europeo nell’approvazione dei piani, per il freno a mano tirato dai Paesi che vogliono, dice il Presidente del Consiglio, un utilizzo divisivo dei principi e delle regole. Anche perché quei fondi all’Italia servono già dall’anno prossimo per rispettare i parametri del deficit e del Pil inseriti nella manovra, visto che al momento sui soldi del Mes, da investire nelle spese per il sistema sanitario, non c’è ancora nessun accordo. E non solo sul Mes. Fa capolino infatti tra i 5 Stelle qualche dubbio anche sui soldi del Recovery Fund. I grillini nella commissione bilancio chiedono se sia il caso di farne uso visti i rendimenti bassissimi che si pagherebbe sui titoli di stato. Conte in ogni caso chiederà al Consiglio Europeo una maggiore unità in questo momento, che vuol dire in sostanza una cornice di sostegno economico e sanitario per combattere la pandemia, a cominciare da una distribuzione del vaccino, quando ci sarà, a livello europeo.

Le Regioni approvano con riserva il nuovo DPCM

(di Michele Migoni)

La Conferenza delle Regioni ha approvato con riserva il nuovo Dpcm ed è stato il blocco leghista dei governatori del nord che ha dedicato le maggiori critiche al provvedimento. In realtà sono state abbastanza contenute. Nessuna rivolta, nessuna guerra, se non di posizione, da parte loro. Toti si è lamentato che non sia stato inserito un fondo per rimborsare gli sposi che hanno invitato più di 30 persone al loro matrimonio; Fontana ha chiesto soldi per gli esercenti che devono chiudere prima; Fedriga ha detto che il governo è stato sordo alle proposte delle Regioni. Ma quali sono state? É ormai risaputo che Zaia e Fontana abbiano tentato, senza troppa convinzione, il blitz sul trasporto pubblico locale e la scuola: tutti a casa gli studenti delle superiori per sgravare gli autobus e i treni, troppo affollati e a rischio diffusione contagio. Ma sono stati respinti. Il governo non poteva accettare una soluzione che avrebbe cancellato la politica del rientro a scuola in presenza e che poi sarebbe stata usata dalla destra contro l’esecutivo. Dopo la riunione, la polemica è stata ripresa pubblicamente da Attilio Fontana, l’uomo che guida la Lombardia, una delle Regioni che hanno tagliato di più nel trasporto locale in questi anni. Ma anche in questo caso i toni non sono stati particolarmente forti. Forse anche questo un segno del cambiamento di approccio da parte del partito di Salvini. Fino a ieri con il coltello tra i denti contro il governo, ora più istituzionale. In linea con quella svolta d’immagine che sarebbe nelle intenzioni della Lega.

Il nuovo DPCM punta tutto sulla responsabilità del singolo individuo

(di Vittorio Agnoletto)

Un decreto che punta tutto sulla responsabilità del singolo individuo e che dimentica i compiti e le responsabilità delle istituzioni.
Uno stato ha diritto a chiedere sacrifici ai cittadini in nome di un bene comune e la salute è un bene comune; ma per essere credibile il governo centrale e le regioni devono dare per prime l’esempio… CONTINUA A LEGGERE

Lopalco: “Non ci sono i presupposti per limitare la mobilità tra Regioni”

A poche ore dalla firma del nuovo DPCM che impone nuove limitazioni con l’obiettivo di mettere un freno alla diffusione del contagio da COVID, il professor Pierluigi Lopalco, epidemiologo dell’Università di Pisa e alla guida della task force anti-COVID della Regione Puglia, è intervenuto a Radio Popolare per fare il punto della situazione, spiegare cosa sta succedendo ed escludere, al momento, limiti alla circolazione tra Regioni. [Leggi l’intervista di Lorenza Ghidini e Roberto Maggioni]

COVID-19, la situazione nel Mondo

Nel Regno Unito i nuovi casi oggi sono oltre 17mila, più del doppio del giorno precedente. E sono 143 le vittime, mai così tante dal 3 giugno. Record di contagi da coronavirus anche per l’Olanda: nelle ultime 24 ore sono stati registrati quasi 7.400 nuovi casi, secondo quanto riporta il Guardian.
Il premier Mark Rutte ha annunciato poco fa un “lockdown parziale” per contenere la curva dei contagi. Tutti i bar, i caffè ed i ristoranti chiuderanno a partire da domani. Mentre in Francia i nuovi contagi oggi sono 12.993 e 117 i decessi. Per domani è atteso l’annuncio del presidente Macron.
Anche in Spagna stanno studiando nuove misure, dove oggi ci sono stati oltre 7mila contagi e 80 morti. Intanto il premier polacco Mateusz Morawiecki si è messo in quarantena dopo il contatto con una persona positiva al COVID-19. E, fuori dall’Europa, si registrano numeri da record anche in Russia e Iran.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 01/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 01-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 01/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 01-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 01/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 01/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Esteri di lunedì 01/12/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 01-12-2025

