Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Lunedì 20 luglio 2020

Consiglio Europeo

Il racconto della giornata di lunedì 20 luglio 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia e nel Mondo all’ottimismo dei leader UE sul possibile accordo sul Recovery Fund. Risultati incoraggiati dal vaccino contro il COVID-19 in fase di sviluppo ad Oxford. Due operai sono morti oggi a Roma in un maxi cantiere all’EUR. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

(di Diana Santini)

Sono 190 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, in calo rispetto a ieri, quando erano stati 219. I dati sono stati diffusi come ogni giorno dal Ministero della Salute. Il dato di oggi emerge però, come spesso accade dopo i fine settimana, da un numero di tamponi molto basso: 24mila, circa la metà di quanti ne vengono eseguiti di solito. I decessi da ieri sono stati 13, portando il totale a 35.058. Le tre Regioni con più nuovi casi sono Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Nove tra Regioni e province autonome non hanno registrato alcun contagio.

Consiglio Europeo, accordo al ribasso sul Recovery Fund?

A Bruxelles si continua a trattare alla ricerca di un accordo sul Recovery Fund. È in corso una nuova plenaria dei capi di governo, dopo 2 rinvii. Nel pomeriggio si sono susseguite diverse dichiarazioni ottimistiche da parte dei vertici europei ed alcuni capi di governo, ma il rischio è di un accordo al ribasso: dopo le trattative della notte infatti, secondo le indiscrezioni, la mediazione per convincere i cosiddetti paesi frugali dovrebbe attestarsi su un fondo da 700 miliardi, di cui 310 di prestiti e 390 miliardi a fondo perduto, rispetto agli oltre 500 previsti inizialmente.
Ad avere l’ultima parola sull’erogazione dei fondi non sarà la Commissione Europea, ma gli Stati: sarebbe il Consiglio Europeo, infatti, a valutare la richiesta di fondi da parte di ciascun Paese, ed approvarla con un voto a maggioranza.
La Presidente della Commissione Von Der Leyen e la cancelliera tedesca Merkel hanno entrambe parlato di passi avanti e di un accordo possibile. Mentre il presidente francese Macron si è detto più cauto, così come il presidente del consiglio Conte. Anche Austria e Olanda, capofila dei cosiddetti paesi frugali, hanno fatto trapelare il loro apprezzamento. A respingere l’ipotesi di una mediazione al ribasso è stato però il presidente del parlamento europeo, David Sassoli, che ha ventilato l’ipotesi che l’assemblea di Strasburgo respinga l’eventuale accordo, qualora non lo ritenga all’altezza.

Oxford, buoni risultati sul vaccino contro il COVID-19

(di Diana Santini)

Il vaccino contro il COVID-19 in corso di sperimentazione all’università di Oxford sta dando buoni risultati: a 56 giorni dall’avvio della sperimentazione sull’uomo tutti i soggetti vaccinati mantengono una forte risposta immunitaria. Il risultato è stato pubblicato sulla rivista Lancet. Si tratta di risultati di laboratorio, e l’effettiva efficacia contro il covid è ancora in corso di valutazione. Per ora il vaccino è definito sicuro e privo di importanti effetti collaterali. “Una buona notizia“, ha commentato il direttore delle emergenze sanitarie dell’OMS.

Due morti sul lavoro a Roma

(di Maria D’Amico)

Sono morti dopo un volo di più di più di 20 metri, 8 piani di altezza, i 2 operai vittime di un incidente sul lavoro accaduto questa mattina a Roma all’interno di un maxi cantiere nella zona dell’EUR. Secondo i primi accertamenti i due operai, Paolo Pasquali di 29 anni e Stefano Fallone di 53 anni, stavano tagliando una trave di cemento armato quando sono precipitati. Complesse le azioni di recupero dei corpi in un’area di cantiere molto vasta e di difficile accesso ora posta sotto sequestro. La Procura di Roma sta indagando per omicidio colposo. Il magistrato competente Francesco Minisci ha svolto un sopralluogo nel cantiere per verificare se sono state rispettate le norme di sicurezza. Secondo la denuncia del delegato CGIL i due operai lavoravano ma non erano stati agganciati all’impalcatura. “È agghiacciante, un’interminabile scia di sangue – ha commentato Annamaria Furlan segretaria della CISL – che dobbiamo interrompere“. La Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha espresso vicinanza alle famiglie dei due operai morti ricordando che mai come ora è necessario rafforzare il sistema di prevenzione degli Infortuni e delle morti bianche sul lavoro.

COVID-19, la situazione nel Mondo

(di Diana Santini)

Nel Mondo i casi accertati hanno raggiunto quota 14 milioni e mezzo. Oggi l’Oms ha espresso la sua preoccupazione per il continente africano, dove si assiste a una forte accelerazione del numero dei contagi. “Quel che sta accadendo in Sudafrica, che con oltre 360mila casi è il quinto Paese più colpito al mondo, può estendersi all’intera Africa” ha detto l’Organizzazione nel suo aggiornamento quotidiano.
Preoccupa anche l’India, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati oltre 40mila nuovi casi, non erano mai stati così tanti in un solo giorno. In Europa, oltre alla Spagna, l’area a più rapida crescita dell’epidemia sono i Balcani. Numeri in crescita anche in Romania, dove in questi giorni i contagi giornalieri superano di diverse centinaia il picco raggiunto nella prima fase dell’epidemia. Tra le cause, l’assenza di una legislazione chiara ed efficace su isolamenti e quarantene.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Redazione
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    Violenza: riprendersi il potere sulla propria vita

    Nel giorno mondiale contro la violenza sulle donne, raccontiamo con Cristina Carelli, presidente di D.i.Re Donne in Rete contro la violenza, i centri antiviolenza, oltre 110 in Italia con differenze però tra Nord e Sud, con quasi 4mila operatrici in stragrande maggioranza volontarie e quasi 30mila donne “ascoltate” all’anno. “Siamo realtà aperte e sempre presenti, le donne arrivano da noi spesso senza appuntamento e si rivolgono a noi quasi sempre liberamente - spiega Carelli - perché il presupposto del nostro intervento è la libertà di scelta della donna, lo sottolineiamo perché è in corso un tentativo di trasformarci in realtà di servizio e per imporre alle donne dei percorsi standardizzati, più istituzionali e di sistema, e non costruiti per ciascuna partendo dal consenso e dalla libera scelta di ogni donna”. Sottofinanziamento, soluzioni solo punitive, negazione della dimensione politica e culturale della prevenzione, la frontiera è sempre la società. Se sono le famiglie a decidere cosa è giusto o meno per l’educazione sessuale, stiamo riproponendo il problema. “Chiediamo al governo di essere coerente: bisogna lavorare sul fronte della cultura e della prevenzione”. La violenza non è solo un atto individuale, ma è resa possibile da scelte politiche e culturali che limitano la libertà delle donne, scrive Di.Re nella campagna “Tutto nella norma” che potete trovare sul sito: direcontrolaviolenza.it

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    Pubblica si occupa di violenza maschile contro le donne. Oggi è il 25 novembre, giornata internazionale dell’ONU per l’eliminazione della violenza di genere. Con la presidente di UN (United Nations) Women Italy, Darya Majidi. E con Barbara Leda Kenny, antropologa, coordinatrice della Fondazione Brodolini, curatrice del sito Ingenere.it

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    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

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