  • PlayStop

    “Regole a Milano” sempre più spietate: i Delta V raccontano il nuovo album

    E’ da poco uscito “In Fatti Ostili”, nuovo album della storica formazione milanese Delta V. Durante il tour promozionale del disco, Martina e Carlo sono passati a Volume per raccontarcelo e suonarci alcuni pezzi dal vivo. A legare le nuove tracce, raccontano, “è stato il senso di spaesamento” ma anche “la sensazione di vivere in un mondo sempre più ostile e rivolto unicamente a se stesso”. Nella forma di un elegante cantautorato elettronico, l’album offre una lucida fotografia della società di oggi, in cui concetti di fiducia, altruismo e speranza paiono sempre più lontani. La metafora che la band utilizza per affrontare questi temi è spesso quella della città da cui proviene: “Milano ricorda molto Dorian Grey, si specchia e si vede sempre bella e giovane ma manca sempre più di sostanza”. Ascolta l’intervista e il MiniLive dei Delta V, a cura di Dario Grande.

    Clip - 01-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di lunedì 01/12 18:33

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 01-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 01/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 01-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 01/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 01-12-2025

  • PlayStop

    Volume di lunedì 01/12/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 01-12-2025

  • PlayStop

    In Cisgiordania situazione sempre più pericolosa, anche per gli attivisti

    Dopo l'aggressione a tre attivisti italiani in un villaggio vicino a Gerico, abbiamo intervistato Elena Castellani, attivista di Assopace Palestina, una delle organizzazioni di sostegno della missione in interposizione non violenta nei territori occupati, che ci spiega qual è il lavoro dei volontari e il contesto nel quale si trovano. “Gli attivisti internazionali di interposizione non violenta – spiega Elena Castellani - aiutano i palestinesi in vari modi, come la sorveglianza notturna o diurna, l'accompagnamento dei bambini, dei pastori, per cercare di evitare le aggressioni dei coloni, che sono praticamente quotidiane: i palestinesi vengono feriti, malmenati, a volte anche uccisi e quando va meno peggio, i coloni distruggono le proprietà, le case, ammazzano gli animali. I coloni vengono fiancheggiati dai militari israeliani che, invece, di proteggere gli aggrediti difendono i coloni, cioè gli aggressori”. L'intervista di Alessandro Principe.

    Clip - 01-12-2025

  • PlayStop

    La Fura dels Baus a Milano con un Amleto contemporaneo che lotta per l'ambiente

    La Fura dels Baus, celebre compagnia catalana, torna a Milano, alla Fabbrica del Vapore con la sua nuova creazione immersiva “SONS: SER O NO SER”, ispirata all’Amleto di William Shakespeare. L’opera sarà in scena fino al 14 dicembre 2025 in un allestimento site-specific che trasformerà completamente gli spazi della Fabbrica del Vapore, offrendo al pubblico un’esperienza sensoriale e coinvolgente fuori dagli schemi, che attraversa temi contemporanei, dall'ambiente ai conflitti. Lo ha spiegato Carlus Padrissa, direttore artistico della Fura dels Baus.

    Clip - 01-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di lunedì 01/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 01-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 01/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 01-12-2025

  • PlayStop

    Cult di lunedì 01/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Marina Fabbri intervistata da Barbara Sorrentini sul programma dedicato ai libri e ai premi letterari del Noir in Festival; la mostra "Ombra di tutti" alla Casa della Memoria dell'artista Patrizio Raso; la compagnia Dammacco/Balivo con "Spezzato è il cuore della bellezza" all'Elfo Puccini; la rubrica GialloCrovi a cura di Luca Crovi...

    Cult - 01-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di lunedì 01/12/2025

    Bye bye progressività fiscale. Il governo Meloni cerca di cancellare uno dei principi fondamentali della Costituzione repubblicana e antifascista e propone un ritorno “di fatto” alle regole proporzionali dello Statuto Albertino. «L’ultima legge di bilancio è un proliferare di tasse piatte», ha raccontato Roberto Seghetti, giornalista economico e politico, ospite di Pubblica e autore di «Le tasse sono utili. Dal sistema fiscale dipendono democrazia e qualità della vita» (Nutrimenti 2024).

    Pubblica - 01-12-2025

Adesso in diretta